ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati: “APRONO” LE STAGIONI CONCERTISTICHE TORINESI
Torino- SPETTACOLARE “AIDA” DEL DUO REGIO-MUSEO EGIZIO
Per il terzo anno consecutivo il Regio alza il sipario sulla nuova stagione con un titolo di Verdi diretto da Gianandrea Noseda (foto): “Aida” intesa come omaggio alla riapertura del Museo Egizio e come importante collaborazione tra due prestigiose istituzioni. Viene ripreso un allestimento già ammirato dieci anni fa, ma rivisto del l regista William Friedkin, premio Oscar per “Il braccio violento della legge” (1971) e “L’esorcista” (1973), nonchè Leone d’Oro alla Carriera (Venezia, 2013). Prezioso è il contributo del Museo Egizio a cominciare dall’immagine guida della comunicazione che è la splendida dea Iside la cui statua è custodita presso il Museo. Una copia della stessa statua è collocata nel foyer del Toro che ospita una ricca raccolta iconografica sugli scavi archeologici che ripropoe il fascino delle prime scoperte di Ernesto Schiapparelli, avvenute qualche decennio dopo la prima rappresentazione di “Aida”. Inoltre, nella galleria Tamagno domina l’imponente statua della potente dea Sekhmet, abitualmente posta all’ingresso del Museo. Infine,. il carpet che accoglie gli spettatori all i’ngresso e riproduce gli splendidi geroglifici, risalenti all’epoca tolemaica, uno dei reperti di massima interesse e bellezza del Museo Egizio.
L’opera verrà trasmessa in diretta il 17 ottobre su Rai-Radio3, mentre l’agenda culturale “Memo” dedicherà un servizio all’evento inaugurale su Rai5. Inoltre questa “Aida” costituirà il primo contributo del Regio al progetto europeo The Opera Platform, la piattaforma Web (www.theoperaplatform.eu) interamente dedicata alla musica lirica, nella quale il Regio è l’unico teatro italiano presente, e sarà visibile gratuitamente in streaming per sei mesi a partire dal 24 ottobre alle ore 20,25. E non è tutto,. l’opera è stata richiesta dal canale Unitel Classics un network che vanta oltre 30 canali nel mondo e 3000 cinema del circuito Rising alternative.
14-15-16-17-18-20-21-22-23-25 ottobre
Teatro Regio, p. Castello
biglietti da euro 55 a euro 170
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO DI TORINO diretti da GIANANDREA NOSEDA. Interpreti principali: KIRSTIN LEWIS / ANNA PIROZZI (Aida), ANITA RACHVELISHVILI / ANNAMARIA CHIURI /
EKATERINA GUBANOVA (Amneris), MARCO BERTI / RICCARDO MASSI / MASSIMILIANO PISAPIA (Radames), MARK S. DOSS / DMITRI PLATANIAS (Amonasro), GIACOMO PRESTIA (Ramfis), M° coro CLAUDIO FENOGLIO; regia WILLIAM FRIEDKIN, scene e costumi CARLO DIAPPI, coregrafia MARC RINAUD, sagome animate MICHAEL CURRY
Musica di Verdi
Torino -INQUIETANTE CAPOLAVORO DI DEBUSSY
Lo slovacco Juraj Valcuha (foto) apre la sua ultima stagione come direttore musicale dell’ Orchestra Sinfonica Nazionale RAI con l’impegnativa esecuzione in forma di concerto del dramma lirico in cinque atti e dodici quadri “Pelléas et Mélisande” di Debussy andato in scena per la prima volta all’Opera di Parigi il 10 aprile 1902. L’autore vi lavorò per dieci anni a partire dal suo primo incontro con il testo del belga Maurice Maeterlinck, uno dei capostipiti del simbolismo letterario. In effetti il testo combaciava con quello che Debussy andava cercando, ossia un dramma che abbandonasse i modelli correnti del teatro borghese e degli argomenti letterari e fantastici cari ai musicisti suoi contemporanei, più o meno influenzati dal teatro wagneriano. Debussy fu il primo a mettere in musica un testo teatrale presistente così com’era stato scritto, scelta che si rivelò rivoluzionaria e che fece da apri pista a un nuovo modo d’intendere il rapporto tra teatro di prosa e teatro musicale. L’opera risente di un wagnerismo filtrato da ogni enfasi epico-filosofica e ricondotto a semplice sistema di costruzione motivica. Vera rivoluzione è il nuovo modello parlante delle linee vocali che sembra richiamare, piuttosto, la conoscenza dell’opera di Musorgskij. Su una base armonica innovativa l’orchestra ha l’arduo compito di unire le brevi scene di un testo che rinuncia alla tradizionale unità di tempo, distribuendo l’azione nella regione del sogno e dell’indeterminatezza, a costo di sfiorare la compromissione dell’efficacia drammatica. “Pelléas” con il suo mix di simbolo e inconscio, sfugge ad ogni catalogazione, qui tutto è anti operistico, realistico, effettistico ed eroico. Una capitolo fondamentale e punto di partenza nell’intricata evoluzione del teatro musicale contemporaneo,
Gioved’ 15 e venerd’ 16 ottobre, ore 20,30
Auditorium RAI “Toscanini”, p. Rossaro
biglietti da euro 30 a euro 20
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE RAI e CORO “MAGHINI” diretti da JURAJ VALCUHA. Interpreti principali: SANDRINE PIAU (Mélisande), GUILLAUME ANDRIEUX (Pelléas), CHLOE BRIOT (Yniold), KARAM ARMSTRONG (Génèvieve). PAUL GAY (Golaud), ROBERT LLOYD (Arkel); M° coro CLAUDIO CHIAVAZZA
Musica di Debussy
Torino- ROSSINI EROICO E SACRO
L’Associazione Lingotto Musica affida l’apertura della propria stagione all’Orchestra e al coro del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti (foto), per la prima volta ospiti della sala dell’auditorium “Agnelli”.Inizio della serata con l’ouverture e le danze dall’opera “Guglielmo Tell”, capolavoro possente del catalogo di Rossini dove si stagliano in successione il dolore amoroso e patriottico, il potere consolatorio della natura, gli effetti dirompenti dei suoi elementi e, infine, il senso di rivalsa e di vittoria. Aggisutamenti e modifiche nel corso delle prime rappresentazioni fanno ancora oggi del “Tell” una sorta di partitura aperta e numerose soluzioni esecutive per cui resta ardua una soluzione definitiva, Sempre di Rossini si ascolta lo “Stabat Mater” al cui interno sono distribuiti numeri chiusi, nè più nè meno come accade nelle opere teatrali, temnperati, però, da passaggi fugati e pezzi a cappella che salvaguardano lo stile dotto e grave confacente al testo sacro..
