PIEMONTE ARTE: DIVISIONISMO, INCISIONI, MACH, GALLINA, MEGALL, ANDREASI…
TORINO, “ACCORSI”: PROROGATA FINO AL 24 GENNAIO LA MOSTRA DIVISIONISMO TRA TORINO E MILANO.
Da Segantini a Balla
Museo di Arti Decorative Accorsi – Ometto, Torino
Sarà prorogata fino a domenica 24 gennaio 2016 l’esposizione dedicata al Divisionismo tra Torino e Milano. Sono infatti già quasi ventimila le persone che hanno visitato la mostra, portando ad un incremento del 20% rispetto al già entusiasmante 2014 e polverizzando tutti i record assoluti di presenze registrate dall’apertura del museo. In occasione del recente ponte dell’Immacolata inoltre il Museo Accorsi – Ometto ha registrato la presenza di circa 2000 visitatori, più del doppio (+125%) rispetto agli ingressi registrati lo scorso anno. La mostra DIVISIONISMO TRA TORINO E MILANO. Da Segantini a Balla, realizzata in collaborazione con lo Studio Berman di Giuliana Godio e a cura di Nicoletta Colombo, intende esplorare, attraverso quarantasei opere selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico, i percorsi del Divisionismo partendo dall’epicentro della pittura divisa italiana: il Piemonte e la Lombardia. Il Divisionismo è stato un movimento fondamentale per la vita artistica e per la cultura italiana, pienamente inserito, con ruolo autonomo, nelle tendenze figurative europee della fine del secolo XIX e inizi del XX. L’importanza dello studio della luce e il ricorso ai colori puri, stesi in tessiture a puntini e filamenti, erano gli elementi che tracciavano la reazione al realismo in direzione simbolista e socio-umanitaria.
TORINO, I COLLAGES DI DAVID MACH
Prosegue, presso la galleria d’arte ROCCATRE, la mostra PRECIOUS LIGHT – Limited Editions, che raccoglie una selezionata raccolta di stampe originali dell’artista scozzese David Mach.
Una proposta ricercata e sofisticata, curata da Patrizia Bottallo, una rara occasione di poter accedere alle coinvolgenti opere di David Mach, membro della Royal Academy of Arts di Londra.
Prestigiose stampe Giclée su carta 310gsm German Etching Fine Art Paper, in edizione rigorosamente limitata, firmate e numerate, che ripropongono alcune delle opere esposte durante la scorsa primavera nella grande mostra PRECIOUS LIGHT – DAVID MACH tenutasi a Torino presso le storiche sale della Promotrice delle Belle Arti. Mostra presentata nel 2011 al Palazzo delle Arti di Edimburgo in occasione del 400° anniversario della pubblicazione della Bibbia di Re Giacomo e nel 2012 in Irlanda al Galway Art Festival. Le opere in esposizione riescono a racchiudere mirabilmente, con equilibrio e poetica, in massimo 100 x 80 cm i maestosi colleges originali che misurano fino a 5 metri di lunghezza, senza sacrificarne colori, dettagli e narrazione.
Fortemente attuali sono i soggetti raffigurati. Attraverso la rappresentazione delle scritture sacre, utilizzando immagini tratte dai mass media, luoghi e persone reali estratti da riviste, giornali, televisioni e pubblicità, l’artista affronta le emergenze politico-sociali odierne con un linguaggio al contempo attuale e classico, poetico e tragico. Le diverse scene bibliche sono ambientate in luoghi reali, quasi familiari: lo sfondo di Giona nella balena è Cape Town, mentre la Piaga delle Rane si svolge a Belfast e l’Arca di Noè, l’opera che ha dato l’abbrivio a tutto il progetto, a Edimburgo. Mentre le serie Inferno e Paradiso sono ambientate, con inquietante anticipo sui tragici fatti recenti, a Parigi, Istanbul, Tokyo, Pittsburgh, Atene, L’Avana, Disneyland e Dublino. Mach nella Bibbia rinviene i temi universali dell’umanità: passione, gioia, paura, odio, disastri, lussuria, carestie, sesso, assassini, omicidi, malattie, vendetta, miracoli e molto altro; temi che sempre albergano nell’animo e nella storia, ed è per questo che nell’inserire figure tratte dall’attualità rinnova temi antichi, li eleva a storia recente e perenne.
