San Martino, ristoratori scontenti: “Che ci andiamo a fare?”
Ai ristoratori la Fiera di San Martino 2015 non è piaciuta troppo. E, in futuro, non è detto che l’associazione voglia riprovarci. Guido Vergnano, presidente dell’Associazione Ristoratori Chieresi, a distanza di due settimane e dunque a mente fredda, vede il bicchiere mezzo vuoto, e lo dice chiaramente. “Abbiamo chiuso più o meno in pareggio – dice – e francamente non potevamo aspettarci di più. Abbiamo anche dovuto pagarci l’affitto del locale, visto che il comune ci garantiva un contributo, ma solo in caso avessimo dimostrato un passivo. Dico, però questo: siamo una associazione che vuole, da statuto, promuovere il territorio, e per farlo servono fondi. Andiamo in Fiera per tirar su questi fondi, ma succede che stavolta stiamo in pari e a giugno addirittura ci rimettiamo 4 mila euro. A questo punto, cosa andiamo a fare, in fiera? A chi giova?”
Vergnano vede poi una fiera diversa da quella appena passata. “La fiera – dice – per me è quella del martedì in piazzale Quarini, con tanta gente e vera animazione. Non certo quella del ‘rosario’ di Carducci, per tutto il tempo e per tutto il centro, una cosa opprimente.”
Poi, c’è spazio anche per le polemiche sui soldi dati dal Comune a questa o quella associazione. “Se hanno preso soldi quelli dello Street Food, perché noi no? Trovo giusto che guadagnino E-Twenty e Slow Food, ma dobbiamo guadagnare anche noi. Altrimenti, non ha senso che noi facciamo operazioni del genere.”