Moncalieri, morte sospetta: torna ‘Mucca pazza’?
Paura a Moncalieri, dove il morbo della mucca pazza sta terrorizzando una famiglia. Francesco Catapano, 53 anni originario di Ottaviano, in provincia di Napoli, è morto martedì mattina nel reparto di Neurologia delle Molinette: è stato ricoverato a fine giugno con gravi problemi riconducibili alla Creutzfeldt-Jakob, malattia neurodegenerativa rara, che conduce ad una forma di demenza progressiva e fatale. Un’encefalopatia da prioni, della stessa famiglia della spongiforme bovina nella sua variante umana. Una possibilità che ha messo in preallarme la famiglia e le Molinette, che ha segnalato il caso all’Istituto superiore della Sanità e avviato tutte le procedure per morte sospetta. I sintomi sono gli stessi: solo l’autopsia, eseguita ieri all’Amedeo di Savoia, potrà dire se si tratta di mucca pazza. L’ospedale di corso Svizzera 164 ospita il Centro di diagnosi e osservazione per le malattie da prioni, un centro di riferimento regionale «dove vengono analizzati tutti i casi sospetti. L’autopsia è un controllo di routine ed è troppo presto per fare ipotesi» fanno sapere dall’Asl To2: «Ne facciamo venti l’anno e mai nessuno è risultato positivo». Per individuare il prione che ha scatenato la malattia è necessario un esame istologico su un campione di materia celebrare, che prima di essere analizzata al microscopio deve essere tenuta per trenta giorni sotto formalina.
Questo è l’unico esame attendibile per accertare la presenza del virus nella sua variante umana. Ma, anche nel caso in cui lo fosse, sarebbe impossibile risalire al contagio: «L’incubazione può superare i vent’anni», spiega il dottor Antonio Scarmozzino, direttore sanitario delle Molinette. «La predisposizione genetica era stata esclusa dagli esami effettuati sul paziente durante il ricovero. Il sospetto da contagio alimentare è stato avvalorato da alcune indagini strumentali, come la Tac e l’analisi cellulare del liquor».