Chieri, ex Tabasso: un museo ‘provvisorio per i reperti archeologici?
Novità, e non piccole, potrebbero emergere presto all’orizzonte dell’ex Tabasso. “Avevamo con il project financing la speranza di una soluzione globale per l’area – dice il sindaco Martano – ma tutti sanno come sono poi andate le cose. Adesso si è cominciato a lavorare nella prospettiva di una utilizzazione pezzo per pezzo della grande area, per scopi utili e interessanti che non compromettano però eventuali opportunità successive legate all’area nel suo complesso. Vogliamo cioè ragionare su pezzi singoli, ma tenerci le strade aperte per soluzioni più complesse. Da tempo il comitato Tabasso lavora su varie idee, da un po’ il nostro ufficio tecnico valuta le necessità e i costi per la messa in sicurezza di alcune aree, che potrebbero avere uso quasi immediato e molto utile: quello di ‘redistribuire’ in modo fruibile per i cittadini alcuni materiali adesso stoccati nell’ex fabbrica. Parlo di materiali archeologici, ma anche di costumi a suo tempo creati per le diverse edizioni della festa medievale e oggi in stato di completo abbandono. E poi, ci sono associazioni che ci hanno lavorato a lungo e che adesso sono rimaste senza spazi per inagibilità di locali. C’è poi l’ipotesi della piazza coperta, che viene adesso rilanciata a livello di progettazione. E si pensa alla possibilità di alienare le vecchie case fatiscenti che danno su Via Vittorio, per una operazione di co-housing molto innovativa. Chiarisco: non avverrà tutto questo a breve, diciamo che sarebbe bello che in anno o due si partisse e che per fine legislatura, tra quattro anni, ci fosse una progettazione dettagliata.”