PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: Il Dylan Dog che stupisce
Dylan Dog – il celebre “indagatore dell’incubo” – sta vivendo un periodo di rinnovamento: narrativo e grafico, soprattutto per quanto riguarda le copertine. Il 28 marzo è uscito in edicola l’albo numero 343 “Nel fumo della battaglia”, con una copertina nera su cui spiccano la scritta rossa e gli inquietanti occhi azzurri di un serissimo Dylan Dog, quasi trasparente, trasfigurato in un’espressione ambigua, forse cattiva, forse terribilmente determinata. Una copertina sicuramente d’effetto, che stupisce, ad opera del sempre bravo Angelo Stano, copertinista dal nr. 43 e che, da oltre un anno, ha inaugurato la fase di rinnovamento con una artistica svolta Pop. A stupire i lettori non è solo la copertina, ma anche la storia, intensa ed emozionante, scritta e disegnata da Gigi Simeoni, uno degli autori scelti per caratterizzare il nuovo corso del personaggio. Se non avete mai letto Dylan Dog, questo potrebbe essere l’albo per provare. Si potrebbe infatti considerare una specie di manifesto – di chi è e che cos’è Dylan Dog – e, inoltre, ben rappresenta il “ritorno alle origini” – dopo i quasi 30 anni di vita fumettistica del personaggio – voluto dal nuovo curatore Roberto Recchioni. Un ritorno alle origini volto al recupero delle caratteristiche del personaggio, ma rinnovato nel modo di raccontare e nei riferimenti al mondo che viviamo, per tornare ad emozionare e stupire. “Nel fumo della battaglia” non è una storia di guerra. Parla di un dramma famigliare e di una ricerca impossibile, di un dolore incolmabile e di un desiderio irrealizzabile. Ci sono personaggi molto umani e mostri crudeli, angeli e demoni. “Nel fumo della battaglia” è una storia di guerra, l’eterna lotta tra il bene e il male. In mezzo ci sono Dylan Dog e il suo fedele assistente, Groucho. Gigi Simeoni è un bravissimo “narratore”, sia nei testi, con dialoghi mai banali, sia nei disegni, precisi ed efficaci, tanto nelle scene realistiche quanto nei paesaggi onirici, particolarmente ispirati ed evocativi. La storia è scorrevole e avvincente. Non è tutto Dylan Dog, ma un ottimo Dylan Dog.
Chi è Dylan Dog?
Dylan Dog nasce nel 1986, ideato da Tiziano Sclavi. Vive a Londra ed è un detective privato, ex poliziotto di Scotland Yard. Il suo campo di indagine sono gli incubi, a volte classici, a volte quotidiani, piccoli e grandi orrori, casi anomali o senza spiegazioni razionali, spesso sovrannaturali. Ne è un catalizzatore e ha una specie di “quinto senso e mezzo” – come dice lui – che lo aiuta a risolvere casi che a prima vista paiono disperati e senza soluzione. Negli anni ha aiutato spesso anche il suo amico ispettore Bloch di Scotland Yard(ora in pensione). Ha un assistente, Groucho, copia perfetta di Groucho Marx (ma forse è proprio lui) che ha due compiti: lanciargli la pistola in caso di pericolo e aprire la porta quando il campanello grida; per il resto è un fiume inarrestabile di battute/barzellette giocate normalmente sui doppi sensi a scapito di chi gli sta intorno. Dylan Dog ricorda l’attore Rupert Everett ed ha la tendenza ad innamorarsi delle sue clienti. Tiziano Sclavi ha creato un personaggio affascinante e dalla personalità complessa ma ben definita, facendogli guadagnare un successo che non è secondo a personaggi come Tex e Corto Maltese, anche a livello mondiale. Le sue storie si possono inquadrare nell’ampio filone horror, classico e moderno, ma tutt’altro che banale, sia per complessità di trame e tematiche, sia per la caratterizzazione dei personaggi. Nella sua carriera ha incontrato la morte (con cui ha un rapporto particolare, non amichevole ma quasi di confidenza) e tantissimi mostri. Ma non lasciatevi ingannare da poche e sintetiche righe, per conoscerlo bisogna frequentarlo, e ricordate che “i mostri siamo noi”!
Chi è Gigi Simeoni?
