PIEMONTE ARTE: UNIA, BENE VAGIENNA, RASINI, BARBERA
CHIERI, MOSTRA DEDICATA A DON BOSCO
Sabato 5 settembre alle ore 18 inaugurazione mostra nella Chiesa di S.Filippo in Via Vittorio dedicata a ” Don Bosco”, mostra cominciata il 22 maggio nel Comune di Castelnuovo Don Bosco, poi dal 23 giugno nella Basilica del Colle e dal 5 al 27 settembre si potrà visitare a Chieri.
La mostra è stata organizzata dall’Unione Artisti del Chierese in collaborazione con l’Associazione
“Il Cavalletto ” di Torino. Le opere esposte sono circa 65 eseguite con tecniche diverse.
ASTI, LE SCULTURE DI SERGIO UNIA, MAESTRO DEL PALIO 2015
Giovedì 3 settembre alle ore 18, in Asti presso la sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti (Palazzo Alfieri, corso Alfieri 375) sarà inaugurata la mostra “Sergio Unia. Sculture”, omaggio promosso dal Comune di Asti- Assessorato alla Cultura, Palio e Manifestazioni al Maestro del Palio 2015. L’esposizione, ordinata in collaborazione con la Fondazione Eugenio Guglielminetti, raccoglie una selezione di venticinque fusioni in bronzo e trenta disegni dedicati alla figura femminile, alle tematiche della musica e della danza, motivi particolarmente amati dallo scultore, nato a Roccaforte di Mondovì nel 1943, attivo dagli anni Settanta, dopo la formazione presso i Liberi Corsi di Nudo dell’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Filippo Scroppo.
L’allestimento, introdotto dal bronzo Danzatrice (Salomé, 1993), logo simbolico dell’iniziativa, offre al visitatore le dinamiche soluzioni plastiche perseguite da Sergio Unia, ispirate dai disegni dal vero eseguiti ritraendo le allieve presso la scuola di danza classica del Teatro Regio, quindi durante le esercitazioni di danza e di ginnastica ritmica delle figlie Marcella (bronzo, 1982) e Rossana (bronzo, 1994; 1999) e, recentemente, negli studi di giovani pattinatrici e ginnaste, come la giovane nipote Maia (bronzo, 2015). La modellazione tridimensionale in cera, gesso e argilla ha consentito ad Unia di affinare l’analisi anatomica della figura umana, sensibile alla lezione tradizionale e realistica della statuaria antica e moderna, concependo sculture di grandi e medie dimensioni, confluite in esposizioni e collezioni museali in Europa, Stati Uniti, Canada, Asia ed in opere monumentali (Palazzo Levi, Acqui Terme 1976; Chiesa Parrocchiale S. Giovanni Bosco, Asti 1982; Chiesa Parrocchiale, Belveglio; Liguria Agreste, Comune di Dolceacqua 1987; Fontana con girotondo di bimbi, Mondovì 2002).
Suggestive interpretazioni di danzatrici (Reperto; Elena, 2008; Danzatrice 2012) racchiudono volumi classici e ritmi contemporanei, mentre particolarmente armoniche appaiono le figure plastiche ispirate alla “musica”, con giovani intente nell’esecuzione di brani con il violino (bronzo, 1994; bronzo 2015), il flauto (bronzo, 1997; bronzo 2002), in cui l’adesione al vero propone canoni strutturali nitidi, ma pervasi di interiore liricità.
La sfida alla materia ed alla resa espressiva permane una scelta quotidiana di Sergio Unia, così come nei recenti allestimenti astigiani (Palazzo Ottolenghi, luglio 2014; Fondazione Eugenio Guglielminetti, aprile 2015) ed in occasione della committenza da parte della Città di Asti per l’esecuzione dei Drappi per il Palio del settembre 2015, nell’avvincente ricerca di soluzioni formali e stilistiche.
La mostra, corredata di omonimo catalogo introdotto dalle presentazioni del Sindaco Fabrizio Brignolo e dall’Assessore alla Cultura, al Palio e Manifestazioni Massimo Cotto ( pp.52, tavole a colori, antologia critica, a cura di Marida Faussone, Città di Asti 2015), sarà visitabile dal 4 al 27 settembre nei seguenti orari: giovedì, venerdì, sabato e domenica 16,30-19 con la collaborazione dell’Associazione “Voci Astigiane”.