Galleria ROCCATRE – Via della Rocca n. 4, Torino – fino al 30 dicembre 2015 – Tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30. Lunedì mattino chiuso.
BARDONECCHIA, LA POESIA DELLE IMMAGINI DI GALLINA
La stagione invernale a Bardonecchia è arricchita dalla mostra personale del pittore Pierflavio Gallina, allestita negli spazi espositivi del Palazzo delle Feste, in piazza Valle Stretta 1.
In particolare, si tratta di un ritorno in Alta Valle di Susa dell’artista di Santo Stefano Belbo, che lavora nell’atelier in Borgata Mascarelli n.11 a La Morra(Cuneo).
I suoi poetici paesaggi innevati, l’attenzione per una natura attentamente rivisitata, l’impegno e l’impiego di materiali e colori accesi dalla luce, concorrono a creare il fascino di una narrazione che da sempre gli appartiene con il sottile e suggestivo candore delle immagini.
Una pittura, la sua, capace di rinnovare l’incontro con il vero, con una quotidianità rivissuta e rivelata sulla tela, con il meditato fluire della linea che definisce l’essenza di una limpida e misurata dimensione espressiva.
Angelo Mistrangelo
Bardonecchia, Palazzo delle Feste, orario: 16,40-19, visita il
19 dicembre e dal 27 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016.
Info: www.gallina-atelier.it.
TORINO, IN ARCO: MOSTRA DI RAFAEL MEGALL
La Galleria In Arco di Torino è lieta di annunciare la prima mostra personale italiana dell’artista Rafael Megall. Nato nel 1983 a Yerevan, dove vive e lavora, Rafael Megall rappresenta il volto
nuovo dell’arte armena, la cui scena ha risentito e continua a risentire di una forte emigrazione intellettuale. Curata da Demetrio Paparoni, autore anche della recente monografia dell’artista
edita da Skira, la mostra presenta una ventina di dipinti recenti. Come scrive Paparoni nel testo introduttivo della monografia di Megall: “Il conflitto che questi dipinti mettono in luce è quello tra la natura e la volontà umana: da una parte c’è una natura che mostra di essere padrona dell’uomo,
condizionandolo con la forza delle pulsioni (la componente animale), dall’altra c’è l’uomo che vuole dominare gli istinti con la morale, le regole sociali e la ragione (la maschera). Se dunque come artista egli coglie l’aspetto tragico dell’esistenza, come uomo e come umanista egli è impegnato nel rendere visibile la fiducia nella capacità dell’uomo di superare con la cultura i limiti della natura. Questa tensione sfocia nella rappresentazione di figure animali poste sempre accanto a figure umane, come se l’animale rappresentasse la parte in ombra non illuminata dalla razionalità umana.” Uno dei temi ricorrenti nell’opera di Megall è quello della maschera: “Quando l’uomo si identifica con la maschera che ha scelto di fare propria, o che gli è stata imposta” – dice Megall in una conversazione con Elio Cappuccio, pubblicata nella recente monografia dell’artista – “perde ogni libertà di agire. Nei miei quadri la maschera è una metafora dei ruoli che stanno alla base di ogni organizzazione sociale”. Con l’ampio ventaglio di opere esposte, la mostra alla Galleria In Arco rappresenta l’occasione per conoscere il lavoro di un artista che proviene da un’area
geografica ricca di cultura e tradizioni, le cui suggestioni non sono estranee
all’opera di Rafael Megall.
