ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
TORINO- “I PURITANI”: NUOVE STRADE DI BELLINI
Con “I Puritani”, sesto titolo della stagione del Teatro Regio, Bellini indica vie nuove, tenendo ben presente le esperienze romantiche di matrice francese e usando l’orchestrazione in funzione espressiva (effetti timbrico-strumentali accurati, armonie ricercate). Sperimenta il nuovo, s’impadronisce di quei tratti del linguaggio musicale in cui i compositori francesi eccellevano: sistematico uso dei richiami tematici, ricorso ad espedienti tipici del grand-opéra (spettacolari quadri storici, impiego di suoni fuori scena indirizzati a creare suggestivi effetti spaziali). Tutto questo, però, non mina le peculiari qualità belliniane, in primo luogo la cura magistrale della melodia e il luminoso lirismo propriamente italiano. Numerose le pagine memorabili: “A te o cara” (sortita di Arturo), “Qui la voce sua soave”, “Vien diletto”, la polacca “Son vergine vezzosa”, “Suoni la tromba” (duetto Riccardo-Giorgio). Quest’ultimo un brano trascinante che il pubblico italiano considerò espressione dei proprii ideali risorgimentali. Dirige Michele Mariotti, direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna e interprete in ascesa internazionale. Già noto al pubblico torinese (“Barbiere di Siviglia”, “Norma”. “Don Pasquale”): tra i suoi prossimi impegni “Traviata” a Parigi, “Lucia di Lammermoor” a Londra e “Aida” a Zurigo.
Torino, Teatro Regio, piazza Castello
16-18-19-21-22-23-26 aprile
biglietti da euro a euro 35
Interpreti principali: OLGA PERETYATKO / DESIREE RANCATORE (Elvira), DMITRI KORCHAK / ENEA SCALA (Arturo), NICOLA ULIVIERI / MIRCO PALAZZI (Giorgio Walton), LUCA SALSI / SIMONE PIAZZOLLA (Riccardo)
direttore MICHELE MARIOTTI
FABIO CERESA, regia
Nuovo allestimento coprodotto con Maggio Musicale Fiorentino e Teatro Comunale di Trieste
TORINO- DUE CAPOLAVORI DELLA MUSICA RUSSA
Esordio torinese del nipponico Kazuki Yamada sul podio dell ‘Orchestra Sinfonica Nazionale RAI. Attuale direttore principale dell ‘Orchestra Suisse Romande con sede a Ginevra, nel 2009 vince l’importante Concorso di Besancon, affermandosi quasi subito sulla scena europea. In patria è responsabile della Japan Philharmonic e della Saito-Kinen Orchestra fondata da Seiji Ozawa. Ospite il vionista danese Nikolai Znaider (classe 1975) vincitore a sedici anni del Concorso “Nielsen” e a 22 della Queen Elizabeth Competion di Bruxelles. E’ uno dei maggiori violinisti dell’odierna scena musicale e si sta dimostrando uno degli artisti più versatili della sua generazione, unendo il talento di solista a quello di direttore d’orchestra e musicista da camera. Impegnato in progetti mirati alla formazione di giovani talenti fra cui la Nordic Music Academy da lui stesso fondata.
Il Concerto in re maggiore op. 35, lavoro notissimo e amato dal pubblico, è tra le composizioni più emblematiche di Cajkovskij: tuttavia, esso è un esempio di fulgida inventiva dove è presente una sorta di diaframma tra pulsioni del cuore e intelletto compositivo. Con la suite sinfonica “Shéhèrazade” op. 35 Nicolai Rimskij Korsakov, autentico banco di prova per un direttore, costruisce una delle opere più colorite del secolo XIX, fuori dal comune non solo per le sue sonorità orchestrali, ma per la combinazione di languore orientale, di acceso edonismo e straordinaria vitalità ritmica.
Torino, Auditorium RAI “Toscanini”, piazza Rossaro
giovedì 16 aprile (ore 21.00) e venerdì 17 aprile (ore 20,30)
biglietti da euro 30 a euro 20
Musiche di Cajkovskij e Rimskij Korsakov
TORINO- GIOVANI TALENTI PER SCHUBERT
L’Associazione musicale “De Sono” dal 1998 sostiene il perfezionamento di giovani musicisti, organizza concerti, pubblica tesi di laurea e di dottorato di argomento musicologico, finanzia masterclasse con docenti di fama internazionale. Diretta emanazione del progetto è l’Orchestra d’Archi De Sono. L’emerita associazione propone nella sala del Conservatorio un manipolo di agguerriti e giovani solisti che si producono in uno dei capolavori della letteratura cameristica: l’Ottetto in fa maggiore per fiati e archi di Franz Schubertl. Famoso lavoro, ha una struttura formalmente ben definitia che comunica abbandoni meolodici, lontane spensieratezze e temi peculiari delle opere più impegnative e di sofferta ricerca. Il fascino della composizione sta nel semplice gusto popolare che vi aleggia pervaso da atmosfere confidenziali.
Torino, Conservatorio, piazza Bodoni 6
Lunedì 20 aprile (ore 21.00)
Ingresso libero
MARTA TORTIA, MARCO NORZI (violini), MARTINA ANSELMO (viola), ALINA PRIVITERA (violoncello), KAVEH DANSHMOND (contrabbasso), DIEGO LOSERO, RAFFAELE GIANNOTTI (fagotto), STEFANO FRACCHIA (corno)
Musica di Schubert