Moncalieri, il M5S: ‘Nesci presidente di Commissione è impresentabile’

In un comunicato, il Movimento 5 Stelle di Moncalieri stigmatizza il comportamento della maggioranza sulla questione dell’Osservatorio per la Legalità, su cui sta lavorando la Commissione IV presieduta dal consigliere Pd Mario Nesci.

“Questa sera alle 18, in Commissione IV – si legge nella nota del M5S –  abbiamo partecipato con un certo imbarazzo ai lavori per istituire l’Osservatorio per la Legalità. L’imbarazzo nasce dal fatto che il Presidente della Commissione IV è Mario Nesci. E’ notizia di oggi, infatti, la condanna in primo grado da parte del Tribunale di Reggio Calabria del cugino di Mario, Nicola Nesci, a 15 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso.

“Quel Consigliere impresentabile che imbarazza il PD”, titolavano solo pochi mesi fa i giornali. Notizie, riprese da diverse testate, che furono definite “una campagna diffamante e denigratoria” dal Sindaco. Nessuna spiegazione riguardo la posizione del presunto “impresentabile” Nesci, alla luce dei legami con il cugino Nicola Nesci che emergono da questi articoli, ma soprattutto dall’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta denominata “Saggezza”.

Per chi non lo sapesse nell’ordinanza Saggezza, il nostro attuale Presidente di Commissione risultava intercettato a più riprese in telefonate con suo cugino Nicola Nesci per il quale fu chiesta la custodia cautelare a fronte di accuse gravissime che vedono il cugino Nicola come esponente di spicco di una cosca ’ndranghetista e di una cellula massonica.

La nomina del Consigliere più chiacchierato di Moncalieri ad una presidenza così importante è stato un affronto per tutta la città.

Senza fare processi a nessuno, sappiamo che Mario Nesci non è stato indagato, ma, per una questione di dignità istituzionale, opportunità politica e rispetto verso la cittadinanza, ne abbiamo chieste le dimissioni dalla Presidenza della Commissione Legalità. Ovviamente lui ha rifiutato e la sua maggioranza si è subito lanciata in una strenua difesa della sua persona, arrivando addirittura ad un paragone con Peppino Impastato. Un accostamento decisamente irrispettoso nei confronti di chi pagò con la vita il rifiuto alle mafie e completamente fuori luogo, esattamente come la figura del Consigliere Nesci alla presidenza della Commissione che si occupa anche di legalità.”