TORINO, “SALAMON”: INCISIONI DI MAESTRI ANTICHI E MODERNI
Continua per tutto il mese di dicembre e fino all’inizio del nuovo anno, presso lo spazio espositivo “Elena Salamon – Arte Moderna” di Torino (Piazzetta IV marzo, via Torquato Tasso 11), una ricca mostra di incisioni di maestri antichi e moderni: da Jacques Callot a Picasso e da Hirosghige e Goya a Calder (martedì, mercoledì e venerdì: ore 15,00-19,00; giovedì e sabato: 10,30-19,00; lunedì chiuso; apertura con orario continuato: 10,30-19,00 nei giorni 13, e 20 dicembre; chiusura dal 31 dicembre al 6 gennaio).
Ricordiamo in particolare le seguenti opere di carattere figurativo: le due acquaforti di Jacques Callot (Nancy 1594-1635), il bulino di Agostino Carracci (Bologna 1557 – Parma 1602), la litografia di Honoré Daumier (Marsiglia 1808 – Valmondois 1879), i lavori di Francisco Goya (Fuenderodos 1746 – Bordeaux 1828), tra cui in particolare: “Le Descanona” del 1793-97, una acquaforte e acquatinta, dalla serie “I Caprichos”, le due acqueforti di Giovanni Battista Piranesi (Mogliano di Mestre 1720 – Roma 1778): “Tempio di Paola in Istria vicino alla porta” del 1745 – 1748 e “Veduta dell’Arco di Costantino e dell’anfiteatro Flavio detto il Colosseo” del 1745-50, l’acquaforte e puntasecca di Salvator Rosa (Aranella 1615 – Roma 1673), le due acquaforti e bulino di Adriaen Van Ostade (Haarlem 1610 – 1684): “La filatrice di lana” del 1684 e “I giocatori di backgammon del 1682, il prezioso paesaggio di Jean-Baptiste Camille Corot (Parigi 1796 – Ville d’Avray 1875): “Vicino a Genova” del 1870, l’acquaforte di Pierre Auguste Renoir (Limoges 1841 – Cagnes 1919): “Femme nue couchée” del 1906, la litografia del 1923-1929 di Georges Rouault (Parigi 1871 – 1958) e quella del 1895 di Henry de Toulouse-Lautrec (Alby 1864 – Malromé, Bordeaux 1901).
Da citare inoltre: da Albrecht Durer, la silografia originale “La cena di Emmaus”, dalla serie “Piccola passione su legno” della fine del XVI° secolo
Per quanto riguarda invece le opere astratte citiamo i seguenti artisti: Yaacov Agam (Rishon-Le-Zion, Israele,1928) con “Optical” litografia del 1971. Otmar Alt (Wernigerode 1940) con la litografia “Look at alt” del 1969, Hans o Jean Harp (Strasburgo 1887 – Basilea 1966) con “L’art abstrait”, litografia del 1949 e ancora: le cinque litografie di Alexander Calder (Philadelphia 1898 – New York 1976), le due litografie di Sonia Delaunay (Hradyzk 1885 – Paris 1979), la serigrafia di Nicola De Maria (Foglianise 1954), l’opera di Jim Dine (Cincinnati 1935), la litografia “Trigon” del 1998 di Piero Dorazio (Roma 1927 – 2005), “Artel” litografia del 1967 di Jean Dubuffet (Le Havre 1901 – Parigi 1985), “Composition” e “La chaise de cuisine”, litografie del 1969 e del 1943 di Maurice Estéve (Culan 1904 – 2001), “Fort Collins”, la litografia del 1983 Sam Francis (S. Mateo 1923 – S: Monica 1994), “L127” litografia del 1964 di Hans Hartung (Lipsia 1904 – Antibes 1989), la xilografia astratto-figurativa di Wassilij Kandinsky del 1944 (Mosca 1866 – Neuilly-sur-Seine), “Blue” e “Rouge”, litografie del 2005 di Aki Kuroda (Kyoto 1944), le sette litografie e una silografia di Joan Miro’ (Montroig 1893 – Palma de Maiorca 1983), una litografia di José Ortega (Arbora de Los Montes 1921 – Parigi 1990), la litografia del 1988 di Antoni Tapies (Barcellona 1923 – 2012), due serigrafie: “Composition G” del 1982 e “Kanta et iboya”del 1970 di Victor Vasarely (Pecs 1908 – Parigi 1997), e infine la “Composition” del 1956 di Maria Eléne Vieira da Silva (Lisbona 1908 – 1992).
