ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

TORINO, PIANISTA NOSTRANO DI TALENTOGabriele Carcano

 

Gabriele Carcano nasce a Torino nel 1985 e si diploma diciassettenne al Conservatorio subalpino.

Si perfeziona con Andrea Lucchesini e. grazie a una borsa di studio, si stabilisce dapprima a Parigi e poi a Berlino. Da un decennio svolge carriera internazionale in prestigiose sedi. Nel 2010 è stato insignito del Borletti Buitoni Trust Fellowship che lo inserisce tra i migliori giovani talenti della scena musicale. Nel 2011 compie il suo primo tour negli Stati Uniti, mentre di recente ha esordito a Monaco di Baviera, Madrid e al festival tedesco di Ludwigshafen. Si presenta al pubblico di casa, per la stagione dell’Unione Musicale, in un programma di grande impegno che inizia con la Partita in re maggiore BWV 7828 di J.S. Bach, luminoso lavoro pervaso da buonumore e siglato da una superba Giga che funge da soggetto di un complesso movimento fugato. Segue il monumentale Preludio, Fuga e Corale di Franck. Chiusura con la Sonata op. 5 di Brahms, l’ultimo depositario della forma-sonata classica che viene allargata nella sua architettura formale.

 

 

CONSERVATORIO, piazza Bodoni

 

domenica 1° febbraio, ore 16.30

 

poltrona numerata euro 28, ingresso euro 20 (dalle 20,15 al Conservatorio)

 

GABRIELE CARCANO, pianoforte

 

Musiche di: J.S. Bach, Franck, Brahms

 

 

 

TORINO, MAESTRO CINESE AL TEATRO REGIOLu Jia

 

Primo appuntamento della stagione dell’Orchestra Filarmonica Teatro Regio che vede sul podio il cinese LĂĽ Jia, attuale direttore principale del National Center Performing of Arts di Pechino e interprete di livello internazionale. Primo direttore di origine asiatica a guidare la Chicago Symphony Orchestra e a registrare l’integrale delle sinfonie di Mendelssohn. Vanta un impressionante carnet di duemila concerti distribuiti tra Europa, due Americhe e Asia. Il violinista Sergej Galaktianov, spalla della Filarmonica del Regio, interpreta il concerto in re maggiore op. 61 , lavoro centrale del catalogo di Beethoven, sereno e luminoso che non riscosse subito consensi, giunti alcuni anni dopo grazie alla coppia Joseph Joaquim e Mendelssohn. Di quest’ultimo Jia propone la Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 (“Scozzese”) che, pur apparendo un’opera di genere evocativo, piena d’atmosfera, non è una composizione programmatica. Scritta dopo un viaggio a Edimburgo dove il compositore venne colpito dalla visita al palazzo di Holyrood con la visione della sua cappella e dei ricordi della regina Maria, tanto amata dagli artisti romantici.

TEATRO REGIO, piazza Castello

 

TEATRO REGIO, piazza Castello

 

lunedì 2 febbraio, ore 20.30

 

 

biglietti: euro 25 (interi), euro 20 (over 65, convenzionati e abbonati Teatro Regio)

www.teatroregio.Torino.it

tel 011-8815.270 (vendita con carte di credito)

biglietteria tel. 011-8815-241/242

 

FILARMONICA TEATRO REGIO DI TORINO diretta da LĂś JIA

solista: Sergej Galaktianov (violino)

Musiche di Beethoven, Mendelssohn

 

 

TORINO, “VIAGGIO” DRAMMATICO DI SCHUBERTChristian Gerharer

 

Per l’Unione Musicale recital di lieder, genere molto popolare nei paesi di lingua tedesca

.ma che approda di rado alla scena italiana. Il baritono bavarese Christian Gerhaher si dedica in prevalenza al lied di cui è uno degli interpreti piĂą accreditati, molto meno impegnato nell’opera con particolare interesse a Mozart come nel caso di Papageno de “Il flauto magico” (esordito nel 2006 al festival di Salisburgo). Serata monografica nel nome di Schubert con il c iclo “Die Winterreise” (“Il viaggio d’inverno”), una raccolta di 14 brani su liriche di Wilhelm MĂĽller,  sorta di romanzo funereo, narrato da un ragazzo che l’amata ha abbandonato e che vive nelle disperazione. La voce di Gerhaher è quella di un autentico baritono lirico dal colore chiaro e dallo squillo quasi tenorile, ma capace all’occasione di trovare inattese bruniture. L’emissione è morbida e controllata. Sempre sostenuta da un ottimo controllo del fiato e della respirazione, la linea di canto è molto sorvegliata e musicale. Il ciclo schubertiano è l’ideale per mettere in luce le migliori peculiaritĂ  di Gerhaher che appare come l’erede di una scuola tedesca che affonda le radici nella pratica liederistica, applicando quella attenzione al dettaglio sia espressivo che vocale anche nel repertorio operistico.

 

CONSERVATORIO, piazza Bodoni

 

lunedì 2 febbraio, ore 21.00

 

poltrona numerata euro 28, ingresso euro 20

 

biglietteria@unionemusicale.it e dalle 20.15 al Conservatorio

 

CHRISTIAN GERHAHER (baritono), GEROLD HĹ°BER (pianoforte)

 

Musiche di Schubert