Chieri, Museo del Tessile: il Comune spenderà per la sede di Via Demaria
Il Comune spenderà per mettere a posto l’attuale Museo del Tessile in Via Demaria. E’ la soluzione più logica e meno costosa e ed anche la più rapida per riaprire il museo alle scuole e agli studiosi. Lo dice il sindaco Martano, che ha incontrato i responsabili della Fondazione per il Tessile dopo aver preso atto della bozza di relazione che gli uffici tecnici gli hanno preparato, dopo i primi sopralluoghi effettuati nell’antico stabile. “Al momento – dice Martano – conviene intervenire sulla sede attuale, poi si vedrà, dopo che i costi saranno ben dettagliati. Siamo pronti a fare operazioni non troppo costose per sistemare e tamponare dove occorre la sede attuale del Museo, per consentirne la riapertura e un funzionamento corretto. Abbiamo appurato che con pochi interventi, mai fatti in passato, la struttura sarebbe utilizzabile, sia sotto che al piano di sopra. Resta il problema del magazzino, che adesso è sparpagliato sotto il portico: bisogna trovare una soluzione che consenta di liberare gradualmente dagli ingombri quel portico e permettere dunque le vie di fuga. Già così, mi è stato detto, è permessa l’agibilità per 25 persone, che corrispondono ad una classe scolastica in visita, con assistenza e accompagnamento in caso di necessità. Con quei lavori che faremo, la capienza salirebbe a circa 70 persone.”
Dunque, per adesso, l’ex Tabasso non darà ospitalità ai telai da riparare e poi da esporre agli studiosi. “Sarebbe un intervento molto più impegnativo – dice Martano – se lì volessimo farci una esposizione ordinata e visitabile. Costerebbe molti soldi e addirittura una variante urbanistica, perché la destinazione dell’area ex Tabasso è legata alle indicazioni del project e certe parti dell’area, secondo le attuali indicazioni, addirittura non dovrebbero più esserci.”