ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati – TORINO- FESTIVAL MiTo: UNA GALASSIA DI SUONI

 

La nona edizione del festiival MiTo interesserà il capoluogo sabaudo per venti giorni nel corso dei quali verrà proposta tutta la musica: classica, antica, contemporanea.jazz, di tradizione e sperimentazione, persino rap e pop. Il dialogo Torino-Milano sarà serrato, più compatto quello lombardo che sembra prevalere sia sul piano economico che su quello sociale. Nonostante le solite doglianze sulla riduzione dei fondi per le attività musicali, questa edizione gode di buona salute

complessiva anche se si pensa a una revisione progettuale per il prossimo anno. Comunque è e rimane una festa della musica. I numeri sono imponenti 180 concerti in 95 sedi tra centro e periferia, 2.600 musicisti provenienti da 33 nazioni.. L’inaugurazione torinese avrà luogo domenica 6 settembre all’Auditorium del Lingotto con l’ Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, il più antico complesso dell’ex Unione Sovietica: Temirkanovfondato nel 1882, fino all’inizio del Novecento suonò solo per i circoli aristocratici, mentre il suo primo concerto pubblico è datato 19 ottobre 1917.Alla morte subentrò nel 1998, dopo un cinquantennio di regno del grande Evgenij Mrawinskij, Jurij Temirkanov, (foto) suo attuale direttore principale: un signore dall’aspetto severo (ma amabilissimo fuori della scena). sicuramente il maggiore direttore d’orchestra vivente, non certo una star, ma famoso. Il duo San Pietroburgo-Temirkanov è già stato ospite più volte a Torino, ma sempre con il repertorio russo. Orchestra potente e aggressiva nel suono, di colore quasi bronzeo, che Temirkanov sa piegare in modo agile con gesto essenziale, senza l’uso della bacchetta. Un vero capolavoro di chiromanzia che seduce l’ascoltare. Per l’apertura del festival punta al repertorio tedesco: la Sinfonia in fa maggiore op. 90 (“Italiana”), pagina profonda e sorprendente nella sua scarna linearità che raggiunge grande intensità d’espressione cui seguirà la Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore (“Romantica”) di Bruckner dove è presente un’adesione naturalistica, mutata dalla “Pastorale” di Beethoven, in cui l’autore si concede una vaga tentazione melodrammatica, avvertibile in certi turgori retorici del Finale e nella lunga elegia dell’Andante.

Torino, Auditorium Lingotto, Via Nizza, 241 domenica 6 settembre, ore 21.00 biglietti euro 35, 27 ORCHESTRA FILARMONICA DI SAN PIETROBURGO diretta da JURIJ TEMIRKANOV Musiche di Mendelssohn-Bartholdy, Bruckner

 

Lunedì 7, sempre al Lingotto, propone l’Orchestre “Les Siècles” (foto, i fiati) nata nel 2003 la cui sede è la città di Nanterre, guidata dal giovane direttore inglese Nicholas Collon (classe 1983). Si tratta di un’orchestra I fiatidi nuovo genere in grado di utilizzare sia strumenti antichi che moderni. Serrata monografica dedicata al visionario Berlioz che in vita non godette di grande popolarità. La Sinfonia fantastica op. 14 “(“Scene di vita d’artista”) è un chiaro esempio di quanto sia importante il timbro, la novità storica appariscente del compositore francese che ha dello sbalorditivo  per l’introduzione di elementi inediti e di lungo avvenire. Nella seconda parte del concerto entrerà in scena la viola solista di Adrien La Marca con la sinfonia “Harolde en Italie” op. 16, lavoro improntato a un virtuiosismo orchestrale da farsi perdonare anche quando, forse, oltrepassa la musica.

Torino, Auditorium Lingotto, via Nizza, 241 lunedì 7 settembre, ore 21.00 biglietti euro 27, 20 ORCHESTRE “LES SIECLES” diretta da NICHOLAS COLLON, solista

ADRIEN LA MARCA (viola) Musica di Berlioz

 

Mercoledì 9 e giovedì 10 arriverà dalla lontana Siberia l’Orchestra Filarmonica di Novosibirsk, nata nel 1956 e annoverata tra le migliori formazioni russe, diretta da Gintaras Rinkevicius, suo direttore principale dal 2007 e vincitore nell’86 del prestigioso concorso “Ferencsik” di Budapest. Nel primo concerto Beethoven con due capitoli fondamentali della sua produzione: la Sinfonia n. 5 in do minore op: 67 e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 (“Eroica”). Nella seconda serata Cajkovskij con due capolavori amati dal pubblico. Il concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35, uno dei suoi lavori più emblematici, un esempio di Rinkeviciusfulgida inventiva e omogeneità dove è presente il misterioso diaframma tra pulsione del cuore e intelletto compositivo. La Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 (“Patetica”) è una sorta di fosco e riassuntivo capitolo. Intimo fino alla disperazione, concepito con cura particolare nella strumentazione e  provocatoria libertà formale dove il dolore viene espresso in modo psicologico. Un epicedio funebre stremato, claustrofobico che nel Finale si libera in un canto infinito che conquista Torino.

Auditorium Lingotto, via Nizza, 241 Mercoledì 9 e Giovedì 10 settembre, ore 21.00 biglietti euro 27, 20

ORCHESTRA FILARMONICA DI NOVOSIBIRSK diretta da GINTARAS RINKEVICIUS,

solista ITAMAR ZORMAN (violino)

vendita biglietti: Assessorato alla Cultura, via San Francesco da Paola, 6 (orario

10.00-18.00) sedi dei concerti a partire dalle ore 20.30 Musica di Cajkovskij