PIEMONTE ARTE: GALLINO, SICCHIERO, SINGER, CORDERO, MARTINAZZI, PULCHERADA, DALBOSCO
L’artista chierese Theo Gallino è presente con sue opere nello stand 145 di Colombo Art Design alla 11^edizione di Arte Genova, mostra mercato d’arte moderna e contemporanea, in programma alla Fiera di Genova (Piazzale Kennedy 1) dal 13 al 16 febbraio
SICCHIERO E I LUOGHI DI DON BOSCO
Maurizio Sicchiero, pittore e incisore, allievo di Gianni Demo, chierese di adozione (è nato a Rovigo, ma dal ’56 risiede a Chieri) mette la sua arte e la sua tecnica innovativa al servizio del grande evento sociale e religioso rappresentato dal bicentenario di don Bosco. Realizza sei lavori di grafica, a china e acrilico acquerellato, sui ‘luoghi di don Bosco’, spaziando da Chieri a Mondonio e Castelnuovo don Bosco. Suggestiva la composizione di luoghi chieresi formata dalle scuole pubbliche su Via Vittorio, il ghetto e via Palazzo di Città, curioso il sottoscala del caffè Pianta, immancabile la casetta dei Becchi. I sei soggetti vanno a formare una cartellina che l’artista promuove innanzitutto con una serie di riproduzioni in formato cartolina, e poi con la partecipazione ad eventi in via di definizione, anche con la collaborazione della Compagnia della Chiocciola. “Si tratta – dice Sicchiero –di riproduzioni in stampa digitale, numerate e firmate, con tiratura limitata.”
TORINO, FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO: PERSONALE DI AVERY SINGER, ARTISTI FOTOGRAFATI E L’IMMAGINE DELLA PAURA
Giovedì 12 febbraio la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugura tre mostre. La principale è la personale di Avery Singer (New York, 1987).
Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l’interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un’artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi – sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Se da un lato l’analisi della pittura è una preoccupazione costante per Avery Singer dal 2010, l’artista sperimenta ed esplora anche metodi di elaborazione digitale delle immagini. Per i suoi soggetti trae ispirazione dall’inondazione iconografica, apparentemente infinita, di Internet. Nei suoi dipinti lavora anche su eventi e realtà della vita quotidiana e trae spesso ispirazione dalla letteratura. Con l’aiuto del programma di grafica SketchUp, utilizzato in architettura per la modellazione 3D, Avery Singer costruisce composizioni spaziali complesse, gremite di figure e oggetti astratti. Durante questo processo, i soggetti sono tradotti in forme geometriche e ridotti a semplici elementi: i capelli diventano linee a zig zag, le sopracciglia linee rette, le braccia si trasformano in blocchi e il petto femminile
in un’escrescenza poligonale asimmetrica del corpo.
Alle 18.30 si terrà una conversazione tra l’artista e la curatrice della mostra Beatrix Ruf. Poi vengono inaugurate “United Artists of Italy”, una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani. Infine, “Fobofilia”, una mostra sull’immagine della paura.
