Chieri, la Pro Chieri ‘sposa’ il grissino rubatà: una vetrina in centro e (chissà) una fiera dedicata
“Ci rimane il grissino rubatà, valorizziamolo”: la Pro Chieri si è lanciata, con i panificatori al fianco, nella promozione di uno dei pochi, indiscussi simboli della chieresità. Lo ha fatto a San Martino, è andata bene e adesso ci riprova, con idee nuove. E un sogno. “Il grissino – dice Piero Tamagnone, presidente della Pro Chieri – è l’unico nostro prodotto tipico, insieme al Freisa, che però di produttori chieresi ne ha pochini. Mi sembrava un po’ trascurato e abbiamo pensato, a San Martino, di dargli spazio. L’idea è piaciuta e ha dato il via a laboratori nelle scuole. Adesso, vogliamo fare il salto di qualità: una vetrina in centro città tutta per i rubatà, in collaborazione con i produttori locali, che saranno comunque presenti in tutte le principali manifestazioni, a cominciare da Di Freisa in Freisa. Ecco, l’idea di abbinare Freisa e rubatà mi sembra vincente, nelle degustazioni. E poi, perché non sognare? Una fiera del Rubatà chierese, magari in uno dei capannoni della ex caserma Scotti, sono certo che avrebbe un grande successo.”