PIEMONTE ARTE: PROMOTRICE, GIAMMARINARO, BOERO, STAMPE DI PICASSO…
TORINO, ESPONGONO IN 365 ALLA «PROMOTRICE» AL VALENTINO
Nelle sale della Palazzina Liberty al Valentino è aperta sino al 12 aprile la «173° Esposizione Arti Figurative», che presenta le opere di 365 artisti tra Novecento e nuovo Millennio. La mostra «sociale» permette di entrare in diretto contatto con le esperienze dell’arte contemporanea, con le testimonianze di una ricerca che si snoda dalle sculture di Mastroianni ai «cieli» di Carena, dalle «tavole» della Maccagno alle pagine pittoriche di Cherchi. Accanto alle opere degli artisti scomparsi, che arricchiscono il panorama espositivo, si possono vedere i quadri di Nene Martelli, Sara Carbone, Anna Maria Palumbo, Lia Laterza, l’«Innesto» di Claudio Giacone, i «tronchi trasmittenti» di Paolo Derusticis e i paesaggi di Molinaro, Gallo, Delpero, sino al mondo tra fantasia e realtà di Appendino, Actis, Frigieri, Fusero, Viotto, Malfatti, Marisa Di Bartolo e Mercuri con lo «Scooter-car». Il discorso fluisce di sala in sala secondo l’allestimento curato da Orietta Lorenzini, che mette in evidenza un «corpus» di lavori che annovera le poetiche tecniche miste di Clotilde Ceriana Maynery, il cromatismo delle composizioni di Castagneto, Pich, Grattini, Bovone e Giacinta Villa, i «musicisti» di Valeria Carbone e i lavori polimaterici di Tin Carena, Francone, Pepino, Fissore, il plexiglass colorato di Vasco e il materico dipinto della Suppo. Dalle nature morte di Viglieno Cossalino, Anna Velliscig e Vittoria Negro si passa al rasserenante naturalismo di Pigino, Bevilacqua, Fisanotti, Cutrupi, Morello, Bey e Vannella.
E inoltre le figure di Pieri, Zutta e Chirone Guglielminetti, la denuncia della Manis, il mondo animale della Micheletto e gli smalti della Alemanno, la linea avvolgente della Loro e i fiori della Gaude e Viora Zavattaro. In questo ampio itinerario si può cogliere l’impegno espressivo di Bisio e della Barbera, della Longo e Monaco Maggadino, Tiziana Inversi e Fassio, i falò della Paiano, Giovenale, Greta Stella, Nava, Avataneo, Sartoris, Bruno, De Ieso, Muzio, De Leonardis, Cortese, Zecchini, Lea Ricci, Domenico Coppola in arte Gigli, Marranghino, Maria Ausiliatrice Laterza. Insieme all’armonia compositiva di Bisoglio e Dionisia Goss, sono presenti Cambursano, Tulliach e i vetrifusione di Anna Tulliach, Rivetti, Elda Mantovani, Selvo, Veremejenko, De Stefano, Albano, Scapolla, Scotellaro. Nell’area della grafica s’incontra la raffinata tecnica mista e collage «Omaggio ad Albino Galvano» di Fiorenzo Rota, il violino alla maniera nera della Porporato, il Po della Vinciguerra e Ricca, l’«Autoritratto» di Sergio Devecchi, la sanguigna di Loris Dadam, Negro e i piacevoli e luminosi acquarelli di Farina, Garau, Meinardi, Naretto, Giraudo, Lidia Delloste, Anna Borgarelli, Graziella Voghera, Giovanna D’Avenia e Giusy Garino. Il reportage intorno alla mostra promossa dal Consiglio Direttivo presieduto da Giovanni Prelle Forneris, propone una serie di sculture che vanno dai delicati nudi femminili di Unia all’«Omaggio a Senna» di Giovannone, dalla «Sindone» di Moi ad Arcidiacono e il pescatore della Perino. E poi s’incontrano il bronzetto della Sacerdote, l’ironica installazione di Tomatis e le ceramiche di Cinzia Rey, il riccio di Pezzato e l’elegante «Invocazione» di Predebon, il marmo «Lord» di Pino Salvatore e il «Delfino» di Cardovino.
