La Lista per Chieri: “Chiudete ChieriFarma, ma non svendete le farmacie comunali!”
In una lettera indirizzata alla nostra redazione, Antonio Zullo per la Lista per Chieri ribadisce la posizione della sua lista sul futuro di ChieriFarma e delle Farmacie comunali.
“La “Lista X Chieri” ritiene importante fornire alcune precisazioni per replicare alle persistenti insinuazioni che il Partito Democratico (PD) continua ad attribuire alla linea politica della nostra “Lista” civica sul tema delle Farmacie Comunali. In primo luogo, occorre sottolineare che non è assolutamente nostra intenzione far fallire la ChieriFarma, ma, soprattutto, non è nostra intenzione svendere le Farmacie Comunali, come invece prevede di fare il Sindaco Martano con il suo Decreto, il nr. 51, del 26 marzo 2015, che stabilisce: di “ALIENARE, nel corso degli esercizi 2016 e 2017, quote societarie, anche totalitarie, della Società CHIERIFARMA Srl, in quanto I’attività svolta dalla stessa non è ritenuta indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente. L’alienazione delle quote societarie è già stata prevista nei documenti di programmazione
dell’Ente, relativi al periodo 2015-2019 e da tale operazione si presume di poter introitare euro
2.948.600,00 circa”. La nostra volontà è di opporci ad un manifesto disegno politico che tende a dismettere strutture produttive, come le nostre Farmacie, solo perché la pseduo-gestione-politica non è più in grado di raggiungere risultati soddisfacenti e paragonabili alle stesse attività gestite da privati. Pertanto noi proponiamo, e lo abbiamo formalizzato ufficialmente con una mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, un bando pubblico finalizzato a dare in concessione le Farmacie Comunali per una reale loro “valorizzazione”, mantenendone quindi la proprietà. Abbiamo assistito in questi anni di conduzione delle Farmacie comunali ad una semplice funzione di gestione patrimoniale di un bene comunale, senza l’adozione una nuova mentalità di “impresa pubblica” nonostante gli epocali cambiamenti che si sono verificati in questi ultimi anni. Il risultato è stato quello che i benefici per il Comune si sono ogni anno assottigliati e oramai sono ridotti a percentuali assai modeste. La cronica mancanza di innovazione e il cambio di passo dettato dal mercato (oramai evidente in tutti gli anni di gestione delle Farmacie comunali), hanno comportato che non si è mai riusciti a mantenere un aggio costante, ma sempre a scalare, con una riduzione dell’effettivo vantaggio per il Comune. Noi consideriamo le Farmacie, non solo un bene comunale, ma soprattutto un particolare servizio pubblico. La politica, quando non è in grado di amministrare una funzione di servizio pubblico, contenuta nel suo patrimonio, tende ad affievolirla fino a escluderla per poter così alienare il bene, dimenticando però che la “valorizzazione” (lo ricordiamo, soprattutto al PD, che alienare significa cedere o vendere un bene o un diritto) passa da concrete ed efficienti progettualità di impresa pubblica. Quindi, per la “Lista X Chieri”, una concreta progettualità è dare in concessione le Farmacie comunali, con un introito predeterminato su base annuale e rivalutato vita natural, a soggetti, imprese o società del Chierese, che, conoscendo il territorio, potrebbero gestire produttivamente le Farmacie comunali garantendo, da un lato, il servizio pubblico e, dall’altro, dei proventi annuali per il Comune, piuttosto che alienarle (venderle) come vuole il PD. Detto ciò, la “Lista X Chieri” chiederà al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco Martano a non vendere le Farmacie comunali e chiederà la predisposizione di tutti gli atti necessari finalizzati alla chiusura della ChieriFarma, risparmiando così annualmente sui costi comunali diretti (di circa 13.000 euro) relativi all’indennità corrisposta all’Amministratore Delegato del Consiglio di Amministrazione. Inoltrerà, anche, la richiesta affinché venga predisposto un bando ad evidenza pubblica relativo alla “concessione” delle Farmacie Comunali, con una durata di anni 5 rinnovabili in altri 5, partendo da un valore base del canone di gestione di 150.000 a rialzo e successivamente rivalutato ogni anno sulla base dell’indice Istat. Cercherà, infine, di far destinare tali introiti esclusivamente per politiche sociali (prevalentemente nell’emergenza abitativa) e per politiche ambientali.
Per la “LISTA X CHIERI – LANCIONE”
Antonio Zullo