CORDERO, UNO SCULTORE TORINESE A TAIWAN
L’artista torinese Riccardo Cordero rappresenta l’Italia a Taiwan con una grande scultura che si immette nello spazio con la sua forma geometrica, dove pieni e vuoti esprimono il senso di una ricerca intensa e intensamente risolta con un ritmo compositivo musicale, elegante nell’articolarsi dei segni-segmenti nell’atmosfera. Autore del grande monumento <Chakra>, in acciaio Corten,
collocato in piazza Galimberti a Torino, Cordero, presidente dell’Associazione Piemontese Arte, esprime il senso di una esperienza che dal secondo Novecento al nuovo Millennio concorre a delineare la stagione artistica e cultuale italiana e non solo. E parlando del suo ultimo lavoro ha detto: <Sono stato invitato dalla Città di Kaohsiung, a Taiwan, uno dei più importanti porti del mare della Cina e area altamente siderurgica. L’assessorato alla cultura della stessa città ha deciso di riqualificare l’area trasformando l’attuale molo Pier2 in zona pedonale arricchita da grandi sculture in ferro realizzate da scultori invitati da tutto il mondo. Quest’anno con me erano presenti un russo, un cinese, un giapponese e due taiwanesi. Abbiamo lavorato all’aperto con un’affluenza enorme di visitatori che in tre settimane è stata calcolata nell’ordine di 250 / 280.000 visitatori. Le opere
completate ai primi di gennaio saranno collocate nel prossimo mese in modo definitivo. A me hanno richiesto di realizzare un’opera in ferro alta 6 metri, analoga a quella in bronzo che qui a Torino è stata rubata alla Pellerina>. La sua opera all’ingresso della GAM e la <Fontana Cenisia>
nel Parco Cenisia, rappresentano altrettanti aspetti di una creatività evidente in <Cometa> realizzata per il Rose Garden Sculpture Park a Taipei e <Meteora> per il Shanghai Sculpture Park, entrambe in acciaio inox.
Angelo Mistrangelo
TORINO, SPAZIO DON CHISCIOTTE: DISEGNI, SCULTURE, GIOIELLI DI BRUNO MARTINAZZI
Lo Spazio Don Chisciotte ospiterà dal 13 febbraio al 21 marzo l’artista Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere in mostra, curata da Massimo Ghiotti: sculture di media dimensione che vanno dagli anni ’80 agli anni ’90; una serie di piccole sculture intitolata “Pagine di pietra” tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro “I cieli e la terra e tutte le tue creature” (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura
all’Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d’Arte di Torino e gli Istituti d’Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all’Accademia Albertina di Belle Arti. Dobbiamo ad artisti come Bruno Martinazzi il fatto che, a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell’Hermitage di S.Pietroburgo.
Inaugurazione: 12 febbraio 2015 ore 18.30
Mostra: 13 febbraio – 21 marzo 2015
Orario: martedì – sabato ore 10.30 – 12.30 e ore 15.30 – 19.30
Spazio Don Chisciotte – Via della Rocca 37, Torino
SAN MAURO, PULCHERADA, GLI AFFRESCHI RESTAURATI
Il Consorzio San Luca illustra al pubblico de “I LOVE PULCHERADA” gli affreschi sul Cristo Pantocratore scoperti durante i restauri nella Chiesa di Santa Maria di Pulcherada a S. Mauro Torinese (centro storico) sabato 14 febbraio ore 14,30. Gli esperti di restauro del Consorzio San Luca che racconteranno con linguaggio semplice e comprensibile le bellezze di questo straordinario ciclo artistico recuperato nel 2012. All’ intervento seguirà alle ore 16, sempre in modalità gratuita, il concerto del Quartetto femminile Sandalphon con musiche di Astor Piazzolla per pianoforte e violini, in debutto nazionale. Inoltre – sempre nell’ambito di I LOVE PULCHERADA dalle ore 17,30 proiezione nella piazza dell’Abbazia della videomostra sulla Pulcherada con foto di Franco Turcati, Jana Sebestova, Cesare Matta, Bruno Daverio. La manifestazione si concluderà con il film corto d’autore (33 minuti) sul paesaggio e la danza “Poema Circular” del regista Alessandro Avataneo. L’Amministrazione sanmaurese ha scelto di intraprendere nuove modalità per far fruire in modalità coinvolgente ed esperienziale le bellezze valoriali di questo prezioso bene culturale fondato presumibilmente nel periodo della dominazione franca, ovvero tra il 773 e l’875 d.C. La Pulcherada si colloca infatti come indispensabile strumento architettonico, storico e artistico di «appeal» sia per promuovere la partecipazione delle comunità locali nella formulazione e attuazione di nuovi programmi di valorizzazione culturale territoriale. I primi restauri messi in opera dal Consorzio San Luca nel 2012 hanno infatti evidenziato – tra le altre scoperte – un raro ciclo pittorico raffigurante il Cristo Pantocratore ascrivibile al primo millennio dopo Cristo. Si comprende quindi come l’Abbazia della Pulcherada rappresenti un piccolo gioiello di storia che dialoga e interagisce con l’abbazia di Novalesa, e nel contempo fa riferimento alle esperienze decorative dei monasteri benedettini esistenti su scala nazionale ed europea.
