Chieri, Scimone (ASCOM): politici senza coraggio, strapotere dei centri commerciali
Ferdinando Scimone, presidente dell’ASCOM chierese, non le manda a dire. Ce l’ha con i politici locali, della passata e della presente amministrazione, per come hanno affrontato i temi del commercio. Poche idee e ben confuse, la sintesi del suo pensiero.
“Dobbiamo capirci: o questa Amministrazione intende attuare il programma che ha presentato alle elezioni, oppure vuole dare continuità al Piano del Traffico approvato dalla precedente amministrazione. In questo ultimo caso, si diceva nel piano che i parcheggi in Piazza Duomo e Piazza Umberto sarebbero stati eliminati soltanto dopo la creazione del parcheggio multipiano di Via della Pace. Mi risulta che questo parcheggio non solo non sia mai stato iniziato, ma ddirittura che l’idea sia stata cancellata come non realizzabile. E allora, vediamo il programma del PD per le elezioni 2014: qui non c’è scritto che in Piazza Duomo sarebbero stati tolti i parcheggi. C’è qualcosa che ci sfugge…”
Ma i commercianti sono favorevoli o meno a pedonalizzare? “I commercianti – dice Scimone – vedono bene il parcheggio sotterraneo dell’ospedale, lo aspettavano da una vita. E non sono contrari alla pedonalizzazione, purchè sia fatta bene. Prima si realizzino altri parcheggi tipo quelli dell’ospedale, poi si facciano prove e controprove per vedere gli effetti. Un’idea potrebbe essere quella di lasciare parcheggi da 15-20 minuti e poi via. Sperimentare è indispensabile.”
Basta non parlare di centro commerciale naturale. Qui Scimone si accende: “In giro per l’Italia, operazioni del genere non hanno dato alcun risultato positivo. Un centro commerciale è naturale di per sé, non serve costringere i commercianti a unirsi per gestire in forma delegata i problemi. Proporre questo vuole dire cercarsi alibi a buon mercato, per poter dire che i commercianti non sono stati capaci di fare marketing insieme. In realtà , sono i politici che non hanno avuto il coraggio di opporsi e dire no all’apertura dei grossi centri commerciali. Questi centri sono un fiume in piena ovunque, sono grossi investimenti immobiliari. Che servono agli investitori, non ai cittadini. Mi spiegate a cosa serve un nuove centro commerciale nell’ex mulino Berruto? A distruggere il tessuto commerciale circostante, a fare grave danno al mercato del martedì e del venerdì. E’ tutta colpa della politica, che non sa gestire: contano solo gli oneri di urbanizzazione, con loro si salvano i bilanci. Comanda il centro commerciale, domina l’investimento immobiliare.”
Scimone ha qualcosa da dire anche sulla valorizzazione turistica di Chieri. “Sovente si confonde il turismo con l’animazione locale. Turismo vuol dire far venire qui gente da lontano. Ora, purtroppo Chieri non ha né mare né montagna e le manifestazioni, gli eventi, o sono di ampio respiro (e ci vorrebbero soldi e capacità organizzative che non ci sono) o non portano alcuna ricaduta sul commercio. Le nostre attività non vanno meglio o peggio a seconda che la fiera di San Martino sia un po’ meglio o un po’ peggio.”
Ma il 2015 è anche l’anno di Don Bosco, e qui la gente da lontano ci sarà . O no? “Non so come andrà . Dico però che le fioriere in Piazza Duomo sono state spiegate come l’inizio dell’abbellimento della piazza in vista del turismo salesiano. Ma l’abbellimento vero e stabile, se va bene, sarà pronto a fine anno. E poi, a Chieri i luoghi di Don Bosco sono, al più, dei vecchi muri con lapide o targhetta. Il turista che ci viene si ferma un attimo e poi se ne va.”
Infine, il sindaco ha promesso: il milione e 800 mila euro disponibili (oneri Coop) saranno spesi presto per il centro. Il presidente dell’ASCOM è scettico: “Sono cinque anni che quei soldi sono fermi. Si pensava di farci un parcheggio sotto Piazza Dante, era magari una buona idea. Speriamo li usino per fare di Piazza Cavour una vera piazza. Importante che non siano sprecati in consulenze…”