CHIERI IN VERSI di Adelino Mattarello: ciliegie dolci e profumate

ciliegie in primo pianoIl fatto  – La pianta del ciliegio è stata portata in Italia da Locullo che l’aveva trovata in Asia. Fa parte delle Rosacee del genere Prunus (prunus cerasus). Sulle ciliegie ci sono molti detti comuni:

1-         Diventare rosso come una ciliegia (dalla vergogna)

2-         Le bugie sono come le ciliegie (una tira l’altra)

3-         Avere amici come le ciliegie mature (bacati)

 

 

Ciliegie dolci e profumate

 

 

I nostri avi – antichi romani,

hanno preso in Asia – dai turcomani,

un albero con bacche rosse e carnose,

dal gusto un po’ acidulo, ma polpose.

E’ così che la ciliegia in Italia è arrivata

e poi nelle varie regioni si è sviluppata.

Veneto e Romagna sono i maggiori produttori,

per la gioia di tutti i consumatori.

La ciliegia si mangia così comè,

o si beve come liquore dopo il caffè.

Si può spalmare su torte e panini,

per la gioia di grandi e piccini.

Lo sciroppo è ottimo per il gelato,

e ti lascia un gusto delicato.

E d’inverno davanti al camino,

che gusto un goccio di maraschino.

Dolci e profumate come le amarene,

o acidule e croccanti come i duroni,

riescono a scaldarti le vene

e sono il fulcro di tentazioni.

Trofarello e Pecetto in particolare

sono assai famosi per la qualità,

e senza tanto in giro andare,

gustiamo qui vicino la loro bontà.

Attenzione però a quelle mature dopo San Giovanni,

all’interno c’è un ospite,

che se esageri nel mangiar – può far danni.