Consumi natalizi, gli astigiani puntano sulle eccellenze del territorio: tavole imbandite con prodotti Made in Asti e boom degli agriturismi locali
La Confagricoltura Asti, in un comunicato, traccia un primo bilancio dei consumi degli astigiani in occasione delle festività di fine 2015. “Il Natale 2015 sarà ricordato come quello della riscossa per i consumi anche per prodotti e servizi Made in Asti. Confagricoltura Asti sottolinea che, complici i timidi segnali di ripresa economica, i consumatori astigiani hanno deciso di premiare il proprio palato puntando sui prodotti della tradizione piemontese: per gli antipasti un posto d’onore sulle tavole nostrane è stato conquistato dai peperoni al forno abbinati alla salsa piemontese più famosa nel mondo, la bagna cauda, il tutto accompagnato da bicchieri di Nebiolo, Barbera e Dolcetto d’Asti. Dimenticati i futili allarmismi registrati dopo la pubblicazione della monografia dello IARC, gli astigiani hanno accolto l’invito di Confagricoltura Asti a consumare carne degli allevamenti piemontesi, la più sicura al mondo come certificato da medici e nutrizionisti: dalla carne cruda all’Astigiana al vitello tonnato, passando per gli immancabili agnolotti al plin conditi con sugo d’arrosto, la “rossa” ha confermato il suo ruolo di protagonista nelle festività natalizie. Il segnale è rafforzato dalla forte ascesa dei prodotti delle agromacellerie nostrane, le cui vendite hanno registrato un aumento di circa il 14% nel periodo festivo. Il “dolce” Natale ha incoronato il panettone, presente nell’80% delle tavole italiane e in oltre 5 milioni di cesti gastronomici (dati Osservatorio SIGEP) e il torrone astigiano, soprattutto quelli prodotti artigianalmente che ne esaltano la friabilità e i sapori. Tradizione confermata anche per l’abbinamento dei dolci con i vini nobili del territorio: Moscato d’Asti e Asti Spumante hanno sbaragliato la concorrenza dei prodotti extraterritoriali per i brindisi natalizi e d’inizio anno, confermando le qualità intrinseche delle denominazioni nonostante i difficili momenti vissuti dallo sparkling astigiano sul mercato dell’export, il cui calo delle vendite è legato a filo stretto con l’embargo russo. Segnali incoraggianti giungono invece dal Moscato, ormai lanciato alla conquista del mercato USA anche grazie alla passione professata dai più famosi rapper a stelle e strisce. Bianco Natale? Appuntamento rinviato per il prossimo anno. L’assenza di precipitazioni nevose (le analisi di Arpa Piemonte confermano che i mesi di novembre e dicembre 2015 sono stati in assoluto i più carenti di neve da quando sono a disposizione dati diffusi sul territorio, ossia gli ultimi 90 anni) e il clima particolarmente mite per la stagione invernale, hanno scatenato la voglia di trascorrere un Natale “nel verde”. Significativo il boom degli agriturismi astigiani: le aziende agricole del circuito Agriturist Asti hanno infatti registrato un aumento delle richieste di pernottamento e prenotazioni per i cenoni di Natale e Capodanno pari al 18%.”