Angelo Mistrangelo
173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE
Palazzina Liberty, Società Promotrice delle Belle Arti, Torino
Viale Balsamo Crivelli 11, tel.011/6692545.
Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30
Sino al 12 aprile. Catalogo Valente Grafica Torino
TORINO, MUTABILIS: PERSONALE DI MARIO GIAMMARINARO
Mercoledì 8 aprile 2015 dalle ore 18.00 si inaugura da Mutabilis, in via dei Mille 25/c a Torino, la personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall’uso di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo “Mare nero”, due opere inedite a testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. La mostra resterà aperta da mercoledì 8 aprile fino a giovedì 30 aprile 2015 e sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: da martedì a venerdì 15.30-19.30, sabato 10.30-13.00/15.30-19.30, chiuso domenica e lunedì.
Per informazioni: Mutabilis | natura arte e design – via dei Mille 25/c Torino – info@mutabilislab.com
www.mutabilislab.com
RENATA BOERO PORTA ALLA SINAGOGA DI CASALE LE SUE “INCLUSIONI”
La Comunità Ebraica di Casale Monferrato ospita un’artista straordinaria che porta la sua opera proprio nel cuore del complesso museale: la celebre Sinagoga barocca da più di 400 anni simbolo della rappresentanza ebraica in città. Renata Boero, è un’artista che si è spesso confrontata con il tema della religione, della natura e del tempo (le sue opere sono tra l’altro anche al museo diocesan o di Milano). Il che rende particolarmente interessante il lavoro dal titolo Inclusioni che sarà inaugurata alle ore 17 di domenica. Con un dibattito che vede il coinvolgimento di Daria Carmi.
“Dalla piacevole frequentazione dell’amico Elio Carmi, è nata l’idea di un mio intervento all’interno del Tempio – spiega Renata – luogo per eccellenza della memoria e del senza tempo. Ho cercato di contenere la mia abituale esuberanza e limitare il mio intervento a tre momenti all’interno del Tempio. Ai bordi perimetrali,sui due lati, ho disposto piccoli contenitori trasparenti ricolmi delle essenze che costituiscono il mio alfabeto naturale. Vivo materiale che sprigiona aromi e profumi che riaccendono “il tempo perduto”. Ai lati del tabernacolo due cilindri trasparenti che contengono “fiori di carta”, germinazioni, piccole pagine costituite da vibrazioni di un unico colore che varia da un rosa pallido a un porpora inte nso generato da un unico parassita simbolico del ciclo della vita. Infine un grande telero a coprire il tabernacolo. Brandelli di memoria che diventano colore, che diventa respirazione che insufla la materia ci “vita” propria, che diventa viaggio che ritorna memoria”
Sinagoga di Casale Monferrato
Comunità Ebraica – vicolo Salomone Olper
La Mostra sarà visitabile fino a domenica 19 aprile.
Infoline: 0142 71807
FONDAZIONE SPINOLA BANNA, WORKSHOP CON JASON DODGE E RAIMUNDAS MALASAUSKAS
Arti visive: 13 – 25 Aprile 2015 – Workshop internazionale
Master: Jason Dodge e Raimundas Malasauskas
Partecipanti: artisti under 35 selezionati da bando di concorso annuale
Jason Dodge è nato in Pennsylvania nel 1969, il suo lavoro è stato incluso in numerose mostre, tra cui a livello internazionale alla Biennale di Venezia, così come in musei come il Walker Art Center, l’Henry Art Gallery, MCA di Chicago, nonché Kunstvereins in Hannover, Düsseldorf, e Norimberga. Dodge ha recentemente scritto conferenze sulla scultura che sono state lette in diversi musei e centri d’arte, egli è anche il fondatore del volume di poesia 500 places – dedicato a portare più poesia nel contesto artistico. Raimundas Malasauskas è nato a Vilnius, curatore nel mondo, scrive occasionalmente. Recentemente ha lavorato come uno degli agenti di Documenta 13 e come curatore della 9 ° Biennale di Mercosul Weather Permitting.
