Chieri, pochi parcheggi ‘comodi’(e poche indicazioni per trovarli), dice l’ASCOM
A Chieri non mancano i parcheggi, ma scarseggiano quelli ‘comodi’, centrali, a portata di mano. Inutile prevederne di nuovi se decentrati. La pensa così Ferdinando Scimone, presidente dell’Ascom chierese. Che commenta negativamente l’idea, richiamata dall’ex vicesindaco Franco Bosco, di destinare l’area ex De Tommasi di Viale Fasano a parcheggio a supporto del mercato.
“La passata amministrazione – dice Scimone – voleva farne un parcheggio, ne avevo sentito parlare. Ma è troppo decentrato per le abitudini della gente, che vuole trovare un parcheggio comodo in centro. Possibilmente ben segnalato…Ecco il punto: oggi a Chieri i parcheggi ci sono, ma non sono nei posti giusti, o, se lo sono, non vengono ben segnalati. Un esempio: il parcheggio dell’ospedale è ottimo, ma chi non è di Chieri fatica a trovarlo. E quello di piazzale Robbio, se non ci passi davanti, manco sai che esiste. E che, comunque, ha un difetto: se ci lasci la macchina, in un attimo scendi la scala e sei in Via Vittorio, ma per tornare a prendere la macchina, una persona anziana è in difficoltà a salire. Un’idea che vale per tutti i parcheggi: ma perché il Comune non realizza dei tabelloni luminosi che indicano la disponibilità di posti liberi nei diversi parcheggi? Sarebbero soldi ben spesi.”
Ben venga il richiamo a segnalare i parcheggi, ma assecondare abitudine pigre e deleterie dei cittadini non mi pare assennato. A mio parere in centro si dovrebbe privilegiare la circolazione di mezzi alternativi, in primis il famoso “metodo pedestre”. Si potrebbero utilizzare meglio gli autobus urbani, che temo siano sempre pressoché deserti. La nostra società ha già popolato troppo le strade con le autovetture, a Chieri ce ne sono più di 20.000 (nel 2011 ben 21.795 – dati dell’ACI) ed è evidente che dovrebbero starsene nei garage piuttosto che circolare in quantità incompatibili con la struttura di una città antica. Il commercio può esaltare la sua forza attrattiva attraverso altri strumenti che non la promessa di una esagerata ed ingiusta vicinanza del parcheggio ai negozi, con conseguente disturbo reciproco dato dalle manovre, dal rischio per i pedoni, dal congestionamento sonoro…