Da ‘edificabile’ ad agricolo: il futuro urbanistico di Chieri secondo l’assessore Ceppi

Ceppi Massimo“La scelta è di procedere ad una manifestazione di interesse per la retrocessione delle aree da edificabili ad agricole”. A dirlo, anzi a scriverlo in una nota, è l’assessore all’urbanistica del comune di Chieri, Massimo Ceppi.

“Ci sono almeno due ragioni – dice Ceppi – che muovono verso la scelta di promuovere l’avviso a manifestare interesse ad una retrocessione di aree edificabili: la stretta della fiscalità su beni privi di progettualità reali e la riduzione del consumo di suolo. La prima, che può genericamente essere ricondotta alla contingenza del momento di crisi, e che ci spinge a riflessioni più ampie, rappresenta la situazione di aree normative che, pur non producendo reddito e non essendo appetibili dal punto di vista delle trasformazioni edilizie, sono da assoggettarsi ad una fiscalità abbastanza pesante che ha come base imponibile un valore potenziale che molto spesso oggi non è più adeguato. Questo ci pone di fronte ad uno scenario nuovo, ciò che fino a ieri rappresentava un privilegio appannaggio di pochi proprietari, che vedevano crescere la redditività dei propri fondi a fronte di un cambio nella destinazione d’uso possibile, oggi si tramuta in un bene con ridotte possibilità di reddito e una tassazione che si basa su basi imponibili inadeguate.

La seconda ragione, la riduzione del consumo di suolo, trova il suo fondamento sul concetto che tutto ciò che lo strumento urbanistico individua come trasformabile a fini urbanistici (aree edificabili, aree a servizi, infrastrutture, parchi urbani, ecc) rappresenta consumo di suolo, ovvero suolo sottratto ai suoi utilizzi originari: naturalistici (luoghi di affermazione della biodiversità), agricoli e forestali. In questo ambito di ragionamento è chiaro che una retrocessione di aree, da “normate a fini urbanistici” ad “agricole in senso ampio”, non può che rappresentare un’azione volta alla riduzione del consumo di suolo(…)

L’intervista completa sarà pubblicata sul prossimo numero della rivista Centotorri, in distribuzione dal 12 dicembre