Chieri, Festival Beni Comuni, Sacco (Forza Italia): frenetico, confuso, squallido e di parte
A parte Toni Negri. A parte anche il discorso economico. Comunque, a Rachele Sacco, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, questo Festival dei Beni Comuni non è proprio andato giù. “Ho partecipato a vario titolo alla manifestazione – dice – con le diverse associazioni di cui faccio parte – ma devo dire che la cosa nel suo insieme non ha proprio funzionato. La gente non ha capito granchè di beni comuni, e oltretutto la maggior parte veniva da fuori. Si doveva, a mio avviso, arrivare ad un festival dopo due o tre anni di preparazione, per creare davvero una cultura del bene comune, facendo ragionare a lungo i cittadini su casi concreti, come Tabasso e i capannoni. Poi, alla fine, ci poteva anche stare un festival. Fatto, però, con maggiore rispetto delle diverse anime di Chieri. Se è una forza politica che organizza, va benissimo che i protagonisti siano tutti di quell’area, ma se è l’istituzione che gestisce, deve essere rispettosa sia dei cittadini di sinistra che di quelli di destra.”
Dal punto di vista organizzativo, altre critiche. “Pessima l’idea di piazzare le associazioni nel ‘forno’ di Piazza Cavour, in molti hanno chiuso il loro banchetto perché non si resisteva. E squallida l’immagine del centro di Chieri, con tanta sporcizia intorno ai banchi del cibo di strada. Non capisco come mai l’Asl, che nei bar e nei ristoranti è inflessibile, qui non sia intervenuta. E poi, gli ombrelloni sul prato del municipio, un vero danno al bene comune…La cultura dei beni comuni va promossa in altro modo, e non in modo così frenetico e confuso. Un fatto scadente per il territorio.”