Numerosi anche i maestri con una produzione neofigurativa: Enrico Baj (Milano 1924 – Vergiate 2003) con la litografia “Emplacement” del 1975, Bernard Buffet (Parigi 1928 – Tourtour 1999) con la litografia “Les ombrelles” del 1972 e ancora: una litografia e una acquaforte di Massimo Campigli (Berlino 1895 – Sain Tropez 1971), la litografia “Melanconia o donna con cane” del 1944 di Carlo Carrà (Quargnento 1881 – Milano 1966), la litografia “Nudo” del 1946 di Felice Casorati (Novara 1883 – Torino 1963), le cinque litografie di Marc Chagall (Vitebsk 1887 – St. Paul de Vence 1985), l’incisione con puntasecca, acquaforte e acquatinta di Salvador Dalì (Figueres 1904 – 1989), la litografia “Bust of a nude” di Alberto Giacometti (Stampa 1901 – Coira 1966), la serigrafia “Montreux jazz festival” del 1983 di Keith Haring (Reading. G.B. 1958 – New York 1990) e infine: “Rue St. André des arts” e “Trouville”, litografie del 1985 di Urbain Huchet (Rennes 1930), “Marilyn was here n. 2” del 1970 di Richard Lindner (Amburgo 1901 – New York 1978), “Il grido”, acquaforte e acquatinta del 1962, e “Il miracolo”, litografia del 1972, di Marino Marini (Pistoia 1901 – Forte dei Marmi 1980), le tre incisioni di Pablo Picasso (Malaga 1881 – Mougins 1973) e le due serigrafie di Emanuele Luzzati (Genova 1921 – 2007).
Per ciò che riguarda le opere dei maestri espressionisti, ricordiamo: Pierre Bonnard (Fontenay-aux-Roses 1867 – Le Cannet 1947) con la litografia “L’arrivo a Roma di Sant’Agostino” del 1930 e l’acquaforte “Le riflessioni di Santa Monica” del 1930 e le sette litografie degli anni Quaranta e Cinquanta di Henry Matisse (Le Cateau Cambresis1869 – Nizza 1954)
Non sono da dimenticare inoltre: il cubista Georges Braque (Argenteuil 1882 – Parigi 1963) con la litografia “Papier collé” del 1962, il surrealista Max Ernst (Bruhl 1891 – Parigi 1976) con la litografia “Oiseaux” del 1970, i maestri della pop-art, con la serigrafia del 1965 di Roy Lichtenstein (New York 1923 – 1997) e le tre litografie di Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) e il filone metafisico con le due litografie di Giorgio De Chirico (Volo 1888 – Roma 1978).
Annotiamo quindi i figurativi contemporanei: Nella Caffaratti (Torino 1963), Nathalie Chabrer (Paris 1932), Edgar Chahine (Vienna 1874 – Parigi 1947), Jean Cocteau (Maisons Lafitte 1889 – Milly la Foret 1963), Guillaume Corneille (Liegi 1922 – Auvers sur Oise 2010), Federica Galli (Soresina 1932 – Milano 2009), Antonio Saliola (Bologna 1939), James Abbott Mc Neill Whistler (Lowell, Mass. 1834 – Londra 1903). Alice Serafino (Pinerolo1980), Matthias Garnier (Salernes 1982), Enrica Campi (Susa 1961), Massimo Voghera (Torino 1960), Elena Marsico (Torino 1957).
