CHIERIFARMA, IL SINDACO MARTANO: ASPETTIAMO LA MAGISTRATURA, MA, COME MINIMO, C’E’ STATA LEGGEREZZA…

Martano ClaudioFarmacie comunali in difficoltà, per un ‘buco’ nei conti di ChieriFarma, la società creata a suo tempo dal Comune per gestire le sue tre farmacie (quelle di Corso Matteotti, Piazza Duomo e Strada Cambiano). Un ‘buco’ da almeno 150 mila euro, come ha rilevato, appena nominato dal sindaco in qualità di amministratore della società, Aldo Vergnano. Che ha trasmesso gli atti alla procura della repubblica, che valuterà eventuali responsabilità. Vergnano, che è stato sindaco di Chieri dal ’95 al ’99 e che di professione fa il commercialista, ha rilevato confusione nei conti soprattutto per il periodo 2012-2013: il danno, al di là di eventuali reati (è il lavoro della procura) è duplice: non ci sono soldi per pagare le medicine e queste ultime mancano. Vergnano ha naturalmente informato della cosa il sindaco Martano, che lo aveva appena nominato. E adesso? La vicenda è già scoppiata in consiglio comunale, ma il meglio deve ancora arrivare. Del resto, il problema è duplice: è possibile che qualcuno abbia rubato ed è certo che qualcun altro non ha controllato.

Il sindaco Martano prova a fare il punto della situazione. “ChieriFarma – dice – è una società distinta dal Comune, ma di cui il Comune è proprietario unico, e dunque ne esercita totalmente il controllo, nominando gli amministratori. Ho nominato Vergnano a gennaio per la sua competenza e per l’esperienza che aveva dispiegato nella società nei suoi momenti iniziali, ricoprendo tutti gli incarichi. Durante la sua gestione, la società è andata molto bene. Poi, la passata amministrazione ha scelto altre persone per quegli incarichi. Tornando ad occuparsene da gennaio, Vergnano ci ha messo poco a capire che i conti della società avevano un andamento insolito: ritardo nei pagamenti dei fornitori, per una mancanza di liquidità che non risultava dai bilanci. Immaginando che tutto questo prefigurasse degli illeciti di tipo penale, ha trasmesso gli atti alla magistratura. Di qui in poi, c’è il segreto istruttorio, e questa è la ragione  per la quale, al momento, non è dato a noi di fare chiarezza, che comunque tutti i cittadini avranno appena la vicenda in sede giudiziaria procederà. Ad oggi, non possiamo fare alcuna ipotesi seria, perché non abbiamo la piena conoscenza dei fatti. Rischieremmo di attribuire colpe a chi non ne ha. Ma certo ci sono delle responsabilità negli anni precedenti: quanto meno, c’è stata leggerezza in chi doveva controllare e in chi ha attribuito certi incarichi. Non temiamo affatto  di essere coinvolti, come amministrazione, ma ci teniamo a tutelare anche i tanti che hanno lavorato in ChieriFarma in modo corretto.”