Ricordo di Dante Notaristefano: politico, avvocato e presidente dell’Associazione Vittime del Terrorismo
Ha destato profondo cordoglio anche a Chieri, dove abitava con la consorte Maria Morando da molti anni, la scomparsa di Dante Notaristefano. Politico tra i più apprezzati negli Anni Sessanta e Settanta a Torino, dove era stato assessore e consigliere comunale, nonché a lungo segretario cittadino della DC, Notaristefano, dopo una lunga carriera da funzionario e poi dirigente della Procura della Repubblica, aveva aperto con la figlia Marina uno studio legale a Torino, nel quale ha lavorato fino all’ultimo. Il pomeriggio del 20 aprile 1977 in lungo Dora Voghera, mentre stava ritornando a casa dall’ufficio, vide tre persone dall’altro lato della strada, tra cui la terrorista delle Brigate Rosse Nadia Ponti, che gli si avvicinò contro sparandogli addosso, colpendo però solo la borsa, da lui stesso alzata istintivamente con le braccia per proteggersi dal proiettile: in quel momento Notaristefano cominciò a darsi alla fuga, in quanto i tre brigatisti continuavano ad inseguirlo ed a sparargli addosso. Qualche anno dopo, grazie alle rivelazioni del primo brigatista pentito Patrizio Peci, Notaristefano venne a sapere che i tre che gli avevano sparato furono Cristoforo Piancone, Nadia Ponti e Dante Di Blasi. In seguito, fu tra i promotori dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo, di cui nel 2007, in seguito alla morte di Maurizio Puddu avvenuta il 21 maggio di quell’anno, viene eletto presidente. In questa veste, il 27 ottobre 2012, presenziò alla solenne inaugurazione di una stele ‘in memoria delle vittime di terrorismo e delle stragi di tale matrice’, nel cortile del municipio di Chieri, presente tra gli altri il Procuratore Generale della Repubblica di Torino, Marcello Maddalena. (G.Giac.)