ALBA, MARCHESINI E SCUOLA CASORATIANA VENERDI’ 13 FEBBRAIO
A causa del maltempo e d’intesa con i relatori e con l’Archivio Malvano-Marchesini di Torino, la Fondazione Ferrero di Alba comunica che la conferenza Nella Marchesini: dalla scuola casoratiana a una pittura singolare, anteprima all’edizione del Catalogo generale delle opere della pittrice, in programma giovedì 5 febbraio, è rinviata a venerdì 13 febbraio, alle ore 21.
Mercoledì 11 febbraio, ore 10.00, Francesco Poli, professore di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera a Milano, attraverso il suo volume “Capire l’arte contemporanea”, spiegherà, con un linguaggio semplice e diretto, le ragioni ed i motivi delle opere d’arte contemporanea più famose e discusse, spesso difficilmente comprensibili. L’autore svelerà perché è opportuno compiere uno sforzo di fiducia nei confronti dell’artista e in che modo dietro ad un’opera, apparentemente incomprensibile, si nascondono anni di ricerca e di riflessione. Non sempre, quindi, “Non ci capisco niente” è la frase giusta da utilizzare!
TORINO, TONIN GALLERY: MARCO DALBOSCO, PAPER RELIGIONS PROJECT 2005 2014.
Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra Afterimage presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne L’Arte guarda avanti come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo Paper Religions #Jerusalem viene attualmente presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l’espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l’identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce Paper Religion #The Wall, diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell’origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l’artista trascrive la fragilità dell’essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l’avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l’elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono “sospese” le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch’esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra sarà dunque presentata per la prima volta l’espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza.
opening 19 febbraio ore 19
19 febbraio /20 marzo 2014
Orario di apertura dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento
Via San Tommaso,6. Palazzo Della Chiesa di Roddi, tel +3901119710514 fax.+3901119791494 10122 Torino Italia info@toningallery.com www.toningallery.com
TORINO, “CARNEVALE RE D’EUROPA”: UN VOLUME E PROIEZIONI AL MUSEOMONTAGNA
In questi giorni è uscito con i tipi dell’editore Priuli & Verlucca l’atteso grande volume CARNEVALE RE D’EUROPA, di Giovanni Kezich, opera fondamentale sull’argomento: otto anni di ricerca per raccogliere sul campo testimonianze e immagini degli antichi tradizionali carnevali alpini e europei. Il libro si è avvalso della collaborazione del Museo Nazionale della Montagna, sempre attento alla divulgazione della cultura delle montagne.
Nell’occasione dell’uscita dell’opera nella Sala Video dell’Area Espositiva del Museo Nazionale della Montagna verrà proiettato un film sullo stesso tema, risultato dell’importante ricerca etnografica svolta dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige. Il film, diretto da Giovanni Kezich e Michele Trentini, dura 22’ e raccoglie e spiega le immagini girate sul campo dai ricercatori, con sonoro in lingua originale e cartelli in italiano.
La proposta, non solo rivolta agli studiosi, costituirà un momento per approfondire, come recita il sottotitolo del libro, il «viaggio antropologico nelle mascherate d’inverno».
Il volume CARNEVALE RE D’EUROPA, 544 pagine con un ricco apparato iconografico di disegni e di foto, sarà in vendita per tutto il periodo delle proiezioni al prezzo speciale di € 25,00 (quello di copertina è € 29,50).
PROIEZIONI
TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, MONTE DEI CAPPUCCINI
10-22 FEBBRAIO 2015. SALA VIDEO, A CICLO CONTINUO DALLE 10 ALLE 18 TUTTI I GIORNI ESCLUSO IL LUNEDÌ.