OSPEDALE DI MONCALIERI, 5 STELLE: “SANTA CROCE, BASTA SCIPPARE SERVIZI SALVAVITA AL TERRITORIO. IL MIRAGGIO DI UN NUOVO OSPEDALE E’ SOLO PROPAGANDA”
Duro e puntuale, l’intervento del Movimento 5 stelle sull’annunciata, prossima chiusura dell’ospedale di Moncalieri, da parte del consigliere regionale Bertola.
“Regione Piemonte e ASL TO5 – dice Bertola – scippano l’Emodinamica e la TIN (Terapia intensiva neonatale) all’ospedale di Moncalieri (TO). Questi sono fatti concreti, al netto delle promesse pre elettorali di Montagna e Saitta. E’ tutto scritto nero su bianco nel nuovo atto aziendale dell’ASL. Insomma, passate le elezioni, gabbati i cittadini! Per giustificare questo doppio “furto” di servizi fondamentali, gli esponenti del Pd a livello regionale e locale continuano buttare fumo negli occhi. Si parla sempre più spesso di una fantomatica “intesa” sul nuovo ospedale del territorio, omettendo però di comunicare dove si troveranno i soldi per realizzarlo. Montagna e Saitta non utilizzino quindi questo argomento per distogliere l’attenzione dalla chiusura di due eccellenze del nostro ospedale.
Inoltre siamo ancora in attesa di sapere l’esito dell’ordine del giorno presentato ed approvato in fretta e furia dal PD in Consiglio regionale, guarda caso a pochi giorni dal voto, che impegnava la Giunta ad effettuare un “approfondimento” col Ministero per vedere se si poteva tenere aperta l’emodinamica accorpandola con le Molinette. Anche in questo caso dopo le elezioni tutto è finito nel dimenticatoio. Non ci aspettavamo nulla di diverso, anche perché nella stessa seduta del Consiglio regionale la maggioranza aveva bocciato una mozione a 5 Stelle con impegni piuttosto chiari mirati a mantenere, senza “se” e senza “ma”, l’emodinamica al Santa Croce.
Esprimiamo inoltre preoccupazione per la soppressione della TIN (terapia intensiva neonatale). E’ molto grave che chiuda, visto che attualmente cura un centinaio di bimbi all’anno, molti provenienti anche da Torino e dal Sant’Anna. Anche in questo caso non c’è stato alcun confronto con il territorio, un metodo ormai rodato da Saitta e dalla Giunta regionale. Con buona pace degli amministratori locali dello stesso partito.”