TORINO, ALLA ‘PROMOTRICE’ ARTE E POESIA DI GIANPIERO ACTIS

BISIO2Pittura e poesia, cultura e percorso surreale, costituiscono gli aspetti della ricerca di Gianpiero Actis, dove il discorso si snoda attraverso una linea incisiva che fissa un’idea, un’intuizione, un’emozione. La mostra allestita alla «Promotrice» al Valentino, sino al mese di gennaio 2015, sviluppa il tema «Sguardi d’Artista (Only for Your Eyes)» con particolare riferimento alle personalità di Ugo Nespolo, dell’americana Carolyn Mary Kleefeld e del poeta della Beat Generation Lawrence Ferlinghetti. Un omaggio, quindi, a personaggi di indubbio prestigio, alla vitalità di un linguaggio che dall’arte alla letteratura esprime le interiori riflessioni sul contemporaneo. Actis affida alla pittura la volontà di fissare un volto o un’espressione o una poesia nello spazio della memoria:«..ascolto la musica struggente/ che il ritmo della pioggia/ compone lentamente/ per me»(Lidia Chiarelli). La sua creatività si misura con il Movimento artistico letterario «Immagine&Poesia», che ha fondato nel 2007 insieme alla poetessa inglese Aeronwy Thomas, figlia del poeta Dylan Thomas, alla pittrice Silvana Gatti, alla poetessa Sandrina Piras e a Lidia Chiarelli, scrittrice, ideologa e coordinatrice del movimento. Vi è in Gianpiero Actis la consapevolezza del valore della ricerca pittorica, del colore, del segno che presiede alla formulazione delle composizioni tra dimensione geometrica e dato onirico. Una dimensione che ha radici nell’insegnamento del pittore e docente di Storia dell’Arte Riccardo Chicco, al tempo del Liceo Classico Massimo d’Azeglio. Accanto alle poesie della Chiarelli, di Ferlinghetti e gli «haikus» di Aeronwy Thomas, le sue opere sono caratterizzate da un vibrante cromatismo. E sono grandi occhi immersi nell’atmosfera o in spazi metafisici, che concorrono a definire l’attuale ciclo di Actis segnato da sedici «Sguardi d’Artista»: il dolore di Munch e la figura femminile di Modigliani, la ragazza pop di Lichtenstein e la sempre affascinante Marilyn di Andy Warhol.

In questa galleria di volti e riferimenti pittorici si scoprono Matisse e Mirò, Picasso e Kandinskij, sino a Tuninetto il cui ricordo testimonia l’attenzione di Actis per l’ambiente artistico torinese. Gli sguardi raccontano il trascorrere del tempo, delle sensazioni, degli incontri dinanzi a «lampioni antichi/ frammenti di luce/ filtrata dal buio della notte», come scrive Lidia Chiarelli.

Angelo Mistrangelo