Chieri, bilancio Festival. Il sindaco: una festa coinvolgente

Gil e Veloso in concerto, davanti a 4 mila persone (Foto Maso)

Gil e Veloso in concerto, davanti a 4 mila persone (Foto Maso)

Alle critiche di Rachele Sacco, capogruppo Forza Italia in consiglio comunale, il sindaco Martano risponde con pacatezza. Partendo dalla convinzione che, a parte le grane alla Negri e per i soldi degli sponsor a tutt’oggi di là da venire, il Festival dei Beni Comuni è stato una buona cosa per Chieri. “Alcune critiche mi sembrano banali: lamentarsi dello sporco in centro, quando ci sono migliaia di persone che circolano e mangiano, è facile, e se la Sacco ha visto carenze igieniche nei banchi dello street food avrebbe fatto bene a chiamare lei stessa l’Asl. A me non è sembrato che fosse così. Sulla preparazione della gente al tema dei beni comuni e sul fatto che sarebbe stato meglio un approccio più locale, è una sua rispettabile opinione. La scelta è stata diversa perché, trattandosi di una prima edizione, si è puntato su nomi di richiamo perché del Festival si parlasse molto e salisse l’attenzione a livello mediatico. Se invece si parte dal livello locale, si fa una cosa del tutto diversa, non certo un evento di portata internazionale com’è stato. Ho apprezzato le considerazioni di Scimone, presidente Ascom: che di solito è critico, ma che stavolta secondo me ha colto nel segno. Credo, personalmente, che col Festival si è creata una atmosfera positiva, che non sarebbe stata possibile con una dimensione più modesta dell’evento. Per quattro giorni si è ‘sognato’ di beni comuni, ma il tema poteva persino essere irrilevante, perché in realtà ha dominato l’aria di festa coinvolgente, che ha trascinato anche molti chieresi. Un po’ quel che era successo quarant’anni fa a “I giovani per i giovani”: anche allora, la gente che faceva festa non era certo tutta appassionata al teatro d’avanguardia, né si poteva dire competente in materia. Allora come oggi, non mancavano i contestatori, ma è passato il messaggio che Chieri fa cose di livello, e molti chieresi si sono sentiti gratificati. E’ l’effimero, certamente, ma anche una sensazione che ogni tanto fa bene alla gente. Poi, che si debba lavorare, fare sul serio, è chiaro a tutti…”

Martano non si stupisce del fatto che i tre quarti abbondanti dei frequentatori del Festival siano stati non chieresi. “In eventi del genere – conclude il sindaco – lo scopo è anche portare tanta gente da fuori a Chieri. Per un po’ , si parla della nostra città, e se ci lavoriamo bene se ne parlerà a lungo.”