Martedì 20 ottobre, ore 20.30
Auditorium “Agnelli” del Lingotto
biglietti da euro 54 a euro 27
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA diretti da MICHELE MARIOTTI. Solisti: YOLANDA ANYANET (soprano), VERONICA SIMEONI (mezzosoprano), ANTONINO SIRAGUSA (tenore), MICHELE PERTUSI (basso)
Musica di Rossini
Torino- INSOLITO MAHLER CAMERISTICO
L’Orchestra Filarmonica di Torino si presenta ai nastri di partenza con una proposta insolita: l’esecuzione della Sinfonia n. 9 in re minore di Mahler nell’arrangiamento cameristico per 17 strumenti di Klaus Simon.
La Nona, completata nel 1909, spiega un organico enorme nella versione originale ed è costruita su un impianto che si regge su lacerazioni, grandiosi sviluppi drammatici e sensazionali apparizioni timbriche. Una vera sfida quella dell’OFT che vuole mettere in piena luce sia i momnenti solistici che quelli cameristici della scrittura mahleriana, portando così alla ribalta una prassi esecutiva assai diffusa all’inizio del Novecento. Sul podio Giampaolo Pretto (foto), noto al pubblico torinese in quanto primo flauto dell’Orchestra Nazionale RAI. Diplomato al Conservatorio di Verona, vince il primo premio dell’Ecole National de Paris, studia direzione d’orchestra con il M° Bellugi e composizione con il M° Colombo Taccani-.Ha suonato in mezzo mondo, vanta un repertorio vasto, protagonista di numerose prime esecuzioni assolute, è autore di un manuale di tecnica del suono dal titolo “Dentro il suono”ed anche compositore e docente in master class.
Martedì 20 ottobre
Conservatorio, p. Bodoni
biglietti euro 21, euro 15
ORCHESTRA FILARMONICA DI TORINO diretta da GIAMPAOLO PRETTO
Musica di Mahler
TORINO- PROFONDO PENSIERO MUSICALE DI UN PIANISTA
Questa volta è il turno inaugurale dell’Unione Musicale che ha invitato il pianista russo Grygory Sokolov. A sedici anni vince il prestigioso Concorso “Cajkovskij” di Mosca. In quarant’anni di carriera internazionale ha suonato con le maggiori orchestre mondiali e direttori di grande fama. Carattere introverso, vanta un repertorio molto ampio e diversificato, restio ad entrare in sala di registrazione e a concedere interviste, poco noto al di fuori dell’ex Unione Sovietica sino agli anni Ottanta, è salito alla ribalta internazionale nel ’95 a Londra quando interpretò il Terzo concerto di Rachmaninov. Appartiene al gotha dell’odierno pianismo e da alcuni ritenuto, adirittura, il migliore pianista vivente. Possiede grande varietà timbrica, enorme dominio tecnico, un eloquio ampio e d’insolita potenza. Un interprete notevole, originale che può far discutere, ma sempre sorretto da lucidità e profondità nel pensiero musicale. A Torino suona un programma monografico dedicato a Schubert. La Sonata in re minore op. 143 (D. 784) è opportunamente variata, come d’altronde tutta la sua produzione per tastiera del periodo 1823/25 in cui monenti di carratere liederisticio si alternano a sequenze armoniche di espressiva efficacia. I sei Momenti Musicali op. 94 (D. 780) sono articolati suil modello formale del brano tripartito e sul modello di Rondò: si tratta di brani dalla squisita fattura, a volte enigmatici o bizzarri.
Mercoledì 21 ottobre, ore 21.00
Auditorium “Agnelli” del Lingotto, via Nizza
biglietti euro 35, euro 25
GYORGY SOKOLOV, pianoforte
Musica di Schubert