Info: www.comune.asti.it; manifestazioni@comune.asti.it
BENE VAGIENNA, “OMAGGIO DI PITTORI E SCULTORI AGLI EVENTI 2015 A BENE”
“Bene Vagienna 2015 fra storia e religiosità”. Due importanti Associazioni torinesi, il Circolo degli Artisti e il Piemonte Artistico Culturale, hanno accolto l’invito dell’Associazione Culturale Amici di Bene-Onlus per esporre a Bene Vagienna le proprie opere, che quest’anno sono incentrate su tre temi differenti.
Il prestigioso e restaurato Palazzo Lucerna di Rorà, legato a memorie storiche e sede museale, accoglie oltre quaranta dipinti e sculture che traggono ispirazione, in primis, dall’Ostensione della Sindone, che s’é di recente conclusa e che ha richiamato a Torino quasi due milioni di pellegrini e studiosi di livello internazionale. Ancora una volta questa icona «ove la morte é morta» ha consentito agli artisti di ritrarre il fascino e il mistero del «Volto», che dal 1898 i fedeli hanno imparato a riconoscere, la «Cupola» che svetta accanto a Palazzo Reale, integra come l’aveva ideata e progettata Guarino Guarini oppure devastata dall’incendio che l’ha investita anni or sono, il «Telo» percorso dalle bruciature che lo segnano quasi a incorniciare il corpo di un Uomo martoriato e crocifisso, dalla lievissima ed incorporea immagine, verso il quale si rivolge la pietà dell’umanità, dei credenti, della società contemporanea. E poi le «Pie donne» che scoprono il sepolcro vuoto e, in particolare, il gesto intriso di significati della «Veronica» che asciuga il volto di Gesù: un gesto interpretato con sensibilità e ferma adesione alla tradizione. Un Volto che emerge anche da una suggestiva vetrofusione, mentre un modellato in bronzo si ispira all’intensità e alla forza espressiva della scena del «Compianto». Ma si possono ancora rinnovare i valori della Cristianità rifacendosi altresì alla figura di Caravaggio, riletta e tradotta in una controllata e attenta opera «d’aprés».
Bene Vagienna é la patria di Giovanni Botero, segretario di San Carlo Borromeo e autore della celebre «Ragion di Stato».
Al mondo della fede è, invece, legata la «Beata Paola», contessa di Bene (1473-1515), che nella cittadina é venerata, onorata e conosciuta anche attraverso una puntuale pubblicazione che ne racconta la vita, le virtù, la personalità.
In questo senso, alcuni autori hanno delineato il viso ascetico della Beata, altri si sono riferiti al monastero in cui si era ritirata, ai momenti della giovinezza e degli anni consacrati a Dio, alla sua figura di gentildonna: momenti che invitano a riflettere sui sentimenti di pietà cristiana che la Beata Paola ha saputo intimamente vivere e trasmettere
Dal 6 settembre al 29 novembre 2015
Orari:
Festivi dalle 10:00-12:00/15:00-18:00
Sabato 15:00/18:00
INAUGURAZIONE
DOMENICA 6 SETTEMBRE 2015 ORE 11:30
“E la successione delle immagini offre una drammatica testimonianza del periodo 1914-1918: due date che segnano un susseguirsi di anni terribili contraddistinti da una guerra troppo Grande per l’umanità. Le lapidi con l’elenco dei Caduti, presenti anche nel più piccolo comune d’Italia, invitano ancor oggi alla riflessione, rievocano i versi di Giuseppe Ungaretti: «Di queste case/ non è rimasto/ che qualche/ brandello di muro/ Di tanti che mi corrispondevano/ non è rimasto/ neppure tanto/ Ma nel cuore/ nessuna croce manca/ E’ il mio cuore/ il paese più straziato» (da San Martino del Carso», Valloncello dell’Albero Isolato il 27 agosto 1916).
I soci del Circolo degli Artisti e del Piemonte Artistico Culturale, hanno pienamente avvertito e si sono immedesimati nel tema, ora ricercando memorie familiari, ora rivedendo le copertine della «Domenica del Corriere», che della guerra registravano tutti gli eventi e le battaglie, ora immaginando i soldati in marcia fra le nevi delle Alpi. Non mancano le pagine in cui si ricordano gli eserciti contrapposti pronti a fermare le operazioni belliche la notte di Natale, ma obbligati a riprendere i combattimenti il giorno successivo.
