Chieri e i beni comuni, Daniela Berruto (M5S): non si forma la gente con conferenze in inglese…
“Non saboteremo di certo il Festival dei beni comuni, ci mancherebbe, e magari sarà una grande festa. Ma non pensiamo che sia questa la strada giusta per insegnare alla gente il significato di partecipazione.” Lo dice con convinzione Daniela Berruto, capogruppo e portavoce del Movimento 5 Stelle, che ha fortemente contestato l’intervento del sindaco contro la mozione presentata dalle opposizioni per le modalità di finanziamento del festival voluto dal vicesindaco Mattei.
“Noi pensiamo – prosegue l’esponente del M5S chierese – che andare a sentire una conferenza in inglese tenuta da un grande esperto internazionale di beni comuni, non faccia assolutamente scattare nei chieresi, ancorchè genericamente interessati al problema, alcuna molla verso la partecipazione. Costerebbe molto meno e sarebbe molto più utile creare dei percorsi di formazione sul territorio coinvolgendo i concittadini. Il festival non aiuterà, temo, l’economia della città né i chieresi a cercarsi un lavoro. E credo che di formazione avrebbe molto bisogno anche il Comitato ex Tabasso, di cui faccio parte, per capire come attivare la gente e far passare davvero il messaggio che avere cura dei beni comuni conviene a tutti e aiuta a partecipare alla vita cittadina, e che interessarsi della politica non solo è importante, ma aiuta, perché tanto la politica si interessa comunque dei cittadini e dunque è meglio essere bene attenti e presenti. Bisogna partire dalle scuole, dalle famiglie, dagli oratori, e non fa un festival di elite. Non può essere l’una tantum di un festival dove un grande esperto viene a tenere la sua conferenza in inglese…”