Chieri, il Freisa secondo “Go Wine”: un vino del territorio, da portare in giro

Massimo Corrado (Go Wine)

Massimo Corrado (Go Wine)

“Chieri ha una sua storia e una sua cultura legata al vino, che fa parte del patrimonio del suo territorio. Qui la viticoltura è l’espressione di una tradizione antica, e noi sappiamo bene che tutto ciò che richiama la tipicità e le proprie radici ha un valore che merita di essere sottolineato.” Così Massimo Corrado, responsabile di “Go Wine”, presenta “Di Freisa in Freisa”, di cui la stessa “Go Wine” è supporter da qualche anno. “Nella realtà piemontese – prosegue Corrado – il Freisa è una varietà di grande pregio e grande storia, è presente in molte parti del Piemonte. Il fatto che il comune lo proponga in questa rassegna è positivo di per sé e rappresenta anche un esempio, un punto di riferimento per tutti. Così, Chieri, dà un apporto a tutta la viticoltura della regione. Del resto, questo è anche l’unico momento nell’anno in cui si fa una seria riflessione sul Freisa..”

Ma la domanda è: che futuro per il Freisa? Corrado è prudente, ma non pessimista: “Le indagini di mercato hanno rilevato che oggi la distribuzione del Freisa è soprattutto concentrata in Piemonte. Il tema è come uscire da questo mercato: tuttavia, se ben vinificato e dunque con un buon risultato nel bicchiere, è un vino ottimo nel rapporto qualità/prezzo. Le sue diversità (frizzante, fermo…) vanno intese come delle opportunità. Credo che il Freisa  non pensi di entrare nei mercati con numeri importantissimi, ma semmai di portare in giro un vino del territorio, e che possa avere un futuro proprio così, comunicando la sua terra.”