Per le stampe giapponesi infine citiamo i seguenti lavori: quattro silografie a colori di Utagawa Hirosghige I, con paesaggi giapponesi, tra i quali particolarmente interessante “Uccelli che volano sulle onde”, e altre quattro silografie a colori di Utagawa Hirosghige II, sempre con paesaggi giapponesi, tra i quali “La festa degli aquiloni a Fukuroi” del 1865.
Enzo De Paoli
L’ATTORPITTORE, OMAGGIO A FELICE ANDREASI
Un artista in scena tra pittura, teatro, cinema e tv
14 dicembre 2015 / 22 gennaio 2017
L’Associazione Piemonte Movie, in occasione del decennale della scomparsa di Felice Andreasi (1928/2005), gli dedica una serie d’iniziative in collaborazione con alcune importanti realtà culturali. Un lungo viaggio attraverso la sua poliedrica figura d’artista che l’ha visto pittore amico di Carlo Levi, a teatro con Tino Buazzelli, al cabaret e in tv con Enzo Jannacci, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto e attore per Pupi Avati, Silvio Soldini, Guido Chiesa e molti altri ancora.
Si è iniziato lunedì 14 dicembre al Circolo dei Lettori con la Conferenza stampa e presentazione del libro “Felice Andreasi – Un pittore in scena tra teatro, cinema e tv “(Daniela Piazza Editore)
a cura di Antonio De Lucia, Alessandro Gaido e Franco Prono.
Ecco il calendario degli eventi successivi.
Venerdì 18 dicembre 2015, ore 20.45 – Cinema Massimo Sala 3 (Via Verdi 18, Torino).
Proiezione del film Pane e tulipani (It, 2000, 115’) di Silvio Soldini. Introduce Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema e della Mostra del Cinema di Venezia.
8/14 febbraio 2016 – Sala Il Movie (Via Cagliari 42, Torino)
Nell’Ambito del Piemonte Movie gLocal Film Festival 2016 proiezione dei cortometraggi Il tempo dei sogni (un film per il Roero) di Guido Chiesa, La traduzione di Guido Giansoldati e Nanà di Beppe Varlotta.
15 febbraio/8 marzo 2016 – Biblioteca civica di Cortazzone (via Roma 13, Cortazzone – At)
All’interno della sezione Movie Tellers, Storie di cinema del Piemonte Movie gLocal Film festival 2016 proiezione del documentario Felice l’attore che dipinge di Antonio De Lucia ed Enrico Venditti.
15 febbraio/8 marzo 2016 – Torino
Nell’ambito della sezione Movie Tellers, Storie di cinema del Piemonte Movie gLocal Film festival 2016 proiezione del film Scacco matto di Carlo di Carlo.
Maggio 2016 – Circoscrizione 4, Torino
Presentazione del libro Felice Andreasi – Un pittore in scena tra teatro, cinema e tv (Daniela Piazza Editore), a cura di Antonio De Lucia, Alessandro Gaido e Franco Prono. Proiezione cinematografica da definire.
Giugno/Luglio 2016 – Comune di Cortazzone (Via del Castello 2, Cortazzone – At)
Proiezione del film Il caso Martello (It, 1999, 90’) di Guido Chiesa.
Settembre 2016 – Circoscrizione 8, Torino
Presentazione del libro Felice Andreasi – Un pittore in scena tra teatro, cinema e tv (Daniela Piazza Editore), a cura di Antonio De Lucia, Alessandro Gaido e Franco Prono. Proiezione cinematografica da definire.
23 ottobre 2016/22 gennaio 2017 – Palazzo Salmatoris di Cherasco (via Vittorio Emanuele 29, Cherasco – Cn)
Mostra Antologica di Felice Andreasi. Eventi e rassegna cinematografica.
