Altare Maggiore
La pala dell’altar maggiore, inserita in una splendida ancona lignea, raffigura la SS. Trinità che incorona la B. Vergine Maria. In basso compaiono i Santi Domenico, Maria Maddalena, Margherita e Caterina da Siena. Sullo sfondo si vede San Michele Arcangelo che, con la spada sguainata, scaccia il demonio.
La tela è attribuita al Moncalvo e alla sua bottega. L’anno di esecuzione, il 1610, ci viene trasmesso da Giambattista Gioacchino Montù in uno dei suoi appunti confluiti nell’archivio di Antonio Bosio: vi si legge che visitando la chiesa nell’ottobre del 1836 (probabilmente in occasione dell’insediamento in essa della Confraternita della SS. Trinità), sulla base del quadro egli lesse, e copiò, la scritta: “Hoc opus curavit faciendum R. Sor. Anna Maria Tamagnona, de licentia admodum Rev.de abbatisse, 1610” (“Opera fatta eseguire nel 1610 dalla monaca Anna Maria Tamagnone, con il consenso della Reverenda abbadessa”).
La pala, quindi, apparteneva all’altare della chiesa antica, e fu riutilizzata per la nuova.
Come si presenta attualmente, questo dipinto riserva una sorpresa. A destra, fra le figure di San Domenico e di Santa Maria Maddalena, compare un ginocchio che non appartiene né all’uno né all’altra. Probabilmente si tratta di un “ripensamento”, che l’autore aveva nascosto dipingendovi sopra la veste di Santa Maria Maddalena, ma che un restauro inopportuno ha riportato alla luce.
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