Chieri, l’assessore alle finanze: non dò colpe a nessuno, ma la tassa rifiuti dobbiamo incassarla da tutti, in attesa che il web…
Tassa rifiuti, un bel problema per il Comune di Chieri, che nel 2014 ha incassato dai contribuenti molto meno del previsto, a causa di una morosità diffusa e ’sospetta’: tanti, cioè, non sapevano di essere morosi per la semplice ragione che le bollette, a casa loro, non sono mai arrivate. Possibile? La solita furberia all’italiana? L’assessore alle finanze, bilancio e patrimonio del Comune, Anna Paschero, un politico con alle spalle una lunga carriera da ‘tecnico’ della materia, ha preso la cosa sul serio e ne sono nate polemiche col Consorzio, in un certo senso colpevole della situazione.
Adesso, l’assessore vuole precisare meglio. E soprattutto chiarire che non ce l’ha col Consorzio. Che il suo mestiere (l’igiene ambientale) lo sa fare bene, ma che forse sul piano amministrativo non si è dotato di strumenti più efficaci.
“Il Comune – dice Paschero – non ha molto personale ad occuparsi del problema, e da un paio di messi neppure più il dottor Accardo, il dirigente che in prima persona se ne occupava. Ho preso personalmente in mnao la situazione, perché da quando esiste la Ta.Ri. è compito dell’ufficio tributi del Comune occuparsene. Mi sono resa conto che abbiamo dei problemi, che forse altri comuni più piccoli del consorzio non hanno. Il fatto è che abbiamo 17 mila contribuenti, e che un quarto di essi non ha pagato la tassa rifiuti nel 2014. Il costo del servizio che dobbiamo rimborsare al Co sorzio ammonta a 5 milioni, ma noi ne abbiamo incassati solo 3 milioni e 800 mila, e tutto fa pensare che il problema si ripeterà anche nel 2015. Un bel problema per il nostro bilancio. Adesso sono partite 3600 raccomandate di sollecito, ma molte sono tornate al mittente: il contribuente risulta deceduto, o trasferito, o chissà cos’altro. Alla base c’è evidentemente un programma gestionale del Consorzio che non funziona, una banca dati che non è stata aggiornata. E’ un aspetto, l’unico, del Consorzio che non funziona: per il resto, la struttura funziona in modo egregio, è un’eccellenza, è l’unico consorzio del Piemonte che già pratica il sistema puntuale (quello che tiene conto degli svuotamenti). Ma anche il nostro, come gli altri consorzi, è in fase di scioglimento sulla base di una legge regionale, e forse per questo non ha ritenuto di dotarsi di dotarsi di strumenti più efficaci per la gestione amministrativa. Quella che fa mancare a noi oltre un milione per il 2014…L’ho detto e lo ridico, senza polemiche con nessuno: con il consorzio la collaborazione è stretta, incontro i loro vertici amministrativi ogni 15 giorni, c’èla loro massima disponibilità. Ma non posso dire che va tutto bene: i cittadini protestano, chi non ha ricevuto la bolletta mal sopporta di essere sollecitato. Anche noi siamo stati poco efficienti: avremmo dovuto fare subito questo lavoro.”
L’assessore ha in mente una soluzione per semplificare (a molti, se non a tutti) il problema: “Faremo in modo che i contribuenti possano trovare on-line la loro bolletta e lo strumento per pagarla. Uno spazio dedicato sul sito, un bel risparmio di tempo. E di denaro, perchè le raccomandate costano…”