E’ stato pubblicato da Sternberg Press il libro “Paper Exhibition, a book of Malašauskas”.
Fondazione Spinola Banna per l’Arte
Frazione Banna 10046 Poirino Italia
Tel: (+39) 011 943 0540 Fax:(+39) 011 943 0614
f.doro@fondazionespinola-bannaperlarte.org
www.fondazionespinola-bannaperlarte.org
TORINO, ELENA SALAMON – ARTE MODERNA: STAMPE ORIGINALI DI PABLO PICASSO
“La fierezza del predatore”- STAMPE ORIGINALI di PABLO PICASSO
dal 15 aprile al 13 giugno, galleria ELENA SALAMON – ARTE MODERNA
Via Torquato Tasso 11 (Piazzetta IV Marzo), Torino
Stampe originali incise dall’incredibile genio di PABLO PICASSO sono la nuova esposizione dal titolo “PABLO PICASSO – La fierezza del predatore” che Elena Salamon è lieta di proporre nello spazio della sua galleria in Piazzetta IV Marzo a Torino.
Spinta dal suo consueto e appassionato lavoro di ricerca nel vasto panorama dell’arte del Novecento, Elena Salamon presenta oltre cinquanta stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi artistici del Maestro: l’espressionismo giovanile, il malinconico “periodo blu” e il più gioioso “periodo rosa”, il cubismo analitico prima e sintetico poi, fino al neoclassicismo.
Tra le opere in esposizione: l’acquaforte originale Les Pauvres del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie Les saltimbanques di cui l’opera è uno dei migliori esemplari; Dora Maar assise (1942) il ritratto della fotografa Dora Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la scomposizione dei piani tipica del cubismo; Una coppia osserva un quadro (1966) dichiarato omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto El Conde de Orgaz; la famosa colomba di Picasso, soggetto che l’artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in esposizione da Colombe volant (arc en ciel) del 1952 dove la colomba sembra letteralmente attraversare l’arcobaleno ad ali spiegate. Infine, ci piace segnalare alcuni dei trentadue disegni di volti, come Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice, che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo.
A guidare la scelta delle opere, criteri di qualità e costi contenuti per realizzare il suo profondo desiderio di far conoscere e promuovere l’arte. “Pablo Picasso – commenta Elena Salamon – è un rivoluzionario, un costruttore, essenzialmente. Il mondo è la sua preda, si impossessa di concetti, colori, forme e riesce a cogliere i risvolti segreti delle cose e delle figure umane, stravolgendo le regole dell’anatomia, della prospettiva e della composizione nello spazio. È realista, ma mai decorativo o accademico. Il suo punto di forza è l’assenza della retorica. Mai appagato, ha sempre ricominciato, rinnovandosi ogni volta e segnando tappe fondamentali nella storia dell’arte. Cita tutti i più grandi artisti senza mai copiarli, reinventa e sperimenta senza sosta, trasfigurando tutto. Picasso cambia il modo di vedere le cose dell’arte; più che grande pittore è stato sommo artista, per questa sua inesausta creatività innovativa, eccelso disegnatore, grande fra i grandi.”
Tutte le stampe sono corredate da schede tecniche redatte alla luce degli studi più recenti e contenenti precise informazioni su tirature, stati, stampatori ed editori, tratte dai cataloghi ragionati sull’opera grafica di Picasso.
La galleria è aperta nei seguenti orari:
martedì, mercoledì e venerdì – dalle 15.00 alle 19.00;
giovedì e sabato – dalle 10.30 alle 19.00;
chiusura il lunedì; in altri orari su appuntamento.