Chieri, Zopegni e il Freisa: un prodotto del territorio, come i grissini. Criticare non serve

Marina Zopegni

Marina Zopegni

“La fiera del Freisa? Un successo, risultato di una grande sinergia col territorio. Possibile che qualcuno trovi sempre e comunque il modo per criticare?” Così l’assessore alle attività economiche, Marina Zopegni, che non  ha preso bene le osservazioni del presidente dell’Ascom, Scimone, che su questo giornale on-line ha evidenziato alcuni difetti di una manifestazione comunque giudicata in crescita. “Abbiamo ricevuto complimenti – prosegue Zopegni – da tour operator e addetti ai lavori, c’era gente venuta anche da lontano, si parlava inglese e francese. E non ho visto il Freisa in bicchieri di plastica, ma solo in calici di vetro.”

E il successo, superiore alle attese, del grissino rubatà portato in fiera dalla Pro Chieri e dall’Associazione panificatori? “Sono riconoscente a Servetti e alla Pro Chieri – prosegue l’Assessore – che hanno ottenuto un grande successo, ma qui non si tratta di mettere in competizione il Freisa con i grissini. Semmai, di provare a valorizzarli entrambi…”

Scimone aveva sottolineato il fatto che di produttori di Freisa a Chieri se ne vedono un paio, e che gli altri vengono da fuori, mentre i grissini sono patrimonio tutto chierese. Ma Zopegni ribatte seccamente: “Tutto il territorio – dice – ha lavorato per l’evento, in perfetta sinergia. La manifestazione avrà anche avuto dei limiti, ma è stata un successo. E va coinvolto tutto il territorio, ragionare solo su Chieri non ha senso.”

L’assessore non esclude comunque che in futuro si possa pensare ad una festa dei rubatà. “Ma non sarà in antitesi, o il Freisa o i grissini, bensì l’una e l’altra cosa. Ne parlerò con i panificatori, una festa del rubatà mi andrebbe benissimo. Certo, il limite sono le risorse a disposizione. Ma col Freisa siamo arrivati alla sesta edizione, e qualcosa vorrà pur dire. Festeggiare il Freisa vuol dire promuovere quel che questo territorio può dare. Non solo la paladina del Freisa a tutti i costi, e mi va bene promuovere grissini e focaccia. Altro mi pare purtroppo che non ci sia…Ma ripeto, non si può non ragionare in termini di territorio.”