Patto dei territori, aderiscono in tanti. Martano: fondamentale programmare insieme
Patto dei territori, un successo. A Chieri, Moncalieri e Carmagnola si sono aggiunti subito altri comuni più piccoli, e altri si aggiungeranno. Ma non si era detto che la Città Metropolitana bastava ed avanzava, per fare sinergia? “E’ una cosa del tutto diversa – dice Claudio Martano, sindaco di Chieri – rispetto alla Città Metropolitana, le cui dimensioni le permettono di rapportarsi…con l’Europa, mentre il problema dei piccoli comuni, Chieri compreso, è associarsi per fare progetti e intercettare finanziamenti europei. Siamo partiti dall’agricoltura e ambiente perché il prossimo bando, ad ottobre, riguarda quegli ambiti. Ma ci sarà tempo e modo di competere su commercio, industria, energia…Il patto dei territori serve a trovare più omogeneità e maggiori sinergie, ecco perché ha funzionato da subito come richiamo per i comuni.”
Comuni piccoli e meno piccoli. “Ma siamo tutti piccoli – prosegue Martano – se vogliamo ambire a progettazioni di alto livello per avere certi finanziamenti. La programmazione territoriale è importante, sennò si rischia che due comuni vicini facciano scelte urbanistiche incompatibili tra loro.”
E’ talmente importante lavorare insieme che nel patto sono finite due aree omogenee vicine, quella di Chieri e quella di Moncalieri. “Si va – chiude Martano – verso una progettazione coordinata e su larga scala, nessuno dei nostri comuni da solo è in grado di farla.”