Ospedale unico per l’asl, è già polemica: Santena? Villastellone? Martano: così non si va da nessuna parte…

 

Il sindaco di Chieri, Claudio Martano

Il sindaco di Chieri, Claudio Martano

A Santena o a Villastellone? La vicenda del nuovo ospedale unico (possibile, eventuale, tutt’altro che certo, visto lo stato delle finanze della sanità piemontese) si complica più di quanto già si sapeva. Nemmeno il voto unanime dei sindaci, di un mese fa, ha risolto quello che doveva rappresentare almeno il primo passo della vicenda: dire alla Regione che tutti i comuni dell’asl 5 concordano sull’ospedale unico ( e difatti concordano) e avere in tasca una soluzione pronta quando la Regione dirà di sì all’ospedale unico. E qui, sembra, non ci siamo. Tutti i sindaci avevano in mente Santena come soluzione ‘baricentrica’ (e con destinazione urbanistica già bell’e pronta: quel comune, ad uso e consumo della clinica privata francese che poi non si è fatta, aveva già destinato un’area vicino alla tangenziale per l’ospedale. Ma adesso è arrivata la candidatura di Villastellone.

Con qualche imbarazzo da parte di Santena. E tanta confusione in più.

Claudio Martano, sindaco di Chieri, nonchè consigliere metropolitano,  prova a mettere ordine in una vicenda che non è ancora neppure ufficialmente iniziata.

“Come sindaci, ci eravamo dati un criterio – dice Martano – che è quello di trovare il posto migliore, equidistante dai comuni dell’asl. Non abbiamo ragioni particolari per preferire Santena piuttosto che Villastellone, certo non si può pensare a Carpice o Castelnuovo. Santena dalla sua ha la destinazione urbanistica già fatta, Villastellone potrebbe andare ancora meglio perché è più pratico ed è più facile arrivarci. L’importante è che i criteri di scelta siano trasparenti e logici.”

Il punto è un altro: adesso, con la polemica appena innescata tra Villastellone e Santena, si rischia di dare all’assessore regionale alla sanità, Saitta, un pretesto valido per rinviare ogni decisione sull’ospedale unico. “Dobbiamo metterci in testa – dice Martano – che se ognuno dice la sua non si va da nessuna parte. Dopo che tutti i sindaci han votato per l’ospedale unico, son cominciate le prese di posizione come se l’ospedale venisse costruito il giorno dopo. L’iter regionale, invece, deve ancora cominciare e noi già discutiamo se l’ospedale va fatto un po’ più a destra o un po’ più a sinistra…E’ un nostro modo tipico di ragionare, purtroppo…”

 

Gianni Giacone