PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: Attilio Micheluzzi, l’Architetto del Fumetto
Non è famoso come Hugo Pratt e Crepax – forse perché il suo nome non è legato a personaggi famosi a livello mondiale come Corto Maltese e Valentina – tuttavia Attilio Micheluzzi è da considerarsi uno dei più importanti autori del fumetto italiano. Nato in Istria nel 1930 e morto a Napoli nel 1990, Micheluzzi è approdato al fumetto molto tardi, all’età di 42 anni, dopo una vita piuttosto avventurosa. Per buona parte della sua vita ha infatti esercitato come Architetto soprattutto in Africa, dove ha realizzato opere importanti per numerosi paesi, quali Senegal, Nigeria, Mauritania, Costa d’Avorio, Marocco, Tunisia e Libia. Nel 1972, al suo rientro dalla Libia, inizia la sua attività nel mondo del fumetto, inizialmente per il Corriere dei Ragazzi dove disegna storie e illustrazioni con una precisione e meticolosità che lo distinguono fin dagli esordi. Disegna inizialmente storie scritte da altri autori, in particolare Mino Milani, specializzato in avventure a sfondo storico. Micheluzzi si fa subito notare per l’eleganza del tratto, fatto di linee sottili e di un sapiente utilizzo della luce e dei campi neri, da inquadrature e prospettive precise e soprattutto per la straordinaria caratterizzazione dei personaggi, sia maschili che femminili. Riesce a conferire un particolare fascino ai protagonisti, attingendo in particolare al mondo del cinema, non tanto per le fisionomie, ma soprattutto per le suggestioni, che si ritrovano spesso anche nei caratteristi. Lo stile è realistico, derivando dalla scuola degli autori classici americani di Flash Gordon, Phantom e Mandrake, ma il taglio delle vignette, le inquadrature, l’azione e la recitazione dei personaggi sono moderni e dinamici. Già nei primi anni di attività, Micheluzzi inizia a proporsi anche come autore delle sue storie, creando in seguito numerosi personaggi che hanno saputo conquistarsi un posto d’onore nel mondo del fumetto italiano.
Tra questi il più importante è sicuramente Petra Chérie, una specie di Barone Rosso al femminile, giovane e spregiudicata, se pure aristocratica, colta e raffinata. Un personaggio affascinante, anomalo e complesso, che vive le sue avventure durante la Grande Guerra, spesso a bordo del suo piccolo aereo “Sopwith Camel” dalla parte degli alleati franco-inglesi, più per scelte di cuore che politiche. Gli aerei, forse la passione più grande di Attilio Micheluzzi, figlio peraltro di un Ufficiale dell’Aviazione, tornano in molte altre sue opere, tra cui L’Uomo del Tanganyka, la serie Air Mail e la biografia dedicata al pilota Jean Mermoz.
Gli aerei di Micheluzzi però non sono quelli moderni, ma quelli dei pionieri del volo, fatti di tubi e tela, leggeri e quasi precari nel loro equilibrio e nel loro rapporto con il pilota. Simboli dell’avventura e di un’epoca particolarmente cara all’autore, che ambienta quasi tutte le sue storie nel passato, in special modo la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Storie avventurose – meglio se esotiche – vissute da eroi scanzonati e spesso sopra le righe, e donne – splendide donne – disegnate e caratterizzate in modo impeccabile. Così come impeccabili sono i suoi riferimenti storici, le basi delle sue storie, frutto di una ricerca e di una cura quasi maniacale, comune ad altri grandi autori del fumetto, con cui ha condiviso spesso le pagine delle importanti riviste degli anni ’80, come Orient Express, Corto Maltese, L’Eternauta e Comic Art. Micheluzzi era dotato di un’altra grande qualità, che ha fatto sì che i suoi 20 anni di attività nel mondo del fumetto abbiano lasciato una mole consistente di storie: una incredibile velocità, frutto di matite molto curate e complete. Nel lungo intervento pubblicato nella monografia “Attilio Micheluzzi” – 10° volume della collana “L’autore e il fumetto” pubblicata dagli Editori del Grifo nel 1986 e curata da Mollica e Paganelli – l’autore stesso racconta che un per un albo di 46 pagine, sceneggiatura compresa, impiegava circa 1 mese e mezzo, e senza mai tirare via i disegni. Tempi che facevano e fanno impallidire tanti altri disegnatori, più o meno dotati.
