Chieri e l’emergenza abitativa, il Movimento 5 Stelle: c’è tanto spazio alla ex caserma Scotti

Daniela Berruto (M5S)

Daniela Berruto (M5S)

I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Chieri, con un documento prendono posizione sul problema dell’emergenza abitativa, che il consigliere Franco Bosco (Li.Re.) ha sollevato in una recente intervista a 100torri.it. Scrivono Daniela Berruto, Alberto Rosso e Paolo Savio, consiglieri comunali Movimento 5 Stelle – “beppegrillo.it”: “Ringraziamo il collega consigliere Bosco per aver portato alla ribalta l’annoso problema che affligge alcuni nostri concittadini in grave emergenza abitativa. Ci permettiamo di far notare che tra poco più di un mese la città si troverà ad affrontare una

Paolo Savio (M5S)

Paolo Savio (M5S)

nuova emergenza abitativa numericamente superiore ai 15 indicati dal collega Bosco a causa dell’ordinanza di sgombero ai danni delle famiglie insediate “abusivamente” in un terreno di loro proprietà in località Fontaneto che diventerà esecutiva in prossimità del Natale. Non facciamo appositamente riferimento ad alcuna etnia in quanto si tratta sempre di cittadini residenti Chieresi che pagano le tasse, mandano i figli a scuola e come tali per noi del Movimento 5 Stelle hanno pari dignità. Siccome le risorse a disposizione della Città di Chieri per far fronte alle emergenze abitative, soprattutto a causa degli sconsiderati tagli finanziari ai danni degli enti locali perpetrati dai governi di qualsiasi colore e orientamento e della follia normativa che risponde al nome di “patto di stabilità”, sono limitate e soprattutto ormai sature, riteniamo che sia ora che vengano utilizzati seriamente gli strumenti di sussidiarietà sui quali questa giunta ha investito in maniera così forte dal giorno del suo insediamento. A questo proposito abbiamo preso l’iniziativa di intervistare le famiglie di Fontaneto a riguardo di una loro disponibilità a rendere dei servizi alla Città in cambio della possibilità di utilizzare una qualche struttura comunale come abitazione per l’inverno raccogliendo un positivo riscontro. Da questa semplice analisi abbiamo pensato che una soluzione alla sempre più aggressiva e drammatica emergenza abitativa possa essere la creazione di un patto di condivisione aperto a chiunque sia interessato a fornire la propria opera per realizzare in città una struttura condivisa che dia ricovero ai cittadini in difficoltà. Oggi un tetto per ripararsi dal freddo e dalle intemperie e ritrovare la dignità che un’automobile o un riparo di fortuna non possono offrire, domani qualcosa di più ambizioso che possa riunire quei servizi essenziali di mutua assistenza e solidarietà tanto cari alle numerose associazioni che operano sul territorio. La Città ha già nella sua disponibilità una struttura che per la sua stessa natura sembra nata per convertirsi da strumento legato alla Guerra a luogo di pace e solidarietà. L’Ex Caserma Scotti, da poco diventata proprietà comunale, ha un enorme spazio che non aspetta altro per essere convertito, mattone dopo mattone, in struttura di accoglienza. Se si riuscisse anche a mettere da parte la diffidenza e la paura verso le culture che non ci sono affini come quella “nomade”, questo potrebbe diventare l’inizio per qualcosa di grande. Qui a Chieri. Secondo noi si può fare. Basta la volontà e il coraggio, perchè nessuno deve rimanere indietro.”