Pallavolo, A2 femminile, Lilliput Settimo, coach Moglio: “Cuore e concentrazione con Aversa”

 

Lilliput logoSETTIMO TORINESE – Azzerare i festeggiamenti per calarsi nuovamente nel clima campionato, in cui ogni partita è una lotta. In casa Lilliput Pallavolo la gioia per la seconda vittoria stagionale, ottenuta domenica nel derby con Chieri, lascia spazio alla ricerca della concentrazione in vista della sfida con Aversa. Ne servirà tanta per provare a continuare il percorso intrapreso e per confermarsi sempre “a segno” tra le mura del PalaSanBenigno, in cui Settimo Torinese ha sempre conquistato almeno un punto: la Clendy Aversa, prossima avversaria delle settimesi, si presenta alla sfida in condizioni fisiche altalenanti, complici gli infortuni di Devetag, Manfredini e Tasca, ma anche con la certezza di poter giocare alla pari con chiunque, come dimostrato nell’ultima sfida di campionato con Soverato, persa ma combattuta fino alla fine.

“Sono una squadra anomala in questo momento – spiega Massimo Moglio, allenatore della Lilliput Pallavolo – sono stati sfortunati per via dei numerosi infortuni e nonostante ciò sono un’avversaria molto pericolosa. Anche la nostra preparazione alla partita è stata complicata, non sapendo quali giocatrici riusciranno a recuperare e a chi potranno affidarsi. Hanno ottime individualità, dalla palleggiatrice Drozina ad Astarita e Lukovic, atlete che possono fare la differenza in qualunque momento del match: le loro attaccanti sono difficili da contenere. Saranno fondamentali il servizio e la correlazione muro-difesa, quest’ultima grande arma nella partita con Chieri”.

Proprio il derby torinese ha rappresentato, almeno in parte, un punto di svolta per la squadra biancoblù. Con Chieri in vantaggio 22-24 nel terzo set, la formazione di Moglio è riuscita ad aggiudicarsi parziale e alla fine anche il match: “Il commento più bello l’ha fatto il mio collega Max Gallo a fine partita. “Avete avuto più cuore e ci avete creduto di più”. Credo che questa sia l’aspetto fondamentale, anche se spero che non si arrivi più 22-24: quel risultato è stato frutto di alcuni errori che abbiamo commesso nella gestione del gioco. Sono convinto che li miglioreremo perché alcuni meccanismi stanno via via prendendo forma, sono tranquillo. Veronica Minati sta acquisendo maggiore sicurezza: da qui non possiamo che avere miglioramenti”.

 

 

La Lilliput al Raduno dei Babbi Natale di FORMA

La Lilliput Settimo ha trovato la FORMA. L’attacco dell’articolo è quello giusto, ma in questo caso non ci riferiamo a nulla che abbia a che fare con il campionato delle biancoblù: la “forma” trovata dalle settimesi è la Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus con l’evento “Un Babbo Natale in Forma – 6° Raduno dei Babbi Natale”. La Lilliput prenderà parte alla vendita a scopo benefico di una parte dei 15.000 costumi da Santa Klaus disponibili: domenica 5 dicembre, in occasione della sfida di Campionato di 2 tra la Lilliput e Aversa, sarà presente lo stand della FORMA presso il Palasport di via San Benigno. Chi vorrà potrà acquistare il costume per partecipare alla “carica dei 15.000 Babbi Natale”, il Raduno più grande d’Italia, di grandi e piccini, motociclisti e maratoneti, studenti e mamme, genitori e nonni, dottori e alpini, tutti rigorosamente vestiti da Babbo Natale. Quest’anno l’evento si svolgerà domenica 13 dicembre a partire dalle ore 11.00, anche se dalle ore 10.00, presso il Palavela, partirà la corsa/camminata di 3 km dei Babbi Natale.

Comprando il vestito da Babbo Natale aiuterete la Fondazione a realizzare il progetto “la risonanza amica – un esame a misura di bambino”. La risonanza diventerà un esame senza paura, con un percorso nuovo, a tema, grazie al quale si ridurrà il livello d’ansia del piccolo e la percentuale di sedazione.

La Lilliput dimostra ancora una volta la sua attenzione nei confronti del sociale abbracciando un’iniziativa splendida, nata per regalare un sorriso immediato ai bambini ospitati al Regina Margherita e, naturalmente, anche un sorriso in prospettiva, raccogliendo fondi per rendere ancora più efficiente la struttura torinese, tra le migliori d’Europa.