Gigi Simeoni è un autore di fumetti completo, vale a dire un “fumettista” che inventa, scrive e disegna le sue storie. Non sono molti gli autori completi nel mondo del fumetto, anzi generalmente sono un’eccezione, tra quelli più noti vale la pena citare Hugo Pratt, Guido Crepax, Sergio Toppi, Milo Manara e Attilio Micheluzzi. Ha 47 anni è lavora nel mondo del fumetto dal 1989. Fa parte del gruppo dei “bresciani” che nel 1991 crea la mitica serie Full Moon Project – precursore fumettistico di X-files – la cui qualità si fece notare, pur se pubblicato da un piccolo editore. Il gruppo passa poi alla Star Comics a disegnare il Lazarus Ledd di Ade Capone e poi crea Hammer, singolare serie fantascientifica attualmente in corso di ristampa per la Mondadori. Successivamente passa alla Sergio Bonelli Editore, dove negli anni ha disegnato numerosi albi di Nathan Never, un Brendon, un Volto Nascosto e scritto e disegnato il miglior albo di Gregory Hunter. Il suo stile è piuttosto originale e riconoscibile, realistico e dinamico, con personaggi espressivi, che recitano intensamente. Formatosi alla scuola dell’argentino Rubén Sosa, ha un tratto che richiama i classici americani della EC Comics, ma con tagli e inquadrature moderne e uno stile più graffiante, molto efficace nel creare atmosfere – specie se inquietanti – e nelle ricostruzioni storiche e degli ambienti urbani e futuristici. Ha scritto e disegnato dei piccoli capolavori tra cui “Gli occhi e il buio”, un giallo storico italiano, e “Stria”, inquietante horror sovrannaturale, entrambi pubblicati nei Romanzi Bonelli; il primo è disponibile anche in versione deluxe per Edizioni BD. Recentemente ha realizzato, sempre da autore completo due albi della serie Le Storie. Ha un suo sito: www.luigisimeoni.com e sarà ospite a Torino Comics il 17/18/19 aprile 2015.
Cosa leggere di Dylan Dog?
Dylan Dog è pubblicato mensilmente dalla Sergio Bonelli Editore, la casa editrice che pubblica anche Tex, Zagor, Nathan Never e tanti altri fumetti, tutti realizzati in Italia. Ma dove si trova? Principalmente in edicola, dove potete trovare:
– la serie inedita, giunta al nr. 343 “Nel fumo della battaglia”
– la ristampa, giunta al nr. 309 “L’autopsia”
– la ristamba “Collezione Book”, giunta a nr. 227 “Istinto omicida”
– la Granderistampa bimestrale, giunta al nr. 52 e che ristampa ben 3 numeri per volta, questo mese i nr. 154 “Il battito del tempo”, 155 “La nuova stirpe” e 156 “Il gigante”
– il quadrimestrale “Suber Book” che ristampa le storie fuori serie(speciali, giganti, almanacchi, pubblicazioni varie), giunta al nr. 65
– il semestrale Dylan Dog Color Fest, a colori
– l’annuale “Dylan Magazine”(già Almanacco) che contiene anche articoli su libri, film, telefilm horror e servizi di approfondimento
oppure in una delle “fumetterie” specializzate dove potrete cercare gli arretrati, generalmente usati. Arretrati che si possono trovare agevolmente anche nelle bancarelle delle tante manifestazioni legate al fumetto, oppure direttamente sul sito della Bonelli: www.sergiobonellieditore.it Nel caso consiglio di cercare le ristampe dei primi numeri(non gli originali, troppo costosi), tra cui leggerete dei piccoli capolavori. Fino al nr. 150 è possibile trovarli anche a colori, dato che Repubblica li ha da poco pubblicati in 50 bei volumi.
Errara corrige: Angelo Stano ha iniziato a disegnare le copertine dal nr. 42 “La iena” e non dal nr. 43 “Storia di nessuno”, di cui ha realizzato anche i disegni e dove si è autoritratto come personaggio.
Integrazione sulle collane dedicate a Dylan Dog: oltre alla serie mensile, vengono pubblicati anche uno Speciale annuale, giunto al nr. 27 e una collana denominata Maxi Dylan Dog, quadrimestrale, giunto al nr. 23, dove vengono attualmente pubblicate 3 storie per volta dedicate al “vecchio” Dylan, prima dei cambiamenti in corso. Si tratta per entrambe le serie di storie inedite. Non vengono invece più pubblicati Dylan Dog Giganti, serie terminata con il nr. 23 nel 2013.