ChieriFarma, la Lista per Chieri contro il Pd: “Mente politicamente ai chieresi”
“Perche’ il “partito democratico” locale “mente politicamente” ai chieresi?”: così comincia un testo che la Lista per Chieri ha preparato sulla vicenda ChieriFarma per controbattere le argomentazioni del Pd in materia, e che sarà pubblicato domani (a pagamento) sul settimanale locale.
“600 mila euro contro il parere di un organo nominato dalla Prefettura di Torino.
Nel Consiglio Comunale del 29 settembre abbiamo votato contro la variazione di bilancio di 600 mila euro, non perché non avevamo “nessun interesse a salvare una società sana” (cioè la Chierifarma), come affermato dal Partito Democratico, ma semplicemente perché ci siamo allineati a all’autorevole parere negativo espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Chieri, organo collegiale super partes, che nulla ha a che vedere con la politica, poiché nominato dalla Prefettura. (…) A noi stanno sicuramente a cuore le Farmacie Comunali.
Con il Sindaco Lancione sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: è stata realizzata la Farmacia alle Maddalene (era 30 anni che gli abitanti della zona l’aspettavano); è stata ristrutturata la Farmacia di p.zza Duomo; è stata presa in gestione e riqualificata la farmacia di Villastellone.
Possiamo ammettere che c’è stata una certa superficialità da parte di chi (dipendenti pubblici e politici), doveva controllare la gestione della Chierifarma, ma spesso chi lavora commette errori ed è per questo che, se dovessero emergere reali responsabilità da parte nostra, saremo pronti ad assumercele.
Ricordiamo, però, che il nostro impegno è “affetto” da inesperienza politica, visto che non siamo politici di professione e neanche un partito strutturato e con forti risorse economiche, come il Partito Democratico, ma siamo una semplice Lista Civica costituita da umili e onesti cittadini che si impegnano per il bene della loro Città, spesso autotassandosi.
Un’azienda sana, un patrimonio comunale dichiara il PD.
Definiscono le Farmacie Comunali come un fondamentale patrimonio aziendale dei cittadini, sano e per di più redditizio, ma decidono di venderle, anzi di svenderle.(…)
Il PD propaganda ai cittadini che con i 600 mila euro si sarebbero potute aiutare le famiglie in difficoltà, asfaltare le strade, tagliare l’erba, ecc., non è così!!
Le risorse per questi interventi sono già stanziate e, se le volessero incrementare, basta spendere meno in altri capitoli.Qui, purtroppo, il Partito Democratico dimentica, che ne ha usati quasi 200 mila per dare tribuna a ex terroristi delle Brigate Rosse con il festival dei Beni Comuni, dichiarando che sarebbero stati coperti da sponsor (questi soldi non sono mai arrivati e quindi prelevati dalle tasche dei cittadini) e ne sta stanziando altri tanti per ripetere il Festival nel 2017.
Dimentica, ancora, che ha fatto perdere 2 milioni di euro alla Città (chissà quante cose si potevano fare?) derivanti dalla vendita della struttura di via Tana, presentando, a immobile venduto, un ricorso al Presidente della Repubblica, che lo ha respinto dando ragione all’ex Sindaco Lancione, ma, purtroppo, nonostante ciò, quel denaro, per le preoccupazioni generate da quel ricorso, è stato bloccato e forse si perderà. (…)
I fatti diranno ai chieresi che la citta’ ha bisogno di cittadini che la sappiamo amministrare con trasparenza e non di politici che la governino senza chiarezza”.