Asti, manifestazione per le unioni civili: “E’ ora di essere civili #svegliatitalia”
Piazza San Secondo ore 10:30: Asti anticipa le 100 città italiane in cui si svolgeranno le manifestazioni a sostegno delle unioni civili sotto la bandiera di #svegliatitalia ed apre la giornata di
mobilitazione voluta da Arcigay, ArciLesbica ,Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit per chiedere che la legge in discussione in Parlamento arrivi finalmente al voto. “Abbiamo fatto questa scelta” ci dice Patrizio Onori, rappresentante di Fisac Cgil Asti, tra i promotori dell’iniziativa “per dare la possibilità, a chi volesse, di partecipare anche all’appuntamento di Torino nel pomeriggio alle 15:00”. “Vogliamo che il cammino del D.d.l. Cirinnà, senatrice prima firmataria del provvedimento sul riconoscimento dei diritti alle unioni civili, arrivi a conclusione, dopo le battaglie ormai ultra trentennali da più parti portate avanti” continua Onori. “Si tratta di un riconoscimento di un minimo sindacale di diritti quello previsto dalla legge di cui parliamo: la reciproca assistenza in caso di malattia, l’eredità, la reversibilità della pensione e la cosiddetta stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner, già prevista dalla legge come adozione in casi particolari e recentemente applicata dalla Cassazione nel caso di una coppia di donne. Siamo qui per far sentire la nostra voce a chi dovrà votare la legge”. Ad Asti la piazza si è presto riempita di colori e di persone delle più varie estrazioni, sfumature diverse dello stesso cielo. Oltre alle bandiere di Cgil Ufficio Nuovi Diritti, di Agedo (genitori di persone omosessuali) e dell’associazione Love is love (persone LGBT) ci sono studenti con i loro cartelli, famiglie che per convenzione definiamo “tradizionali” , coppie gay e lesbiche e molte carrozzine e passeggini. I diritti e l’uguaglianza riguardano tutti.
Chiediamo a Tania e Michela, coppia da circa dieci anni, rappresentanti di Cgil Nuovi Diritti con quale spirito partecipino alla manifestazione: “Credo che lo spirito sia quello dell’uguaglianza” dice Tania. “Il senso della nostra partecipazione è fare rete: i diritti dell’individuo devono prescindere dalle diversità e dai gusti sessuali. La nostra presenza qui dimostra che le persone che si sentono defraudate dei loro diritti sono molte di più di quanto si pensi”.
-Pensate che l’inserimento dell’adozione del figlio del partner nella legge possa bloccarne l’approvazione?
“Crediamo che questo sia il punto fondamentale ed imprescindibile”, precisano Tania e Michela. “Se la tutela del patrimonio e il diritto all’assistenza si possono raggiungere per altre vie come atti notarili e testamenti biologici, per i bambini e per la continuità affettiva bisognerebbe avere degli automatismi e delle tutele acquisite così come per la reversibilità della pensione, che ci risulta, per i parlamentari è già riconosciuta ai loro compagni non uniti in matrimonio.”
La piazza, nonostante la mattinata fredda, è affollata e se il sole non basta ad alleviare il disagio della temperatura, ci pensano gli organizzatori, offrendo caffè caldo e pasticcini.
Carmela Pagnotta