La prova delle sue parole ci è arrivata quasi come un’eredità: grazie alle matite curatissime è stato possibile pubblicare la sua ultima avventura “Afghanistan”, mancante infatti di buona parte dell’inchiostratura ma perfettamente leggibile e godibile. Attilio Micheluzzi ha vinto numerosi premi nella sua carriera: lo Yellow Kid nel 1980 a Lucca e il Prix Alfred nel 1984 ad Angoulême. A lui è intitolato il prestigioso premio del Comicon di Napoli, uno dei più importanti saloni del fumetto italiano, organizzato nella città che lo aveva adottato.
Micheluzzi disegnatore
Attilio Micheluzzi nella sua carriera ha lavorato con importanti sceneggiatori, tra cui Mino Milani, di cui realizza varie storie e personaggi e Claudio Nizzi, di cui disegna Capitan Erik, marinaio scandinavo che solca i mari a bordo della nave Adventurer. La sua collaborazione più importante è stata però quella con Tiziano Sclavi con cui realizza il personaggio di ROY MANN per la rivista Comic Art. Per Roy Mann – uno sceneggiatore di fumetti degli anni ’30 che confonde realtà e finzione in una sarabanda di avventure fantascientifiche da lui stesso narrate – Micheluzzi utilizza uno stile linea chiara alla francese se pure sempre molto personale. Le tre avventure di Roy Mann, di cui l’ultima pubblicata postuma, sono state recentemente raccolte in un bel volume dalla Rizzoli Lizard, la casa editrice che ha ripubblicato tante delle sue opere. Su testi di Sclavi, Micheluzzi ha realizzato anche un bellissimo speciale di Dylan Dog “Gli orrori di Altroquando”,il secondo della serie, costituito da una lunga storia fatta di tante mini-storie tra di loro collegate.
Avventura Magazine 2015
A fine maggio la Sergio Bonelli Editore ha pubblicato un corposo volume interamente dedicato ad Attilio Micheluzzi inaugurando la nuova collana dei MAGAZINE, che da quest’anno prendono il posto degli storici Almanacchi. Nel volume, interamente a colori, troviamo quattro storie realizzate interamente da Micheluzzi, sia per i testi che per i disegni, oltre a diversi articoli dedicati alla biografia dell’artista e alle ambientazioni storiche e geografiche delle avventure a fumetti. Le prime due storie erano state pubblicate originariamente nella prestigiosa collana “Un uomo un’avventura” pubblicata negli anni ’70 dall’allora CEPIM (una delle case editrici di Bonelli) che in ogni albo presentava un’avventura storica realizzata dai più importanti fumettisti italiani e stranieri dell’epoca. “L’uomo del Tanganyka” è ambientata in Africa, durante la IIª Guerra Mondiale, dove un aviatore viene incaricato di trovare la nave da guerra tedesca SMS Konigsberg, terribile minaccia per gli alleati nascosta tra le paludi della foce del Tanganyka. “L’uomo del Khiber” è ambientata nel 1879 in un Afghanistan già conteso tra le potenze coloniali europee e in cui un uomo si trova coinvolto suo malgrado in una congiura politica che ne mette in crisi l’identità e lo porta a compiere scelte difficili.
Le altre due storie presentano invece le avventure d’esordio di due personaggi creati da Micheluzzi per altrettante riviste di fumetti d’autore degli anni ’80: ROSSO STENTON pubblicato su L’Eternauta e poi nella serie “I Protagonisti” e AIR MAIL pubblicato prima su “Orient Express” e poi negli Albi omonimi. Rosso Stenton è un marinaio palombaro che vive le sue avventure in estremo oriente, tra Shangai e il Fiume Giallo dove imperversano esotici pirati. Air Mail ha per protagonista un simpatico pilota americano “Babel” Man, addetto al pionieristico servizio postale aereo. I veri protagonisti di questa serie sono però proprio gli aerei degli anni ’30, grande passione di Micheluzzi. 4 avventure avvincenti e splendidamente disegnate da un autore in anticipo coi tempi, una sorpresa per i lettori che ancora non dovessero conoscerlo. 240 pagine a colori per € 6,30, in edicola, un’occasione per scoprire, o rileggere, un grande autore e per gustare capolavori del fumetto, immergendosi nella Storia anche grazie ai curatissimi redazionali della Sergio Bonelli Editore.