PASSIONE FUMETTO di Giancarlo Vidotto:  Dylan Dog, nelle mani giuste

 

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“La mano sbagliata”, l’ultimo Dylan Dog, il numero 248 in edicola dal 28 agosto, è un albo a fumetti che vale veramente la pena di leggere. Parla di arte, profonda e intensa, pittura che dipinge la morte e la vita, soprattutto la morte, evocandola in modo inquietante e drammatico. Un’avventura cinematografica realizzata da due artisti di prim’ordine, la scrittrice Barbara Baraldi e il disegnatore Nicola Mari. Barbara Baraldi ha saputo coniugare ispirazioni e struttura dei vecchi Dylan Dog, con personaggi e ritmo del nuovo corso voluto da Roberto Recchioni, creando personaggi affascinanti e fortemente caratterizzati che quasi rubano la scena a Dylan.

 

Personaggi femminili che esercitano un potente fascino su 2Dylan, in un intreccio dove lui stesso è più spettatore che protagonista. Una storia avvincente e ricca di colpi di scena, ma tuttavia scorrevole e coerente. Dialoghi intensi e carichi di emozioni e pensieri, che spesso collegano una scena all’altra, sono perfettamente messi in scena dagli splendidi disegni di Nicola Mari, che torna a Dylan Dog dopo l’inaugurazione del nuovo corso con l’albo 337 dell’ottobre 2014 “Spazio profondo”. Il suo personale bianco e nero, fortemente marcato e caratterizzato da figure molto eleganti  –quasi snob – la ricchezza di tagli, cambi di prospettiva e attenzione ai dettagli, conferiscono all’intero albo un’aura artistica che va ben oltre il tema trattato.

 

3L’espressività dei personaggi, di cui colpiscono soprattutto gli occhi profondi e le pose plastiche e sensuali, accompagnano il lettore in un susseguirsi di alterne emozioni, costellato di sottili ambiguità e ipotesi contrastanti. Sensualità, ambiguità e ipotesi di cui è preda lo stesso Dylan Dog, che attraversa la storia fino all’ultima pagina insieme ai lettori e attorno a cui si dipanano eventi di cui è più catalizzatore che protagonista, senza tuttavia perdere il fascino e le peculiarità che lo hanno reso un mito del fumetto.

 

Barbara Baraldi

 

Barbara Baraldi è una importante scrittrici italiana che si è affermata nel mondo del giallo e del noir e con all’attivo numerosi premi letterari. Esordisce nel 2007 con il 4romanzo “La ragazza dalle ali di serpente” sotto lo pseudonimo di Luna Lanzoni. Come autrice di noir, Barbara ha ricevuto per due anni consecutivi il Premio Mario Casacci coi racconti “Dorothy non vuole morire” e “La sindrome felicità repulsiva”. Il suo racconto “Una storia da rubare” è risultato vincitore del XXXIII Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Negli anni ha pubblicato numerosi romanzi soprattutto per la Mondadori e in particolare per la collana dei Gialli, ma anche per diversi altri editori. Alcuni suoi romanzi sono stati tradotti anche all’estero e nel  2011 è protagonista del documentario BBC Italian Noir insieme a Carlo Lucarelli, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Nel 2010, sempre per Mondadori, esordisce nel mondo dell’Urban Fantasy e della letteratura per ragazzi con il romanzo “Scarlett”, venduto anche all’estero, e a cui è stato attribuito il “Premio Valtenesi” come miglior romanzo per ragazzi. Nel 2011 ne esce il sequel e negli anni successivi pubblica altri romanzi sullo stesso tema, tra cui “Striges – La promessa immortale”, primo volume di una serie Urban Fantasy la cui tematica è la stregoneria. Anche questo avrà un seguito nel 2014, mentre Scarlett completerà la trilogia nel 2015.

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Barbara Baraldi è anche sceneggiatrice di fumetti. Ha infatti collaborato con Walt Disney per la serie Real Life e scritto una storia per Diabolik “Il regalo” nel 2014 e due storie per Dylan Dog: “Il bottone di madreperla” pubblicata sulla testata “Dylan Dog color fest” n. 9 del 2014 con i disegni di Paolo Mottura e “La mano sbagliata” illustrato da Nicola Mari.

 

 

Nicola Mari

 

Nicola Mari inizia a disegnare, come molti degli attuali maestri del fumetto, per i periodici erotici della 6Edifumetto, per poi passare alla Acme. Nel 1989 approda alla Sergio Bonelli Editore ed è uno dei primi autori di Nathan Never, che disegna con uno stile che cattura immediatamente i lettori, affermandosi come il Mike Mignola italiano. Lo stesso Mignola – autore americano di Hellboy – espresse parole di apprezzamento nei confronti dei suoi lavori. Dopo aver disegnato una dozzina di albi di Nathan Never, nel 1996 passa a Dylan Dog, stupendo con uno stile grafico completamente rinnovato che divide critica e lettori. Un’evoluzione continua che lo ha accompagnato per i tanti albi e storie disegnate fino ad oggi e che gli è valso alcune riedizioni di lusso, come il volume “Il sorriso dell’oscura signora” della BAO su testi di Roberto Recchioni e l’albo di esordio del nuovo corso di Dylan Dog “Spazio profondo”, interamente a colori e con versione speciale per la Lucca Comics del 2014.

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