PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: Kriminal è tornato!

 

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Kriminal “il Re del delitto”, così si presentò nel 1964 il più importante fumetto NERO italiano, dopo Diabolik. Secondo perché nato dopo, nel momento in cui il fenomeno Diabolik scoppiava, per vendite, interesse, curiosità, attenzione dei media e anche indignazione dei “benpensanti”. Diabolik, il ladro mascherato e raffinato, creato dalle sorelle Giussani nel 1962 – ispirato a Fantomas e Arsenio Lupin – raggiunse il successo circa 2 anni dopo il suo debutto in edicola. Kriminal nasce con le medesime ispirazioni, ma con creatori profondamente diversi dalle gentili signore Giussani. Se Diabolik nasce in un salotto della Milano bene, Kriminal nasce invece in uno scantinato, grazie all’incontro di due futuri giganti del fumetto italiano, Luciano Secchi – in arte Max Bunker – e Roberto Raviola – in arte Magnus.

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Kriminal è stato il fumetto nero più importante di quegli anni, insieme a Diabolik, così importante da diventare in poco tempo addirittura settimanale, con tirature e vendite altissime. Dal suo esordio e fino alla chiusura nel 1974, sono stati pubblicati 419 numeri, tantissimi per una pubblicazione a fumetti. Forse proprio questi ritmi serrati, oltre alla stanchezza degli autori principali(Bunker e Magnus), che con il tempo lo hanno abbandonato, ne ha decretato la chiusura. Grazie alla qualità di storie e disegni, a differenza degli altri fumetti neri nati in quegli anni, Kriminal ha continuato a essere vivo nel ricordo di tanti lettori. I numeri migliori sono stati ristampati più volte, sia dallo stesso Max Bunker, sia dalla Mondadori, in 2 belle edizioni, di cui l’ultima si è conclusa proprio in questi giorni: eleganti volumi cartonati di circa 700 pagine che in 19 volumi hanno raccolto tutte le storie disegnate da Magnus, mentre il nr. 20 raccoglie tutte le copertine, quasi tutte disegnate dal grandissimo Luigi Corteggi con un efficacissimo stile pittorico.

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Kriminal, nato agli albori degli anni della ribellione e della trasgressione, ne è stato per molti versi un anticipatore, se pure nel ristretto mondo del fumetto. Ladro e assassino, come Diabolik, non per vocazione o scelta, ma a causa di un destino sfortunato che, fin dall’infanzia, continuerà a perseguitarlo per tutta la vita. Anthony Logan, questo è il suo vero nome, viene abbandonato dal padre in tenera età e perde la madre poco dopo. Le vicende della vita lo portano in riformatorio dove matura un carattere ribelle e desideroso di vendetta. Il suo costume inquietante e le sue abilità gli derivano dall’esperienza in un circo, dove si esibisce come trapezista mascherato. Diventa poi il “Re del delitto” per vendicare il padre, dopo aver perso anche la sorella. Kriminal è un ribelle per forza, un emarginato che lotta con rabbia contro una società ingiusta, dedita alla ricerca della ricchezza e di un benessere sempre maggiore, se pure effimero. Vive in un mondo che ha ben poco di positivo, popolato da personaggi spesso ambigui, se non corrotti e privi di scrupoli. Anche il suo antagonista, il commissario Milton, non è esente da difetti e debolezze umane, così come i personaggi femminili, dark lady spesso ritratte in lingerie e normalmente più cattive e crudeli dei personaggi maschili. Proprio questa fu una delle cose che scandalizzarono di più, causando non pochi problemi giudiziali agli autori(sempre assolti), oltre a censure e sequestri. Ma questo in fondo non fece che aumentare la curiosità e il successo del personaggio.

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KRIMINAL ritorna nelle edicole

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La ristampa delle storie migliori – disegnate dal grande Magnus – si è conclusa, ma Kriminal tornerà presto nelle edicole dal prossimo 23 settembre in una nuova serie di 18 albi settimanali da 48 pagine ciascuno, in un nuovo formato maggiorato (18 cm x 23,5 cm) e a COLORI! I nuovo Kriminal vivrà avventure nel mondo di oggi, pur rifacendosi e ricollegandosi alla leggendaria opera di Max Bunker. Un mondo nuovo e profondamente diverso da quello di quasi 50 anni fa, ma dove violenza e paura regnano sovrane, dopo le crepe aperte nel potere dalla caduta del muro di Berlino nel 1989, dall’avvento della globalizzazione e nonostante la rivoluzione di internet, grazie alle quali l’umanità aveva intravisto la speranza di rendere il mondo libero dall’oppressione di pochi. Anthony Logan è ormai vecchio, ma forse non meno pericoloso. Nuovi e pericolosi personaggi, suo emuli – o presunti “figli” – hanno raccolto la sua eredità, ma tradendola, realizzando uno strumento sinistro, sovversivo e all’avanguardia, unicamente utilizzato per la conservazione di un criminale equilibrio mondiale.

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Nella serie non apparirà solo il vecchio Kriminal, ma anche altri personaggi leggendari leggendari, primo fra tutti il Commissario Milton, divenuto Primo Ministro. Sarà quindi un fumetto moderno, dinamico, ma anche scuro, livido, sporco, realistico, che lascia poco spazio ai buoni sentimenti (com’era il vecchio Kriminal). Già dal numero ZERO, distribuito a Lucca Comics & Games 2014 si intuisce che sarà un fumetto avvincente e coinvolgente, destinato ai vecchi fan, ma anche ad una nuova generazione di lettori di fumetti, disillusa e disincantata dalle tante promesse mancate dei nostri tempi moderni. E’ all’opera un team di autori di prima grandezza: Onofrio Catacchio e Matteo Casali ai testi e Giuseppe “Cammo” Camuncoli, Art Director a capo di uno staff di giovani artisti di caratura internazionale. Alle matite e alle chine di “Kriminal” si cimenteranno oltre a Camuncoli e Catacchio stessi, Andrea Accardi, Werther Dell’Edera, Antonio Fuso, Stefano Simeone, Michele Bertilorenzi, Stefano Landini, Alberto Bugiù, Ennio Bufi, Simone Di Meo, Giorgio Pontrelli, Lelio Bonaccorso, Daniele Di Nicuolo, Davide Gianfelice, Matteo Cremona, Elena Casagrande, Gianluca Maconi. Tutte le copertine saranno realizzate da Giuseppe Camuncoli che si è occupato del character design di tutti i personaggi, della tuta di Kriminal, degli studi di ambienti e location. Ai colori delle copertine “Matt” Messina e ai colori degli interni Nicola Righi.

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Il lancio di Kriminal sarà supportato da una campagna di comunicazione sullo stesso stile di quelle che abitualmente sostengono il lancio di una serie TV. Ed è proprio il modello della serie TV, il suo ritmo narrativo, la sua scansione periodica, la temporalità definita dalle “stagioni” che ha ispirato l’editore e gli autori nella realizzazione di questa prima mini-serie. Convinti che il pubblico casual di oggi – se attratto da una proposta di contenuti forte e coinvolgente – possa avvicinarsi al fumetto, un medium moderno e contemporaneo, come ci si avvicina ad un videogame o ad un serial televisivo.