PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto – Morgan Lost: “Tutto quel blu”

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E’ in edicola Morgan Lost “La rosa nera”, scritto da Claudio Chiaverotti e disegnato da Val Romeo. La prima cosa che mi ha colpito è stato tutto quel blu che domina la copertina realizzata dal sempre più bravo Fabrizio De Tommaso. Scioccanti gli occhi sbarrati di Morgan Lost – di un intenso blu – che ci fissano come per un muto avvertimento. E poi c’è Wallendream – un cattivo destinato a diventare un’icona – la cui pericolosità traspare in modo inquietante dietro ad un aspetto quasi ridicolo e per questo ancora più terribile. Anche lui ha una maschera, come Morgan Lost, ma questa appare posticcia, irriverente, quasi a voler prendere in giro, a dire “chi potrebbe aver paura di me?”. Due maschere a confronto, Morgan Lost e la sua nemesi.

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“Tutto quel blu” è un bellissimo romanzo giallo della scrittrice torinese Cristiana Astori, pubblicato su Il giallo Mondadori 3119 nel dicembre del 2014. E’ ambientato a Torino, città i cui luoghi sono descritti con precisione, ricorrendo spesso negli spostamenti dei personaggi. Più che un giallo è un thriller, scritto con uno stile brillante che miscela indagine ed azione in modo molto moderno. Cristiana Astori è molto brava a farci seguire le vicende dei diversi personaggi – sempre ben caratterizzati – che si alternano con scioltezza nei capitoli del romanzo in un susseguirsi di incontri e scontri apparentemente casuali ma che convergono via via in un intrigante e drammatico finale. La protagonista Susanna Marino, neo-laureata con una tesi su Dario Argento, è simpatica e affascinante ed è dotata di un’indole da detective naturale.

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Se avete letto il numero 1 di Morgan Lost sapete già a cosa fa riferimento “La rosa nera” del titolo. In questo numero vi aspettano nuove e sconvolgenti rivelazioni, in particolare sul mondo della rockstar dei Serial Killer, in una storia cruda e realistica ma dove la dimensione del sogno – o meglio dell’incubo – compenetra continuamente la realtà. Claudio Chiaverotti non cessa a stupirci con il suo ritmo veloce, con i suoi repentini colpi di scena e ribaltamenti di situazione.
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Alcune sequenze sono scioccanti, un pugno nello stomaco, ma quello che vi stupirà di più sarà proprio la figura di Wallendream. Come ha citato spesso Claudio negli incontri di presentazione, Morgan Lost è una serie sulle “fragilità umane” e in questo albo ce ne darà un esempio emblematico. Quello che scoprirete vi colpirà duro, ma allo stesso tempo vi lascerà confusi perché le cose sono sempre più complicate di quello che appaiono: normalità e follia si intrecciano facendoci dubitare di quello che vediamo e pensiamo, proprio come succede a Morgan Lost.

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Anche in “Tutto quel blu” troviamo uno spietato Serial Killer, tanto misterioso quanto letale, avvolto da un’aura di inarrestabilità quasi soprannaturale. Una figura che appare aliena nella Torino realistica, e a tratti romantica, descritta dalla Astori. Non sappiamo nulla di lui, ne per quali scopi agisce, l’unica cosa certa e sconcertante è la ricorrenza del nome delle vittime: Stefano Salvatori. Motivazioni e identità di questo inquietante Serial Killer rimarranno oscure fino alle ultime pagine. A lui fanno da contraltare tanti altri personaggi che invece suscitano grande simpatia, come il ragazzino Alex, la svampita coinquilina Giulia, lo scalcagnato investigatore privato Roberti e il sovrintendente Fani, involontariamente comico nella sua incompetenza. Oltre a Susanna Marino, troviamo altri personaggi veramente tosti come il Commissario di Polizia Francesca Sanniti e il cacciatore di pellicole rare Steve Salvatori.

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Nell’albo “La rosa nera” di Morgan Lost fa il suo esordio sulla serie la bravissima disegnatrice siciliana Valentina “Val” Romeo. Il suo stile realistico e moderno (ricorda il disegnatore inglese Sean Phillips) è veramente efficace nella rappresentazione dei personaggi, degli ambienti e delle scene di azione. Il suo tratto è dettagliato ma molto pulito, così come sono precisissime le fisionomie dei personaggi e le loro espressioni, la plasticità dei movimenti e la profondità delle scene. E’ anche grazie a questa potenza di disegno, rafforzata dei toni di rosso e grigio dello Studio Arancia, se la carica emozionale della storia di Chiaverotti ci arriva in modo così dirompente. Veramente brava. Diplomata alla Scuola Italiana di Comix di Napoli, Val Romeo ha disegnato Jonathan Steele e Rourke per la Star Comics, mentre per la Sergio Bonelli Editore ha già disegnato alcuni episodi di Nathan Never e uno degli episodi a colori di Dylan Dog pubblicati sul Color Fest “Tagli aziendali” e recentemente ristampato su Dylan Dog I Colori della Paura n. 18.

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MORGAN LOST “La rosa nera” e “TUTTO QUEL BLU”, un fumetto e un romanzo. Due opere che non hanno nulla in comune se non il piacere che si può trarre dalla loro lettura. Eppure leggendoli vi ho trovato molte assonanze, rimandi certamente casuali, ma che mi hanno spinto a scrivere questa recensione un po’ anomala. Claudio e Cristiana – non ho idea se si conoscano – sono torinesi e per entrambi traspare un grande amore per il cinema. Tutti e due hanno creato protagonisti fuori dagli schemi – eroi quasi per caso – e fanno recitare sulle scene personaggi venati da – più o meno sottili – vene di follia. Le loro storie sono ricche di colpi di scena e dotate di un ritmo brillante. Claudio Chiaverotti, oltre a Morgan Lost, ha scritto per Martin Mystère e Dylan Dog e creato Brendon.

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Cristiana Astori oltre a “Tutto quel blu”, ha scritto i romanzi “Tutto quel nero” e “Tutto quel rosso” e ha tradotto autori come Jeffery Deaver, Douglas Preston, Richard Stark e Jeff Lindsay. La sua antologia “Il Re dei topi e altre favole oscure” (Alacran 2006) è il primo libro italiano a cui J. R. Lansdale abbia dedicato una frase di lancio.