Sul sito dell’AslTO5 tre video per i cittadini stranieri

asl to5 logoTre video per informare il cittadino straniero sull’accesso ad alcuni servizi sanitari aziendali. I tre “filmini” che sono stati inseriti sul sito dell’Asl TO5,  fanno parte del più ampio progetto di “Progetti di accoglienza per il cittadino straniero”.

I filmati sono stati realizzati alcuni anni fa per la partecipazione ad un progetto di Health Promoting Hospital (HPH) a cui aveva partecipato, insieme ad altre aziende sanitarie anche l’Asl TO5.  Oggi, quei video tornano quanto mai di attualità per rispondere a uno degli Items effettuata in collaborazione con Cittadinanzattiva. Il primo video, di cui sono protagonisti i bambini, presenta l’accoglienza in pediatria. Il secondo presenta le attività del Consultorio e, il terzo sui codici colore per l’accesso al pronto soccorso.

La Rete HPH

Il movimento degli Ospedali per la promozione della salute (HPH, dall’inglese Health Promoting Hospital) rappresenta il tentativo promosso dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità di introdurre nell’area dell’assistenza ospedaliera i principi e i metodi della promozione della salute, intesa come “processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla”.

La partecipazione italiana all’avventura culturale e operativa degli “Ospedali per la promozione della salute” è stata significativa fin dall’inizio del Programma internazionale. Dopo l’adesione di alcuni professionisti alle iniziative di avvio del Programma, l’Ospedale di Padova e l’Ospedale Buzzi di Milano hanno partecipato al “Progetto Europeo degli Ospedali Pilota ” (1991-1995).

Al termine del progetto pilota, l’OMS ha stimolato la costituzione di Reti nazionali e regionali di ospedali e così sono formalmente nate in Italia, le Reti regionali. In ogni Rete regionale è stato istituito un centro di coordinamento che funge da riferimento e da stimolo per gli ospedali aderenti.

Inoltre, è stata individuata la figura del Coordinatore regionale, il quale ha funzioni di coordinamento interno, di rappresentanza e di collegamento con la Rete italiana, con la Rete internazionale, con l’Ufficio europeo dell’OMS e con l’Istituto di sociologia della salute e della medicina L. boltzmann di Vienna (centro di supporto scientifico e organizzativo della Rete).

La Rete Italiana degli Ospedali per la Promozione della Salute si configura, quindi, come una “rete di reti regionali”, pienamente autonome nella gestione delle proprie attività e nei rapporti diretti con i propri ospedali aderenti, con le rispettive autorità regionali e con l’Ufficio Europeo dell’OMS.

La scelta di sviluppare in Italia Reti HPH regionali autonome e riconosciute formalmente dall’OMS è strettamente collegata con l’obiettivo primario della strategia delle Reti proposta dall’OMS: collegare tra di loro realtà in grado di confrontarsi agevolmente, anche sul piano organizzativo.

Nonostante i modelli organizzativi adottati per sviluppare le attuali Reti HPH regionali siano diversi tra loro, esse hanno raccolto l’adesione di una gran parte degli ospedali pubblici e privati presenti in quelle Regioni. Questa indipendenza dal modello organizzativo e l’alta adesione degli ospedali, indicano che anche nel nostro Paese sono maturi i tempi per lo sviluppo strutturato delle attività di promozione della salute negli ospedali e che il Programma HPH può dare una risposta a un’ esigenza ormai esplicita del sistema sanitario.

La Reti regionali HPH negli ultimi anni si sono ampliate e consolidate, anche originali iniziative regionali o inter-regionale di confronto, condivisione e riconoscimento delle iniziative HPH. La Rete HPH italiana ha maturato  un’esperienza tra le più significative a livello mondiale (guardata con estremo interesse anche all’estero), apportando un contributo rilevante, sia sotto il profilo tecnico-scientifico che organizzativo, allo sviluppo del programma internazionale HPH, anche attraverso la partecipazione e il coordinamento di task force e gruppi di lavoro internazionali.