Pallavolo: Benedetta Marcone, dalla Cina con furore
Il reparto schiacciatrici del Fenera Chieri ’76 viene arricchito da un nuovo importante arrivo: Benedetta Marcone.
Classe 1993, 180 cm di altezza, dal 2010 al 2012 ha giocato due campionati in A2 (il secondo da libero) nella squadra della sua città, Verona. Due anni fa si è trasferita in Piemonte per iscriversi a Lingue Orientali all’Università di Torino e studiare cinese; intanto ha continuato a coltivare la passione della pallavolo in Val Chisone, a Villar Perosa in B2 e Pinerolo in B1. Ora il trasferimento in biancoblu.
Benvenuta Benedetta! Cosa ti ha convinto a diventare una giocatrice del Chieri ’76?
«Sono entrata in contatto con Chieri quasi subito a inizio estate. Già dalle prime battute si è capito che la società era molto seria, poi parlando con l’allenatore mi è sembrato un progetto molto stimolante che mi è piaciuto e mi ha convinto».
Anche tu, come altre tue nuove compagne, ha già giocato al PalaMaddalene da avversaria. Che ricordi ti ha lasciato?
«A parte il gran palazzetto, che mi piace molto, la prima cosa i tifosi. Nella pallavolo femminile di tifosi se ne vedono pochi. Qua la tifoseria è bella carica. Già da avversaria mi stimolava molto, figuriamoci ora averli dalla mia parte».
Le tue caratteristiche da giocatrice?
«Do il mio meglio in seconda linea, me la cavo in ricezione e difesa, non a caso ho fatto il libero, credo di avere anche una buona battuta. In prima linea faccio il mio, sono abbastanza d’equilibrio, non sono la Togut della situazione che fa 30 punti a partita».
I tuoi inizi nella pallavolo?
«Da bambina facevo tutt’altro, ginnastica ritmica! Mi sono avvicinata alla pallavolo perché i miei fratelli più grandi ci giocavano, mi piaceva fare quello che facevano loro. Dopo alcuni anni sono entrata al Gaiga Verona che aveva già un buon progetto giovanile, lì ho auto la fortuna di essere allenata da Massimo Bellano, con lui ho fatto tre anni di giovanili e il primo anno di B1. Dopo un campionato in C c’è stata l’esperienza in A2».
Chi è Benedetta Marcone quando non gioca a pallavolo?
«Mi divido fra sport e studio, famiglia e amici. Oltre al volley la mia prima passione è il cibo, a cui purtroppo non posso dedicarmi come vorrei (ride)».
Che campionato ti aspetti?
«Le avversarie alla fine sono quasi tutte quelle dell’anno scorso. Le mie aspettative sono abbastanza alte. Non conosco ancora le mie nuove compagne di squadra ma penso faremo un buon campionato».
Speriamo in bene