ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
TORINO- UNA BACCHETTA DAL SOL LEVANTE
Sale sul podio dell ‘Orchestra Nazionale della R.A.I., nell’ambito della propria stagione sinfonica, il direttore nipponico Eji Oue che si è perfezionato con Ozawa e Bernstein, ha ricoperto incarichi stabili negli Stati Uniti (Minnesota, Buffalo, Pennsylvania, Wyoming Festival) , in Giappone (Sapporo, Osaka) e attuale direttore dell’ Orchestra di Radio Hannover. Solista nel Concerto n. 3 di Bartok è Beatrice Rana, vincitrice a diciotto anni del concorso internazionale di Montreal. Si tratta di un lavoro datato 1945, incompiuto e completato da Tibor Sterly, che vide la luce nell’esilio americano caratterizzato da un travaglio nell’adattamento al nuovo mondo dove la sua fantasia si appella alla patria lontana e viene smussata negli spigoli e nelle punte polemiche. La serata si apre con l’Ouverture Tragica op. 81 di Brahms e si congeda con la Sinfonia n. 2 in si minore opl. 17 di Rachmaninov, dilatata nella forma, ma sempre ancorata al desiderio del canto profuso a piene mani.
Torino, Auditorium “Toscanini” R.A.I, piazza Rossaro
Giovedì 19 (ore 21) e venerdì 20 (ore 20,30)
bifglietti da euro 30 a euro 20
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da EUJI OUE, solista BEATRICE RANA (pianoforte)
Musiche di Brahms, Rachmaninov
TORINO- TARDO ROMANTICISMO CON CELEBRE ORCHESTRA
Per la stagione dell’Associazione Lingotto musica approda a Torino l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dall’italo-inglese Antonio Pappano, suo direttore principale dal 2005 che ne ha rafforzatio il prestigio internazionale con importanti tournées. In testa alla locandina il poema sinfonico “L’isola dei morti” (1908) di Rachmaninov, proposto abbastanza raramente: ispirato a un quadro dfi Bocklin. è una delle sue pagine migliori dove per la prima volta usa il tema del Dies Irae che negli anni seguenti, soprattutto nella parte finale della vita, è una sorta di memento moris. Ancora Rachmaninov con il Concerto n. 1 in fa diesis minore affidato alle mani del pianista ucraino Aleksander Romanovsky che esordisce a undici anni con I Virtuosi di Mosca in un lungo tour nei Paesi baltici, Francia e Germnia. Attivo in Europa e negli Stati Uniti, ha suonato Mozart alla presenza di papa Benedetto XVI (2007, Castelgandolfo), mentre dal 2011 è cittadino italiano.Conclusione con la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 di Sibelius. musicista d’impostazione tardoromantica che nel genere della sinfonia, per quanto aulico e accademico, diede i migliori esiti per inventiva spontanea e immediatezza espressiva.
Torino, Auditorium del Lingotto, via Nizza 241
Domenica 22 marzo (ore 20,30)
biglietti da euro 52 a euro 20
ORCHESTRA ACCADEMIA NAZIONALE SANTA CECILIA diretta da ANTONIO PAPPANO, solista ALEKSANDER ROMANOVSKY (pianoforte)
Musiche di: Rachmaninov, Sibelius