Lettere dal fronte, trincee scavate quasi a mani nude, bambini di fronte a cannoni e carri armati, un fiammeggiante aereo che si staglia nel cielo, simbolo dell’«Italia vittoriosa», sino alle carte geografiche dei combattimenti o degli spostamenti dell’esercito, a «Caporetto», sono i soggetti principalmente trattati nel ricordo di quattro anni di tragiche sofferenze, di morti e mutilati, di assalti alla baionetta, di filo spinato, di dolorose vicende scandite dai disegni di Pietro Morando. Quattro anni che hanno sconvolto l’Europa e i suoi confini territoriali, di una «inutile strage» come disse Papa Benedetto XV. Anni seguiti dalla speranza che il sacrificio di tante vite umane, non dovesse più ripetersi.”
Gian Giorgio MASSARA
Angelo MISTRANGELO
Artisti
Circolo degli Artisti di Torino: BERTAGLIA Luciana (Iaia) –BETTA CASALE Angela – BORGARELLI Anna –BRANGERO Gianpaolo – CHIAROTTO Flaviana –CHIRONE GUGLIELMINETTI Mariell – CROSIO Mariella – GAJ Amalia – GIORDA Adriana – LO BUE Rosa Maria – MANTOVANI Elda – MAROGLIO Isabella – MAZZETTI Carlo – MERCURI Silvano – MIGLIOTTI Celestina – MILANO Laura – PICCOLO Tania – SCAVINO Adelaide – SCIARRILLO Anna – VIGNA Maria Luisa –VOTTERO VIUTRELLA Rosanna – ZACCARIA Anna
Piemonte Artistico Culturale: BOVONE Pierluigi – CHIARAMONTE Giovanna –DELLOSTE Lidia – GRATTINI Alfonso – ICARDI Carla – ISAIA Fiorenzo – LATERZA Lia – LIGNANA Daniela – MANIS Marisa – MARCARELLI Marco – MEINARDI Delio – MORGILLO Mary – a)
NAPOLI Giuseppina –NEGRO Alfredo – NOTARO Matteo – OTTINO Roberto Eugenio Edoardo
PALUMBO Anna Maria – PASCETTA Luciana – PEPINO Claudio – PESCE Davide – RAVAZZOLO Salvatore – ROTA Fiorenzo – SACERDOTE Claudia – SCOTELLARO Rita – TUCCI Giuliana – VEREMEJENKO Tatiana – VOGHERA Graziella – ZECCHINI Laura – ZUCCA Loredana –
MONCALVO, MOSTRA “FLEUR” DI RASINI
Si inaugura venerdì 4 settembre alle 17, presente l’artista, la mostra
“FLEUR” – Poesia Visiva, Immagini e sincere bollicine, di Vittorio Rasini.
La Mostra sarà visitabile tutti i sabati e domeniche fino al 4 ottobre, dalle ore 10 alle 18 nelle sale del Museo Civico di Moncalvo Via Caccia, 5
SAN DAMIANO D’ASTI, MOSTRA “LA BARBERA INCONTRA L’ ARTE”
Palazzo Comunale – Galleria Luigi Ferrero Piazza Libertà 1 – San Damiano d’Asti
INAUGURAZIONE: Venerdì 4 Settembre 2015 ore 18,00
dal 4 al 27 settembre 2015. Orario: Sabato dalle 16,00 alle 19,00 – Domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00
ESPONGONO: Giuseppe Montrucchio (Scultore), Franco Negro (Pittore), Maurizio Rivetti (Pittore e Serigrafo)
Il filo conduttore della mostra è l’incontro dell’Arte con il Barbera.
Nella storia recente di San Damiano d’Asti la produzione del Barbera ha avuto ed ha
tuttora una grande rilevanza. Coltivate prevalentemente a Barbera sono le vigne che si distendono sulle colline dello splendido anfiteatro che circonda il paese.
I tre autori delle opere, oltre alla passione per l’Arte, hanno in comune le origini contadine
delle loro famiglie. L’infanzia e la giovinezza trascorse in questi luoghi hanno inciso profondamente sulla loro attività artistica. Le colline con le vigne, i filari, l’uva e il vino hanno ispirato le opere degli artisti che, pur stilisticamente diversi, mantengono lo stesso linguaggio e lo stretto legame alla loro terra d’origine. I lavori presentati: dipinti, sculture, collage, tendono a restituire le emozioni umane che si colgono nella mutevole percezione della realtà, spesso pervasa dalla poesia, dalla luce e dai colori che trasmettono questi luoghi.