Felice Andreasi (Torino, 8.1.1928 – Cortazzone d’Asti, 25.12.2005) è stato attore e pittore. Dopo una lunga esperienza teatrale insieme ai maggiori esponenti del teatro comico-satirico milanese quali Dario Fo, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Lino Toffolo, Bruno Lauzi, Paolo Rossi, Andreasi ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi negli anni Settanta/Ottanta tra i quali Il poeta e il contadino, Cane giallo taglia media, Le intervi¬ste impossibili, Pasticcio Italiano. A teatro ha interpretato, Mercadet l’affarista di Balzac, L’antiquario di Goldoni e Aspettando Godot di Samuel Beckett (insieme a Jannacci, Gaber, Paolo Rossi e Giuseppe Cederna). Molti sono i film di successo a cui ha partecipato: Il sospetto di Maselli, Sturmtruppen di Samperi, Musica per vecchi animali di Benni e Angelucci, Storia di ragazzi e di ragazze di Avati, Il caso Martello e Il partigiano Johnny di Chiesa, Un’anima divisa in due e Pane e tulipani di Soldini, Due amici di Scimone e Sframeli. Meno nota è l’attività di Andreasi nel campo della pittura a cui si dedicò con passione per tutta la vita. Ottimi riconoscimenti da parte della critica specializzata sono stati tributati alle poche mostre che egli volle organizzare in virtù della sua natu¬rale modestia e ritrosia (anche se era solito affermare di essere “un pittore con l’hobby della recitazione”).
MOMBERCELLI, MOSTRA “PRESEPI E ALTRO…”
Al Museo Civico di Via Brofferio Mombercelli, mostra “Presepi e altro …..”, con Opere degli artisti : Emanuele Luzzati, Ugo Nespolo, Carmen Barucchi, Michele Acquani, Antonella Armosino, Luciana Bertorelli, Gianni Chiostri, Sandra Coluccia, Giovanna Crescini, Stefano Drago, Giancarlo Ferraris, Massimo Ghiotti, Renato Milano, Gabriella Muzio, Piero Oldano, Sonja Perlinger, Monica Raiteri, Mara Tonso, Vittorio Zitti, Luca Giuliano (installazione esterna) e opere dei piccoli allievi della Scuola primaria “G.Monticone” Mombercelli. La mostra proseguirà sino al 28 febbraio 2016
MOMBERCELLI – MUSEO CIVICO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via Brofferio, 27 (ex carcere mandamentale)
TORINO, M.A.O.: “NATALE A TOKYO”
Workshop, presentazioni di libri, dimostrazioni di discipline marziali
MAO Museo d’Arte Orientale
Fino al 9 gennaio 2016
Anche il MAO partecipa ai festeggiamenti natalizi e lo fa in maniera del tutto speciale, come solo un museo rivolto ad Oriente può fare. In concomitanza con l’esposizione “Impressioni giapponesi. In dialogo con Monet”, il museo propone una serie di eventi originali e diversificati, dedicati al Giappone. Il Paese del Sol Levante sarà raccontato sotto diversi punti di vista, da quello più a tema con le festività natalizie, come la realizzazione di un dono in origami e l’impacchettamento secondo la tecnica tsutsumi, sino agli aspetti più tipicamente associati al Giappone, come le tecniche di lotta e di combattimento dei nobili samurai, il tutto accompagnato da un tè invernale miscelato per l’occasione.
Calendario appuntamenti:
Venerdì 18 dicembre, ore 18.00
Kyudo “LA VIA DELL’ARCO”
L’incontro dedicato alla disciplina del kyudo, il tiro con l’arco tradizionale giapponese. Il Conservatore per l’Asia Orientale del MAO conduce i visitatori alla scoperta delle scene epiche con arcieri, rappresentate su un’importante coppia di paraventi di epoca Edo che illustra le celebri Guerre di Genpei. L’appuntamento prosegue con una dimostrazione di tiro con l’arco rituale e si conclude con la degustazione di un tè giapponese invernale, composto da una miscela di ingredienti selezionati da un’esperta appositamente per il pubblico partecipante.
