Chieri, l’assessore Olia: se arriveranno profughi, la città farà la sua parte

L'assessore alle politiche sociali Manuela Olia

L’assessore alle politiche sociali Manuela Olia

“Non abbiamo notizie ufficiali, né da Anci né dalla Prefettura, di futuri arrivi di profughi a Chieri. Ma, come già successo in passato, se succederà, la città farà la sua parte.” Così Manuela Olia, assessore ai servizi sociali del comune di Chieri, prova a separare i problemi dalle polemiche di questi giorni.

“Non abbiamo – dice – strutture vuote in cui ospitare profughi. Ma nel ’92, per la Bosnia, la città si mobilitò e ospitammo numerose famiglie, che poi tornarono a casa loro. Credo che con un progetto e la disponibilità dei cittadini qualcosa si possa fare. E’ meglio che ci prepariamo, per evitare di essere spiazzati davanti ad un appello dell’ultima ora con problemi che non abbiamo previsto come gestire. Se dobbiamo ospitare dei profughi, mi piacerebbe farlo con una progettualità. Nell’astigiano, hanno preso dei ragazzi profughi in affidamento e trovato loro un lavoro in campagna. In Toscana, un sindaco ha fatto un progetto per occupare i profughi in lavori stradali. Bisogna mettersi attorno ad un tavolo e ragionare, certo anche a me non fa piacere quando vedo gruppi di persone che non fanno nulla e sono disorientati…E’ quello che vorrei evitare. Al di là delle polemiche che ci sono state, e che hanno solo alzato un gran polverone, una città come la nostra, con una tradizione di accoglienza, non può girarsi dall’altra parte. Discutiamone in modo serio e rilassato, senza isterismi. Non temo invasioni. Certo, il pessimo uso del danaro pubblico che altrove si è registrato rispetto al problema dei profughi alimenta sospetti e mina la fiducia dei cittadini: ecco perché vorrei che la cosa venisse gestita in modo pubblico e trasparente, con la partecipazione delle forze politiche. Non è detto che si sia tutti d’accordo, ma quel che si fa deve essere trasparente. Tra l’altro, già alcune associazioni chieresi stanno lavorando per mandare al sud  aiuti per i profughi…”

Una risposta

  1. mauroemiliano ha detto:

    Visto l ‘Ecumenismo dell assessore Olia consiglio di iniziare a farsi carico dei profughi ospitandone una parte a casa propria. Sarebbe così interpretato come un segnale forte e inequivoco di includenza e disponibilità da tutta la cittadinanza. Coraggio madama Assessora non ci deluda !!