Chieri, Beni Comuni e comitato ‘privato’, Festival senza pace (e chiarezza?)
Niente di meglio della scoperta di un ‘comitato Festival’ per tenere vive le polemiche. Un comitato creato dal vicesindaco Mattei allo scopo di trovare fondi aggiuntivi a quelli già stanziati (tra mille polemiche, a febbraio) dall’amministrazione. Un comitato di cui i consiglieri di opposizione (e forse non solo loro) sono venuti a conoscenza solo il 14 luglio, in consiglio comunale.
Il sindaco, Claudio Martano, cerca di spegnere l’ennesimo incendio prima che le ferie concedano un po’ di tregua su un tema (i soldi spesi per il Festival) che è secondo per litigiosità solo a quell’altro (ex brigatisti per il Festival). “Il comitato – spiega Martano – è stato costituito dopo che al vicensindaco avevamo chiarito che tutte le spese superiori ai 100 mila euro stanziati non potevano che trovare una copertura esterna al comune. Una volta costituito, il comitato ha recuperato soldi e contributi in natura da privati che credevano nel Festival e volevano che funzionasse bene. Una parte di questi sponsor privati è stata omaggiata con un logo apparso nel pieghevole contenente il programma del Festival, altri non hanno voluto comparire né che si rendesse pubblica l’entità del loro contributo.” Un comitato, dunque, del tutto ‘privato’, i cui rapporti col Comune sono stati mediati da funzionari dedicati al Festival (Sinagra, Olivero) o dallo stesso Mattei. E il sindaco?
“Sapevo naturalmente del comitato – dice Martano – e mi informerò per quanto mi sarà possibile per conoscere l’elenco degli sponsor che hanno offerto collaborazione e soldi e il valore di queste offerte. E’ chiaro che tutto quello che è stato speso oltre i 100 mila euro stanziati è arrivato dalla liberalità del comitato”.
Dunque, niente a che vedere, il comitato, con la ricerca di quei contributi più o meno ‘istituzionali’ che in teoria (così era stato dichiarato nei mesi precedenti il festival) avrebbero potuto (dovuto?) ridurre l’esborso deliberato dall’amministrazione? “La ricerca di contributi, di cui continuiamo a non avere notizie – prosegue Martano – è una cosa diversa. Ci siamo rivolti a fondazioni bancarie e Regione, si pensava di coprire così i 100 mila euro, ma è improbabile che questi soldi arrivino davvero.”
L’opposizione ha parlato di un Martano ‘scavalcato’ sul Festival dal suo vicesindaco. “E’ una polemica – dice il sindaco – che è scoppiata e ha senso perché è capitato un evento increscioso, l’invito a Negri e Colotti, che ha suscitato scalpore in moltissime persone per il fatto che il sottoscritto e la Giunta non ne erano stati informati. Su questo non ho nulla da ribattere, è un punto spinoso sul quale la mia non informazione è apparsa evidente. Questo è la causa di tutto. Ma, in generale, dico che il sindaco non può sapere nel dettaglio quel che fanno i suoi assessori, altrimenti a che servono le deleghe? Mattei per mesi si è occupato in pratica solo del Festival, ovvio che mi sia fidato…”