L’Associazione Seikoku Kyudo Kai A.S.D. pratica la disciplina del kyudo secondo gli insegnamenti dell’antica scuola giapponese Heki-Ryu Insai-Ha ed è affiliata all’Associazione Italiana per il Kyudo (unico organismo riconosciuto in Italia dalla All Nippon Kyudo Federation).
Partecipazione attività 10 euro. Posti limitati, prenotazione consigliata.
Sabato 19 dicembre, ore 15.30
GIOIE DI CARTA
Workshop di realizzazione gioielli con la tecnica origami
I partecipanti potranno realizzare un gioiello in origami e confezionarlo alla maniera giapponese, un’occasione per creare con le proprie mani un dono inconsueto e indimenticabile. Appuntamento a cura di Minikami origami à porter (www.mimikami.it).
Partecipazione attività 15 euro. Posti limitati, prenotazione consigliata.
Sabato 9 gennaio, ore 17
ALLA SCOPERTA DEL KYUDO
Incontro a cura dell’Associazione Seikoku Kyudo Kai A.S.D. alla scoperta della disciplina marziale del tiro con l’arco tradizionale. Dopo una parte introduttiva, il pubblico potrà assistere ad una dimostrazione realizzata dalla scuola.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
TORINO, LE FOTO DEL MUSEOMONTAGNA ALLA MOSTRA “IL MIGLIOR TEMPO”
Il Museo Nazionale della Montagna, partecipa con alcune foto storiche provenienti dal ricco patrimonio di immagini conservato presso la Fototeca del suo Centro Documentazione, alla mostra IL MIGLIOR TEMPO Lo sport nelle fotografie degli archivi storici torinesi per Torino 2015 Capitale dello Sport , allestita presso CAMERA Centro Italiano per la Fotografia a Torino.
L’esposizione, attingendo dagli archivi pubblici e privati del territorio, ricostruisce un vero e proprio racconto che incrocia moltissime discipline sportive e celebra lo stretto legame di Torino con lo sport. Il Museomontagna ha scelto per l’occasione 29 fotografie realizzate nella prima metà del ‘900 da Adolfo Hess, Franco Urani, Cesare Giulio e Riccardo Moncalvo, una carrellata di immagini dedicate allo sci e all’alpinismo con talvolta protagonisti d’eccezione come Massimo Mila, Francesco Revelli, Leo Gasperl. Ma ancora gli altrettanto noti Harald Smith, sciatore norvegese che insieme al fratello Trigwe negli anni Dieci del Novecento batteva il primato dell’epoca di salto dal trampolino nella località di Bardonecchia che oggi da loro prende il nome “Campo Smith”, e il torinese Lino Donvito, industriale di professione, che nel 1942 aprì la via sulla parete est della Aiguille della Brenva che oggi porta ancora il suo nome e nominato per le sue imprese in Valle guida alpina onoraria dalla Società delle Guide di Courmayeur.
Particolarmente curiose anche le fotografie provenienti dalla serie che Riccardo Moncalvo dedicò nel 1950 a Leo Gasperl sulle nevi di Cervinia, scatti che ritraggono l’eccentrico e spericolato sciatore austriaco – padre del KL (chilometro lanciato) e maestro di sci di attrici famose e principesse – con il mantello Thirring per volare come un moderno batman sulle gobbe del ghiacciaio di Ventina.
Le foto del Museomontagna alla mostra
IL MIGLIOR TEMPO
Lo sport nelle fotografie degli archivi storici torinesi per Torino 2015 Capitale dello Sport
CAMERA – Centro italiano per la fotografia
Via delle Rosine 18 – 10123 Torino
Fino al 10 gennaio 2016