ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
TORINO- KABALEVSKIJ TRA UMORISMO E GROTTESCO
L’israeliano Pinchas Steinberg, di recente nominato direttore musicale della Filarmonica di Budapest, è stato protagonista al Regio di eccellenti produzioni di Aida, Madama Butterfly e Lohengrin, propone un autore sporadicamente eseguito in Italia: il russo Dmitrj Kabalevskij (classe 1904) appartiene alla triade di compositori (Prokof’ev, Sostakovic) che si manifestarono dopo la Rivoluzione di ottobre. Tendente all’umorismo e al grottesco, elementi che lo resero non gradito al regime sovietico. Proprio la Sinfonia n. 2 in do minore op. 19 rischiò di cadere sotto il maglio della censura di Stalin che riteneva la sua arte non idonea a infondere nel popolo l’amore per la patria russa. Completa la celebre Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 (“Patetica”) di Cajkovskij che appartiene al ristretto gruppo delle partiture dotate di una letteratura aneddotica e critica davvero vasta. Diviene, quindi, non facile evitare i luoghi comuni estetici, ripensando al senso della partitura che meglio di altre rappresenta il sinfonismo russo ottocentesco. Essa ha un forte intreccio melodico e riferimenti musicali quasi fossilizzati nel lamento dello struggimento di fronte alla morte e alla stanca rassegnazione del dolore. Un Requiem sinfonico, dunque, ma che non rinuncia, per dirla mahleriamente, a vitalità e stranianti ebbrezze.
Teatro Regio, piazza Castello 215
giovedì 26 marzo (ore 20.30)
biglietti euro 25
ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI TORINO diretta da PINCHAS STEINBERG
Musiche di Kabalevskij, Cajkovskij
TORINO- INCONTRO MUSICALE FRANCIA-RUSSIA
Andrey Boreyko, direttore dell ‘Orchestra Nazionale della Radio Belga, è l’arbitro designato per l’incontro musicale tra Francia e Russia. Il calcio d’inizio viene dato dal brano “Post scriptum” di Victor Kissine, in prima esecuzione italiana, commissionato dalla San Francisco Symphony Orchestra nel 2010. Il russo Sasha Rozdestevenkij, figlio del noto direttore Gennadij e della pianista Viktoria Postnikova, esordisce a Torino con il Concerto in la minore minore op. 82 (1904) di Aleksandr Glazunov, di cui ricorrono i 150 anni della nascita, lavoro bipartito con al centro una virtuosistica cadenza. “Psyché et Eros” è il quarto dei cinque frammenti sinfonici che compongono il poema “Psyché” di César Franck, ispirato alla favola mitologica di Apuleio. Pezzo forte della serata “Il poema dell’estasi” (1905-08) di Aleksandr Skrjabin che schiera un vasto organico strumentale. Monumentale lavoro dal tono cupo, brumoso solcato da autentiche sciabolate di luce quasi accecante. Opera nuova e originale dotata di una solida autonomia musicale che si regge su complesse aggregazioni armoniche il cui spettro viene dilatato. Davvero molto moderno.
Auditorium “TOSCANINI, piazza Rossaro
giovedì 26 marzo (ore 21) e venerdì 27 marzo (ore 20,30)
STAGIONE SINFONICA 2014/15
biglietti da euro 30 a euro 20
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta d ANDREY BOREYKO, solista SASHA ROZDESTVENSKIJ (violino)
Musiche di Kissine, Glazunov, Franck, Skrjabin
CHIERI- IL CAPOLAVORO PERFETTO DI ROSSINI
L’indiscusso capolavoro “Il barbiere di Siviglia” viene messo in scena dall’Associazione “Vissi d’arte”, nata a Poirino nel 2005 il cui obiettivo principale è “dare la possibilità ai giovani cantanti di emergere, favorendone così l’affermazione professionale”. Il coraggioso sodalizio in passato ha proposto importantititoli di Donizetti, Bellini, Verdi, Mozart, Lehar e Mascagni. Il barbiere rossiniano è un perfetto orologio di organicità, nonostante la provenienza di molteplici idee musicali. La maturità delle scelte drammatiche è evidente nella ricchezza e varietà dei colori che definisconono con pregnante precisione il “factotum” Figaro che viene lanciato in scorribande vocali di grande libertà, sfruttando così il sillbato buffo e l’ammiccamento quasi descrittivo della parola. Figaro è il regista non troppo occulto, il burattinaio che manovra i fili della vicenda e che nella confusione non perde mai la testa. Rosina, invece, è il prototipo di femminilità che farà scuola: dietro la ragazza “docile, obbediente, rispettosa, amorosa” si celano inaspettate capacità di resistenza che faranno scattare una serie di “trappole” realizzate da un ingegno vigile e determinato.
Teatro San Luigi, via vittorio Emanuele II°, 80
Domenica 29 marzo ore 15,30
biglietti euro 14 (intero) , euro 10 (ridotto)
Interpreti principali: Rodrigo Ferreira (Figaro), Stefano Sorrentino (il conte d’Almaviva), Beatrice Mezzanotte (Rosina), Stefano Paradiso (Bartolo), Riccardo Ristori (Don Basilio)
maestro accompagnatore al pianoforte, Paolo Grosa
regia Stefano Fiorillo
Piccolo coro “Voce & Suono”