ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
TORINO, AFFINITÁ ELETTIVE DI UN DUO
Il greco Leonidas Kavakos è indubbiamente uno dei violinisti più interessanti a livello internazionale. Dopo gli studi all’Indiana University (U.S.A.), a cui viene ammesso grazie a una borsa di studio, vince i prestigiosi concorsi internazionali “Sibelius” di Helsinki (1985) e “Paganini” di Genova (1989). Cresciuto in una famiglia di violinisti da tre generazioni impegnati, soprattutto, nella musica popolare, rifugge dalla consueta categoria del virtuoso in quanto si dedica in larga misura al genere cameristico che pretende intesa e dialogo. Per la stagione dell’Unione Musicale si presenta in duo con il pianista Enrico Pace con cui suona da quindici anni, proponendo un repertorio non sempre scontato come nel caso del presente e raffinato programma: Sonata di Poulenc. Sonata in la maggiore op. 47 di Fauré, Divertimento da Le baisier de la fèe
di Stravinskij, Sonata in la maggiore D. 574 di Schubert. Una locandina dove s’intrecciano saldamente ‘800 e ‘900: Conferma di affinità elettive e di quella particolare formazione a metà tra il classico e il folk. Bell’esempio di sentire artistico in un duo di rango.
CONSERVATORIO, piazza Bodoni
mercoledì 21 gennaio ore 21.00
poltrona numerata euro 28, ingresso euro 20
biglietteria@unionemusicale.it e dalle ore 20.15 al Conservatorio
LOENIDAS KAVAKOS, violino; ENRICO PACE, pianoforte
Musiche di: Poulenc, Fauré, Stravinskij, Schubert
TORINO, SONORITÀ CONTEMPORANEE PER VIOLINO
Ritorna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI il suo direttore musicale lo slovacco Juraj Valčuha, ormai un beniamino del pubblico torinese, che dirigerà la delicata Pastorale d’ètè dello svizzero Arthur Honneger e la Sinfonia in fa maggiore op. 68 (Pastorale). Quest’ultima obbedisce a una concezione unitaria per quanto riguarda sia il contenuto che il trattamento tematico senza tralasciare l’avvertimento dello stesso Autore: la musica deve essere espressione del sentimento che descrive. Al centro del programma una prima esecuzione italiana affidata a Renaud Capuçon, altro violinista interessante che approda a Torino, purtroppo, in concorrenza con Kavakos al Conservatorio.. Il brano, la cui prima mondiale ebbe luogo a Colonia nel 2013, s’ intitola Ausgang ed è firmato da Pascal Dusapin. Il pezzo, in tre movimenti, allude a una sorta di ascesa verso l’alto in cui il solista ha il ruolo di trascinatore dell’orchestra verso sonorità celesti. Un brano inserito all’interno di un programma di repertorio che ha il sapore di un’iniziativa volta a togliere dal ghetto la musica del nostro tempo.
AUDITORIUM RAI “TOSCANINI”, piazza Rossaro
mercoledì 21 gennaio (ore 21.00) e giovedì 22 gennaio (ore 20.30)
poltrone numerate: platea euro 30, balconata euro 28, galleria euro 26
ingresso euro 20
giovani: poltrone numerate (in ogni settore ) euro 15, ingresso euro 9
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da JURAJ VALČUHA, solista RENAUD
CAPUÇON (violino)
Musiche di Honneger, Dusapin, Beethoven
TORINO, LA COLOSSALE TERZA SINFONIA DI MAHLER
Per la stagione sinfonica del Teatro Regio il viareggino Nicola Luisotti, attuale direttore musicale della San Francisco Opera, si confronta con un colosso del tardo romanticismo tedesco qual’è la Sinfonia n. 3 in re
minore di Gustav Mahler. L’organico strumentale è vastissimo e include, limitandoci alle file di legni e ottoni
che schierano: quattro flauti, ottavini, fagotti, tromboni, cinque clarinetti, sei trombe, tre basso tuba più un’orchestra piccola fuori scena. Il primo movimento è di una complessità mai udita fino ad allora e si regge in modo quasi spasmodico sulla ricerca delle sonorità. L’intera sinfonia è un alternarsi di impetuosi disegni a momenti dall’espressività raggelante alla cui base sta sempre un’increspatura di mestizia rivelatrice che è poi il pilastro della poetica mahleriana. La voce del contralto Ekaterina Semenchuk intonerà il suggestivo Canto di mezzanotte su testo da Così parlò Zarathiustra di Nietzsche. Nel Finale si assiste a una trionfale espansione sigillata, poi, dai lunghi accordi del pulsare scandito di timpani e tamburi. L’imponente schieramento è completato dal coro femminile del Teatro Regio e dal coro di voci bianche del Conservatorio diretti da Claudio Fenoglio.
TEATRO REGIO, piazza Castello
giovedì 22 gennaio ore 20.30
biglietti: euro 15-20-25
biglietteria tel. 011/8815.241/242
ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO , CORO FEMMINILE TEATRO REGIO E CORO VOCI BIANCHE DEL CONSERVATORIO diretti da NICOLA LUISOTTI, solista Ekaterina Semenchuk (contralto)
Musiche di Mahler
TORINO, CAPOLAVORI DEL ROMANTICISMO TEDESCO
Due giovani interpreti ormai affermati a livello internazionale sono ospiti dell’Orchestra Nazionale RAI: il direttore tedesco Marc Albrecht e la violinista olandese Simone Lamsa. Albrecht, figlio d’arte, dapprima assistente di Abbado alla Mahler Jugendenorchester, in seguito primo direttore della Deutsche Oper di Berlino e della Filarmonica di Strasburgo, ora direttore musicale dell’Opera Nazionale Olandese, ha diretto le principali orchestre europee e statunitensi. La Lamsa., invece, ha vinto (2010) il prestigioso Classical Music Price che le ha aperto le porte della carriera mondiale.. Suona un prezioso Mlyanski Stardivarius del 1718..A questi due interpreti sono affidati Beethoven e Brahms. Il Concerto in re maggiore op. 61 di Beethoven è un capolavoro in cui lo strumento solista appare mirabilmente fuso nell’insieme, riunendo il concertante e il sinfonico in un tutto organico e in una maniera mai raggiunta, né superata. Nella Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 Brahms prende fierezza del modello sinfonico imbevuto di classicità, interpretato con astuzia formale dove la gamma dei colori strumentali tersa e l’invenzione lirica ci rammentano lo spirito profondo del suo liederismo.
AUDITORIUM RAI “TOSCANINI”, piazza Rossaro
gioved’ 29 gennaio (ore 21.00) e venerdì 30 gennaio (ore 20.30)
poltrone numerate platea euro 30, galleria euro 28, balconata euro 26
ingresso uero 20
giovani poltrona numerata (in ogni settore) euro 15, ingresso euro 9
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. Diretta da MARC ALBRECHT, solista SIMONE LAMSA (violino)
Musiche di Beethoven, Brahms