Asl 5, avanti con l’Ospedale unico: Saitta chiede il finanziamento a Roma e decide entro tre mesi dove farlo
Passi avanti per l’ospedale unico prossimo venturo dell’Asl 5. Dalle parole agli atti, che non sono ancora fatti, ma qualcosa in più delle chiacchiere. L’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, ha incontrato lunedì i vertici dell’Asl e i sindaci dei comuni oggi con ospedale, cioè Moncalieri, Chieri e Carmagnola. Sul tavolo, la bozza di protocollo di intesa che definisce che l’intenzione della Regione, dell’Asl e dei comuni è quella di costruire un ospedale unico, in una zona ‘baricentrica’ rispetto al territorio dell’Asl, e di cui la Regione si appresta, entro fine novembre, a chiedere il finanziamento al Governo, unitamente e al pari del presidio (da tempo portato avanti, con i buoni auspici della Giunta Cota) del Verbano Cusio Ossola. Saitta ha chiarito che ben difficilmente il finanziamento statale coprirà l’intero costo dell’operazione e che quindi, come peraltro già previsto, si dovrà fare cassa vendendo pezzi degli attuali ospedali a privati interessati a farci qualcosa di compatibile con i piani regolatori dei rispettivi comuni. Saitta si è preso tre mesi per presentare ai comuni della nostra Asl una o più proposte di siti ritenuti idonei per farci il nuovo ospedale: probabile che la proposta di Santena non sia la sola (c’era anche una offerta di disponibilità da parte di Villastellone), sicuro che i comuni saranno chiamati a dire la loro sulla indicazione della Regione.
Gianni Giacone